museo dell'acqua | FRANCESCO SERRA

MUSEO DELL'ACQUA Dolianova / Italy / 1998

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IL LUOGO
Nei primi anni del secondo dopoguerra il clima di ricostruzione e di rinnovamento investe anche il paese di Dolianova. Si procede ad un lento ma prezioso operare nelle infrastrutture, nelle opere di risanamento e di bonifica, nella realizzazione delle reti idriche e fognarie.
Il paese si colloca nelle colline del Parteolla e di quest'area ne è quasi il polo naturale dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Nella periferia nord est trova naturale posizione, essendo questo il punto più alto delle colline, alla biforcazione delle strade per le sorgenti, per S. Nicolò Gerrei e quella per la Colonia, la torre piezometrica dell'acqua.
In quegli stessi anni (troviamo una data del 18.4.1957 in un "casotto" per le chiuse della condotta) si realizza una pregevole condotta idrica, per altro arricchita proprio dalla presenza di piccoli edifici in pietra arenaria con voltine a crociera in mattoncini di cotto e cornicione in arenaria squisitamente modanato che meriterebbe un recupero architettonico e paesaggistico.
La torre si presenta a pianta circolare, è alta 21 metri e misura 10.60 metri di diametro. L'opera è sostenuta da otto pilastri rettangolari perimetrali in calcestruzzo armato e quattro pilastri di irrigidimento nel nucleo centrale di metri 5.40 di diametro. E' organizzata su quattro livelli, il primo in doppio ordine di circa 8 metri contiene a terra un vano con macchine idrauliche, il secondo ed il terzo sono anelli di irrigidimento, il quarto livello contiene il serbatoio è completamente tamponato in muratura intonacata con otto feritoie disposte all'interasse della struttura principale.
Le condizioni attuali denotano un degrado preoccupante sotto l'aspetto strutturale. Il calcestruzzo copri ferro di alcuni pilastri è stato scalzato dalla ruggine delle armature in particolare nella parte di attacco a terra.
IL TEMPO
Sin dalla sua edificazione e man mano che il paese è andato estendendosi in quella direzione il quartiere ha assunto il nome de "Sa Torretta" diventando quindi un importante segnale urbanistico e un riferimento per tutti coloro, dolianovesi e non, che si recano alle rinomate sorgenti d'acqua nelle montagne del Gerrei o alle boscose alture de "Sa Colonia" e ancora di recente agli impianti sportivi di S. Elena.
Da alcuni anni un deposito di maggiori dimensioni, dislocato nel colle di S. Sebastiano, sostituisce definitivamente, per la mandata in pressione dell'approvvigionamento idrico al paese la torretta di Via Diaz.
Qualche anno fa, tra il '95 ed il '96, ci siamo chiesti se non sarebbe stato interessante rivitalizzare una struttura destinata ad un inevitabile degrado e distruzione.
Dolianova è a m. 236.80 sul livello del mare esattamente dove è ubicata la torre e quindi si sale a metri 258 circa sulla sua terrazza di copertura. Da qui si gode un discreto panorama verso la piana del Campidano, la costa del Golfo degli Angeli, le rigogliose campagne campite da uliveti e vigneti, le montagne del Gerrei con "sa Sedda de Tronu" (m. 970) e di "Serpeddì" verso il Parco dei Sette Fratelli.
Il paese è noto, oltre che per i vini l'olio ed i formaggi, anche per le già citate sorgenti d'acqua. Dal punto di vista archeologico non mancano emergenze importanti come il nuraghe de "s'omu e s'orcu" e di "santuanni", La tomba dei giganti presso le sorgenti de "su tiriaxiu", preesistenze legate da sempre alla presenza abbondante d'acqua sorgiva.
Da queste considerazioni nacque l'idea di dare una nuova opportunità a quella vecchia torre, in disuso e con ormai evidenti segni di obsolescenza, restituirle la facoltà di testimoniare in modo nuovo e dinamico l'importanza ed il valore dell'acqua della quale per anni è stata paziente depositaria.
