Nuova R.S.A. Fondazione Cacciamatta

Ampliamento casa di riposo adiacente e integrata con R.S.A. esistente Iseo / Italy / 2009

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1) Premesse
Gli obbiettivi che il Bando espone per il progetto di concorso sono i seguenti:
- individuare spazi per una struttura RSA di 40 posti letto ad integrazione della
struttura esistente
- soddisfare gli standards funzionali posti dalla legislazione nazionale e regionale
per la nuova soglia dimensionale di 100 posti letto
- inserire eventuali nuovi servizi e spazi funzionali
- valutazione economica dell’intervento avendo come riferimento la somma di €
90.000,00 per posto letto (come suggerito dall’ente banditore nelle risposte ai
quesiti ricevuti).
Rispetto agli obbiettivi, il Bando aggiunge inoltre alcune indicazioni di indirizzo alla
progettazione:
- corpo di fabbrica in ampliamento dell’esistente organizzato a due piani disposto
lungo la via per Rovato, entro il sedime di subalterni catastali
- adeguamento funzionale della struttura esistente con eventuale parziale
sopraelevazione del corpo di fabbrica esistente.
A quanto sopra si aggiungono gli elementi normativi del PRGC ovvero:
h max = ml 10,50 (max 3 piani fuori terra)
distanza minima dai confini = ml 5,00
distanza dagli edifici = ml 10,00 (nella risposta ai quesiti l’Ente sembra
richiedere la distanza di 10 ml anche fra le pareti
finestrate del medesimo organismo edilizio.
Da quanto sopra le linee generali d’impianto del nuovo organismo edilizio, sono in
linea di massima già tracciate a priori.
Il lavoro progettuale è quindi dirottato verso l’organizzazione funzionale, la verifica
agli standards, le soluzioni morfologiche, le tecnologie costruttive ed impiantistiche.
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2) La proposta: aspetti funzionali
Gli elementi fondamentali della posposta sono:
- un corpo di fabbrica a due piani fronteggiante la via Per Rovato, il cui fronte Nord
è arretrato di 5 ml dalla recinzione esistente, e il cui fronte Sud dista 10 ml dalla
parete finestrata esistente;
- i due nuovi nuclei da 20 posti letto ciascuno, sono entrambi posti al 1° Piano del
nuovo corpo di fabbrica (troppa vicinanza con la strada per proporli al Piano
Terra); i nuclei sono organizzati in modo tale da concentrare soggiorni, pranzo,
cucinetta nello spazio centrale. Questi spazi risultano inoltre prossimi ad alcune
aree di vita collettiva in modo da facilitarne l’integrazione d’uso.
Centralmente sono disposti locali di servizio per il personale aggiuntivi a quelli
esistenti;
- alle due estremità del corpo di fabbrica sono disposti alcuni servizi di nucleo tra
cui bagno assistito (o doccie assistite in alternativa); deposito di attrezzature;
carrozzine e materiale di consumo; biancheria pulita e sporca; vuotatoio.
I corridoi sfociano all’esterno per l’accesso alle scale antincendio;
- alle estremità est e ovest il nuovo corpo di fabbrica si aggancia al compendio
esistente in corrispondenza dei soggiorni di nucleo esistenti senza sostanziali
demolizioni salvo il collegamento dei corridoi;
- centralmente il nuovo corpo di fabbrica si unisce in corrispondenza dell’ ingresso
attuale; il terrazzo esistente viene occupato da un corpo di fabbrica contenente
alcune destinazioni per la vita collettiva; nel fare questo la cappella viene demolita
e si riprendono le strutture verticali del piano terra
- l’accesso principale alla struttura coincide con l’attuale
- il collegamento fra piano terra e piano primo ai due nuovi nuclei è assicurato da
due ascensori e vano scala posti in corrispondenza della hall di ingresso;
- le camere dei nuovi nuclei sono tutte a due letti con servizi igienici interposti nel
rispetto delle dimensioni minime di legge
- il piano terra del nuovo corpo di fabbrica viene utilizzato per la riorganizzazione
funzionale della struttura:
· si propone lo spostamento degli uffici amministrativi al piano terra del nuovo
fabbricato: questo consente comodità di accesso e contatto immediato per
accettazione e rapporti con l’esterno;
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· lo spazio liberato dagli uffici viene destinato a “palestra” con possibilità di
accesso anche per gli esterni;
· il reparto mortuario ha oggi una collocazione sicuramente infelice; si propone
