Concorso internazionale "London Call" | Paolo Nadin

L'area destinata al centro congressi sorge in una zona nel centro di Londra densamente urbanizzata, contraddistinta da attività sociali e culturali di prestigio. Quest'area è alberata e destinata a giardino pubblico.

Il progetto cerca di rispettare questi luoghi sempre pIù rari, destinati al relax della mente e del corpo, luoghi di svago, frequentazioni sociali, di incontri e di giochi all'aria aperta in mezzo al verde.

Lo spazio centrale di quest'area sarà occupato da un rilassante specchio d'acqua sul quale si articolano i tre blocchi delle sale conferenze, che formeranno il basamento della costruzione. 

Questi opportunamente distanziati daranno vita ad uno spazio interno che potremo definire come "piazza", che sarà il luogo per gli incontri pre e post meeting, e luogo di socializzazione.

 Sarà anche l'ideale continuazione tra gli spazi esterni ed interni.

Questa articolazione permette anche una facile e sicura organizzazione delle vie di fuga in caso di pericoli.

Al primo piano vengono organizzati gli ulteriori spazi richiesti: lo work shop organizzato nello spazio centrale più aperto, che sarà la continuazione della piazza sottostante, mentre la libreria ed il ristorante saranno delimitati da divisori e resi più appartati.

Al secondo piano sono previsti gli uffici ed il deposito.

I tre piani sono collegati da ascensori e da un sistema di scale connotate da spiccata plasticità che caratterizzerà il vuoto dell'invaso a tripla altezza e che daranno il nome alla piazza: Piazza Piranesi.

Il continuum spaziale tra interno ed esterno si protende anche nel primo e secondo piano dove è  previsto un' utilizzo  a terrazze delle coperture delle sale riunioni , dove si possono organizzare eventi e mostre d'arte, oltre a vie di fuga in caso di necessità, e godere delle fronde degli alberi che si lasceranno  nel loro sedime originario.

Morfologicamente il complesso distingue le gerarchie delle tre funzioni principali con materiali differenti: i blocchi delle sale conferenze e pavimenti del piano terra saranno rivestiti in travertino romano chiaro, il primo piano sarà chiuso da una vetratura opalescente bianca, ed il secondo piano rivestiti in doghe metalliche bianche. 

La sintesi formale denota la volontà progettuale di una leggerezza generale caratterizzata dal volume del primo piano che, come un box lanterna, illumina e caratterizza sia di giorno che di notte il centro congressi, che mantiene la sua istituzionalità ed il legame con la storia attraverso i rivestimenti di travertino riflessi sullo specchio d'acqua.

Nel complesso sono previste sculture di Antony Gormley, che opportunamente focalizzano l'attenzione culturale ed artistica sul corpo umano e sul suo rapporto con l'ambiente. E' l'uomo e le sue classi dirigenti che dovranno essere sempre più sensibilizzate al rispetto e salvaguardia del pianeta, soprattutto nei luoghi a forte criticità: le grandi metropoli.

Questi luoghi saranno il vero campo di battaglia del futuro, dove si dovranno combattere, anche drasticamente, i destini delle prossime generazioni.

Crediamo che anche questi piccoli interventi possano contribuire a questa mission, ormai non più prorogabile.