Ing Group Headquarters

Amsterdam / Netherlands / 2002

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Una sagoma di vetro e acciaio movimenta il piatto skyline della periferia di Amsterdam, tenendo vivo nei suoi cittadini il ricordo delle donne che affollavano le banchine del porto piangendo i loro mariti che partivano in nave verso le colonie del sud del Pacifico. Un’architettura del futuro per ricordare un avvenimento del passato: un mix tra un vascello e lo shuttle, la forma di questa costruzione presenta la testa che guarda al futuro (una navicella spaziale, appunto) e la coda protesa verso il passato (assomiglia allo scafo di una nave con il lato posteriore a forma di vascello). Inaugurata nel settembre scorso, la Ing House è lunga 138 metri, larga 28 per una superficie coperta di 20 mila metri quadrati. Forma e struttura di questa architettura del futuro mirano a mostrare e esaltare i principi cardine della filovia del gruppo: innovazione e trasparenza, ottenuti non solo grazie alla forma, ma anche in virtù dei materiali utilizzati; tre principalmente: legno, alluminio anodizzato e vetro. Particolare attenzione merita il rivestimento esterno; si tratta di una facciata esterna fittizia, la cui intercapedine è interamente percorribile grazie a scale che girano lungo tutto il perimetro della costruzione. Inoltre l’utilizzo di vetrate consente di ricevere la maggior luce possibile per tutti gli spazi lavorativi, in modo da rendere piacevole anche un luogo di lavoro.Il progetto, ideato e realizzato da Roberto Meyer e Jeroen van Schooten, presenta, al suo interno, una struttura di grande importanza: l’auditorium. Una capienza di 250 persone, attrezzato con i più moderni sistemi di comunicazione audio e video, l’auditorium è situato sulla punta dell’astronave.Grande attenzione è stata riservata alla realizzazione di sistemi a basso consumo energetico; la ventilazione, inoltre, è studiata in modo da ridurre al minimo l’inquinamento che proviene dalla vicina autostrada.Nel complesso, sembra che la Ing House, sia per il design che per le tecniche utilizzate, abbia fissato nuovi standard, tanto da essere definito come il primo edificio del XXI sec.
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    Una sagoma di vetro e acciaio movimenta il piatto skyline della periferia di Amsterdam, tenendo vivo nei suoi cittadini il ricordo delle donne che affollavano le banchine del porto piangendo i loro mariti che partivano in nave verso le colonie del sud del Pacifico. Un’architettura del futuro per ricordare un avvenimento del passato: un mix tra un vascello e lo shuttle, la forma di questa costruzione presenta la testa che guarda al futuro (una navicella spaziale, appunto) e la coda protesa...

    Project details
    • Year 2002
    • Work finished in 2002
    • Status Completed works
    • Type Corporate Headquarters
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