di riorganizzarlo entro lo spazio oggi destinato a lavanderia che a sua volta
viene ricollocata al piano terra del nuovo corpo di fabbrica; la maggior
superficie disponibile consente di meglio organizzare gli spazi secondo i
disposti del D.P.R. 14.01.1997;
· un’altra consistente parte del Piano Terra viene utilizzata per l’insediamento
di ambulatori e studi medici al servizio sia degli ospiti della struttura sia agli
utenti esterni
· il maggior spazio disponibile consente di riorganizzare meglio lavanderia e
stireria con spazi di magazzinaggio per la biancheria sporca, pulita, ecc.;
· permanendo l’attuale condizione di affidamento all’esterno del servizio di
lavanderia stireria, ecc. è possibile programmare in alternativa a quanto
sopra esposto, il ricavo di alcune camere con servizi da mettere a
disposizione per le visite dei parenti di ospiti della struttura così come
ampiamente sperimentato nelle “maison de retrait” francesi;
· gli ambulatori medici esistenti al piano terra e al primo piano sono confermati;
quello al piano terra viene tuttavia ampliato, ricollocando in posizione più
adeguata il locale destinato al parrucchiere/ barbiere;
· il reparto cucina viene dimensionalmente adeguato agli standards di cui alla
normativa sulla ristorazione ospedaliera (D.G.R. n°16901 del 11.07.2001).
L’estensione è realizzata occupando anche in questo caso parte del piano
terra del nuovo corpo di fabbrica;
· la disposizione “ad isole” delle funzioni previste al piano terra del nuovo
corpo di fabbrica, consente una ampia permeabilità visiva tra il fronte verso
strada e il fronte prospettante sulle due corti interne.
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3) La proposta: aspetti morfologici e tecnologici
L’impressione che il fabbricato RSA esistente restituisce al visitatore e probabilmente
anche al fruitore è un senso di “pesantezza istituzionale” derivante dalla massa
muraria dove il pieno soverchia il vuoto e le aperture sono moderate tanto che si
osserva una relativa scarsità di utilizzazione della luce naturale nelle parti più interne
della struttura dove la luce dei neon è accesa in permanenza.
La nostra proposta morfologica tenta di introdurre nell’insieme una nota di
leggerezza, ottenuta tramite:
- una copertura a falde della stessa pendenza dell’attuale ma risolta adottando un
manto metallico colorato
- un corpo di fabbrica lineare, ma dove i pieni e i vuoti, nonché le sagome delle
aperture, giocano un ruolo di disarticolazione della superficie della facciata
stessa;
il corpo di fabbrica ha alle sue estremità le scale antincendio, comprese entro una
struttura metallica atta ed essere rivestita di rampicanti in modo tale da
smorzarne l’incombenza muraria; gioca un ruolo analogo la grande apertura
centrale, in corrispondenza dei soggiorni pranzo
- la sopraelevazione del corpo di fabbrica centrale, demolendo la cappella e
modificandone la copertura, consente di avere nuove superfici per le aree di
socializzazione (soggiorno comune, attività occupazionali, culto); il corpo di
fabbrica risultante di due piani sarà dotato di copertura piana ove, centralmente è
ricavato un grande lucernario (protetto dall’insolazione con brise-soleil mobili); il
lucernario serve a portare luce naturale sia al 1° piano sia al piano terra, con il
ricavo di adatti pozzi di luce
- nel punto di incontro in angolo dei corridoi esistenti con il corridoio del nuovo
corpo di fabbrica è previsto il ricavo di altri lucernari per illuminare con luce
naturale i corridoi stessi.
Nello schizzo allegato è rappresentato il sistema proposto per la ventilazione e
l’illuminazione naturale che caratterizzerà il nuovo corpo di fabbrica:
- la ventilazione naturale, che sarà integrata da quella meccanica, prevede
l’utilizzazione di aspiratori eolici posti in copertura; questi introducono un
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movimento naturale ascensionale dell’aria a partire da apposite bocchette poste
sulla facciata
- l’illuminazione naturale comporta finestre più ampie di quelle presenti nella RSA
esistente, con modalità di aperture più articolata; inoltre, onde introdurre la luce
naturale nei corridoi è prevista la collocazione di condotti di luce a partire dalla
copertura, sfruttando la presenza dei vani in corrispondenza dei servizi igienici.
