RECUPERO INTEGRALE CASA NATALE DI I. SILONE E ITINERARI PARCHI LETTERARI – RECUPERO TORRE PICCOLOMINI | Lorenzo Leombroni

L’itinerario coinvolge tutto il centro storico di Pescina, raggiungendo la Torre di San Berardo, luogo di sepoltura di I. Silone, fino al raggiungimento del pianoro antistante la Torre Piccolomini e i suoi ruderi. Lungo il sentiero di terra, sono state realizzate opere di messa in sicurezza dei ciglioni laterali.

Il "valore" della Torre, posto nella zona più alta del percorso e lo stretto rapporto con i luoghi sottostanti, hanno suggerito una sistemazione adeguata ed importante, ai fini della valorizzazione dell’intero itinerario, del monumento stesso e del suo intorno.

La Torre è situata in una posizione dominante e in estremo punto di vantaggio per il controllo della Valle del Fucino. La realizzazione di una passerella sopraelevata favorisce la salita all’interno della Torre e permette allo stesso tempo ai visitatori di rivivere i ruderi del Castello e scoprire diversi scorci e viste mozzafiato, con la possibilità di godere di affacci privilegiati verso la stessa Pescina e verso la conca del Fucino.

La passerella, realizzata in acciaio cor-ten si identifica come nuova aggiunta ma con elementi riconoscibili e reversibili, quindi rispettosa dell’antico, grazie all’espressività e leggerezza del materiale moderno. L’utilizzo della lamiera stirata, in cor-ten, rende il sistema leggero e trasparente e lascia percepire le parti sottostanti delle murature, evocando una ricomposizione delle stesse senza invadere lo spazio.

La passerella prosegue lungo la muratura ortogonale che si innesta nella Torre, offrendo la possibilità al visitatore di entrare all’interno del piccolo vano interno e raggiungere la quota sommitale, attraverso una scala in acciaio interna che garantisce la leggibilità delle quote originarie, riscoperte durante le fasi del rilievo. La ricostruzione dell’orlo è stata effettuata secondo il principio della distinguibilità, ossia senza arrivare ad una definizione precisa e regolare ma comunque garantendo la messa in sicurezza di tutte le pietre non ammorzate