LO SPAZIO
Da una prima indagine ci si rende conto che, allo stato di fatto, si potrebbero recuperare circa 450 metri quadrati di superficie utilizzabile, oltre alla terrazza.
Un primo incontro con l'Amministrazione comunale trovò ipotizzabile il recupero della torre destinata addirittura alla demolizione.
L'idea dunque è quella creare un Centro polifunzionale di Documentazione per conoscere, capire gli influssi spirituali dell’acqua nel corso della storia antica.
IL PROGETTO
DATI GENERALI:
PIANI N. 6
SUPERFICIE COPERTA MQ. 181.56
SUPERFICIE LORDA MQ. 540,08
SUPERFICIE NETTA MQ. 445.62
SUPERFICIE NON RES. MQ. 205.98
VOLUME COMPLESSIVO MC. 2266.51
Si prevede un preliminare intervento di consolidamento statico per restituire alla struttura integrità prima di procedere al riuso della torre.
Il progetto tende ad un totale recupero del manufatto esistente limitando all'essenziale gli spazi di nuova edificazione.
Il programma distributivo di riuso della torre prevede:
Spazi di accesso alla torre
Area espositiva,
Zona ristoro,
Uffici,
Sala multimediale,
Terrazza panoramica,
Osservatorio astronomico.

Spazio espositivo.
Gli spazi al piano terra, saranno dedicati ad una sezione introduttiva ed alla sezione del percorso che, articolata in varie sottosezioni, prende spunto dalle testimonianze materiali locali legate all’acqua.
Gli spazi al piano superiore, ospiteranno invece tre sezioni di cui una didattica ed esperienziale per toccare con mano alcuni segreti dell’acqua; una educativa, nella quale fare i conti con l’acqua nel quotidiano personale e collettivo con uno sguardo al futuro e un occhio di riguardo alle scottanti problematiche legate all’acqua nel bacino del Mediterraneo; una culturale dedicata al tema dell’acqua in tradizioni, leggende, credenze, letteratura e media.
Gli arredi comprenderanno basamenti, teche, vetrine per i contenitori d’acqua nel tempo, pannelli nonché supporti multimediali quali monitor LCD con voci narranti collegati a videoregistratore, proiettori speciali su pareti sensibili in grado di interagire col visitatore effetti visivi e fisici legati alla tematica dell'acqua quali immagini, muri d’acqua sonorità.
Zona ristoro.
Al terzo livello la zona di ristoro che sfrutterà anche gli spazi esterni per la sistemazione di tavolini e sedute. Uno spazio bar con possibilità di interrompere la visita con una sosta di relax e ristoro.
Gli spazi di lavoro sono dotati di un ambiente spogliatoio a filtro del locale con w.c., doccia e lavabo. Le attrezzature a servizio della zona ristoro per la mescita e somministrazione al pubblico saranno realizzate nel rispetto della normativa vigente.
Uffici
Il quarto livello ospiterà uno spazio pluriuso per gli uffici e per la gestione delle attività legate allo spazio espositivo, al punto di ristoro ed all’osservatorio astronomico.
Sala Multimediale
Il quinto livello che prima ospitava il serbatoio, diventerà un laboratorio multimediale, una sala dotata di attrezzature tecnologiche e sistemi informatici, per lo studio la conoscenza, la valorizzazione e la rappresentazione delle risorse idriche del territorio locale e di quelle aree con analoghe problematiche legate alla determinazione della crescita del territorio in funzione dell'acqua.In particolare la sala sarà dotata di un gioco interattivo che consentirà una navigazione virtuale sul nostro territorio per visitare in tempi reali modelli tridimensionali dell’architettura e dei siti archeologici più importanti.
Il laboratorio multimediale sarà dotato di otto postazioni con computer collegati in rete ed al software dell’osservatorio, per la navigazione virtuale nel territorio della Sardegna. Con lo studio di un sofware interattivo sarà successivamente possibile la conoscenza del territorio di Dolianova. Partendo dal modello virtuale tridimensionale della torre per sorvolare il territorio comunale per scendere a visitare i modelli reali e virtuali della fonte sacra di “Mitza Salamu”, il nuraghe de “S’Omu è s’Orcu”, il modello virtuale del nuraghe di “Santu Anni” la tomba dei giganti di “Cresia Magrada”.