Le falde volte a sud della nuova struttura ospiteranno la sequenza di pannelli solari
termici occorrenti per la produzione di acqua calda sanitaria, nonché pannelli
fotovoltaici per la produzione di energia elettrica così come richiesto dalla recente
legislazione energetica.
È inoltre da valutare la possibilità di adottare per il nuovo corpo di fabbrica un
riscaldamento a pannelli radianti, utilizzanti parte dell’acqua prodotta dai pannelli
solari termici; si tratterà di verificare la compatibilità di un simile sistema con
l’impianto di riscaldamento esistente.
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Oltre alle tecnologie impiantistiche esposte si prevede l’impiego di un sistema
costruttivo in legno, con strutture lignee portanti con l’utilizzazione di pannelli listellari
a fibre incrociate; questa tecnologia consente una rapidità di cantiere che certamente
occorre considerare in quanto evita interferenze negative con la struttura esistente;
tutto questo poiché le carpenterie sono prefabbricate.
Vale la pena considerare che la moderna tecnologia costruttiva in legno consente di
realizzare edifici ad alto riparmio energetico (classe A o B della classificazione
energetica regionale).
Gli infissi saranno in legno per le camere, metallici a taglio termico per il resto.
Le murature esterne delle nuove camere saranno rifinite con pannelli in legno mentre
le parti cieche del piano terra saranno rifinite con intonaco o pannelli metallici
colorati.
Per quanto attiene gli interni si ritiene opportuno ripetere la pavimentazione resiliente
del corpo di fabbrica esistente; per il resto ci sarà un ricorso a colorazioni
differenziate caratterizzanti i singoli nuclei.
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4) Verifiche
Il progetto rispetta le norme urbanistiche citate nel paragrafo 1.
Nel prospetto che segue è riportata una quantificazione delle superfici utili
complessive risultanti a progetto attuato (quindi con riferimento ai 100 posti letto) con
verifica degli standards di cui alla D.G.R. 7/7435 del 2001 e delle altre normative
pertinenti.
Camere aggiuntive al primo piano dei due nuovi nuclei in progetto:
N° 20 ciascuna a due letti , della superficie minima superiore a 18 mq oltre ai servizi
igienici a norma DPR 23/88.
locali per il personale + servizi igienici per il personale mq 112
tisaneria e cucinetta mq 33
ambulatorio medicheria mq 45
soggiorno (1,5 mq/ospite ) mq 170 a)
pranzo (1,5 mq/ospite) mq 226 b)
SERVIZI DI NUCLEO
bagno assistito/ box doccia assistito mq 127
depositi attrezzatura, carrozzine, materiali di consumo mq 13
deposito biancheria sporca mq 13
deposito biancheria pulita mq 16
SERVIZI SANITARI
palestre riabilitazione (al 1°P. e al P.T.) mq 190
ambulatori medici mq 87
servizi igienici di prossimità mq 25
SOCIALIZZAZIONE
angolo bar mq 24
soggiorni polivalenti (1,5 mq/ ospite) mq 313 c)
attività occupazionali mq 70
a) min. (100 x 1,50) = mq. 150,00
b) min. (100 x 1,50) = mq. 150,00
c) min. (100 x 1,50) = mq. 150,00
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servizi igienici attrezzati mq 10
culto mq 42
SERVIZI GENERALI
uffici amministrativi mq 117
cucina, dispensa e accessori mq 207 d)
lavanderia, stireria mq 67
magazzini mq 115
deposito sporco/pulito mq 52
spogliatoi / servizi igienici mq 76
camera ardente mq 78 e)
d) la superficie minima deriva dal seguente calcolo:
n° 100 ospiti x 2 pasti/g x 0,8 mq/ospite = mq 160
n° 20%di 100 x 2 pasti/g x 0,8 mq/ospite = mq 32
mq 192
e) nella superficie sono comprese le destinazioni specifiche previste dal D.P.R. del
14.01.97
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    Project details
    • Year 2009
    • Client Fondazione Cacciamatta
    • Status Competition works
    • Type Hospitals, private clinics / Nursing homes, rehabilitation centres
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