Il gioco, che chiameremo “L’Archeologo fortunato”, seguirà in sostanza le regole della caccia al tesoro e sarà tale da consentire un percorso interattivo, una sorta di laboratorio archeologico per la conoscenza e valorizzazione del patrimonio culturale ed artistico del territorio.
Terrazza panoramica.
Il sesto livello oltre alla terrazza panoramica vera e propria a quota 21 metri che sarà in grado di offrire uno straordinario colpo d'occhio a 360 gradi sul paesaggio circostante, ospiterà uno spazio di collegamento all’osservatorio astronomico. In questo spazio una mostra di immagini delle costellazioni e dell’influsso degli astri sulle acque, del sole e dei suoi aspetti mitologici.
Osservatorio astronomico
Un ultimo livello sarà dotato di un piccolo osservatorio astronomico che, oltre ad essere una ulteriore risorsa della struttura, consentirà al visitatore di osservare il profondo cielo ed il sole con un telescopio da 150 mm ed un riflettore da 300 mm.
Per gli allestimenti e lo studio del software interattivo si farà ricorso alle somme messe a disposizione dall’Amministrazione e seguiranno un appalto a parte.
TECNOLOGIE
Il primo intervento, preceduto da un'indagine conoscitiva della struttura dal punto di vista statico e geotecnico, sarà necessariamente quello del consolidamento del calcestruzzo che attualmente risulta in più parti deteriorato con diverse zone con il ferro d'armatura a nudo intaccato dalla ruggine.
Il sistema costruttivo del nuovo corpo sarà del tipo razionalizzato in calcestruzzo armato per le fondazioni, gli ancoraggi e la parete a “vela” ed in acciaio con tamponamenti in pannelli isolanti e rivestiti in lastre di zinco all'esterno e cartongesso dipinto all'interno.
Una contro - struttura in acciaio contribuirà a ridurre i nuovi carichi sulla struttura esistente che sarà e dovrà essere sempre leggibile all'interno come all'esterno.
Le nuove tamponature, prevalentemente trasparenti man mano che si sale, saranno in alluminio anodizzato naturale con vetro - camera e schermate da una cortina di frangisole, fissi ed orientabili, che garantiranno un adeguato isolamento dall'irraggiamento solare.
Le pavimentazioni in pietra naturale al primo livello ed in legno ai livelli successivi, i rivestimenti sostanzialmente degli spazi di servizio saranno in grès porcellanato.
Il sistema di collegamento verticale è dunque garantito da un ascensore interno/esterno di tipo oleodinamico sarà in acciaio e cristallo e servirà per il collegamento indipendente dal livello terra al terzo ed a seguire i livelli successivi della torre inoltre, questi spazi, disporranno di una scala esterna di sicurezza. Gli spazi espositivi indipendenti saranno serviti da un miniascensore, da una scala interna ed una esterna di sicurezza.
La scala di sicurezza, anch'essa in acciaio, è montata su una struttura tubolare che poggia su un sistema tridimensionale ancorato al terreno, affiancata alla torre ma staticamente indipendente. Uno schermo in lamierino forato limita la sensazione di vertigine e separa il visitatore dallo spazio immediatamente circostante. Sulla parte terminale della scala saranno alloggiate le eventuali antenne satellitari.
E' previsto un impianto di climatizzazione del tipo a pareti e soffitti radianti che funzionano col principio delle basse temperatura ad alto valore di risparmio energetico dove ancora una volta l’elemento sostanziale dell’impianto è l’acqua su tutti i livelli della struttura.
Il fabbisogno energetico sarà coadiuvato da un impianto fotovoltaico in grado di produrre energia per 3 KW. Un quadro sinottico disposto all’interno consentirà di conoscere in tempo reale la produzione di energie e la conseguente riduzione di immissione di Co2 nell’atmosfera.
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    Project details
    • Year 1998
    • Work started in 2007
    • Status Current works
    • Type Museums
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