“Sistemazioni ed allestimenti ingressi Città”- nel Comune di Follonica (Gr) | Patrizia Barbieri

Progettazione degli allestimenti degli ingressi alla Città ed alla sistemazione delle aree in aderenza. Follonica / Italy / 2008

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Follonica è una città dai confini indefiniti.

Cresciuta senza un disegno che ne definisse l’anima, è ad oggi prediletto terreno di ricerca architettonica.

Disegnare le porte di accesso alla città significa avere l’occasione di riappropriarci del luogo.

Progettare la sistemazione e l’allestimento in corrispondenza dei due ingressi principali di Follonica: Bivio Rondelli (Via Massetana) e Bivio Bicocchi (via Bassi), vuol dire cercare di trasmettere una sensazione, un’emozione a tutti coloro che entrano in Follonica, attraversando queste porte immaginarie, porte senza mura, per una città aperta alla socializzazione, alla conoscenza.

Una città moderna con un occhio al futuro, già dai primi dell’ottocento, città fabbrica, del ferro e della ghisa, per la presenza delle fonderie Ex-stabilimento Ilva, ma non solo, città con piccole industrie quali la cartiera, la fabbrica di pipe, nonché sugherifici e stabilimenti per la lavorazione del carbone.

Inoltre grazie alla sua fortunata posizione geografica, al clima mite ed alla ricchezza del suo territorio, Follonica ha sviluppato un’altra fabbrica, quella del turismo.

Quindi per procedere alla progettazione degli allestimenti degli ingressi alla Città ed alla sistemazione delle aree in aderenza è stata fatta un’analisi storica.

Sono stati effettuati diversi sopralluoghi su entrambe le aree di ingresso ed in vari orari durante il giorno e la sera, per potere meglio comprendere come luci ed ombre possano disegnare il luogo.

L’allestimento dell’ingresso dal Bivio Rondelli rende necessario il confronto con la casa “rossa” dell’A.N.A.S. e la necessità di un completamento urbano con delle aree verdi anche attrezzate e con dei percorsi di attraversamento della strada Massetana a collegamento tra le due aree urbane e di futura espansione.

L’ingresso attraverso la rotatoria rende necessaria la facilità di individuazione e riconoscimento del luogo da varie angolazioni consentendo una sorta di ‘imprinting’.

Si è pensato ad una struttura architettonica che ricordi l’origine di città fabbrica, per questo è stato disegnato un “portale” realizzato con la struttura portante consistente in un telaio in metallo, rivestito con lamiera di colore rosso.

Il progetto coglie l’occasione di ergersi a nuovo punto di riferimento in punti critici della città quali appunto dei nodi infrastrutturali.

Un portale che non vuole essere un’opera d’arte, come gli alberi ‘impacchettati’ di Christo & Jeanne-Claude, ma non può essere nemmeno considerata mera infrastruttura.

E’ forse un’Architettura del ‘Between’ nell’accezione Eisenmaniana del termine, organismo geneticamente modificato per la riconquista della qualità dei luoghi.

Strutture con al loro interno dei servizi di informazione, su grandi monitor inseriti nei tralicci in modo da rendere la struttura simile ad un ipertesto.

Virtualità e Informazione come esperienza spaziale e di movimento del visitatore, ma anche mezzo visivo di promozione dei servizi del territorio.

Grande struttura articolata, colorata, futurista quasi a ricordare i telai di Antonia Sant’Elia e le opere di Boccioni con i loro movimenti plastici e la loro attenzione al dinamismo delle automobili e dei mezzi meccanici.

Parte della struttura è integrata da una copertura formata da pannelli fotovoltaici che consentono il passaggio della luce solare nella parte sottostante ed al contempo accumulano energia per l’utilizzo degli apparati multimediali.

Tralicci colorati che formano giochi di luci e di ombre il giorno e suggestive illuminazioni la notte.

Lateralmente ai piedi della struttura sono realizzate due piccole piazze che saranno attrezzate per la sosta dei viaggiatori – visitatori.

Anche il Bivio Bicocchi avrà posizionate due strutture, una all’ingresso della città e un’altra sul lato dell’uscita.

Ogni struttura pur sviluppandosi sulla stessa tematica risulta diversa dalle altre come se prendesse vita e sviluppasse propri movimenti.

Anche qui servizi di informazioni in entrata e in uscita sui grandi schermi e risparmio energetico grazie all’inserimento dei pannelli fotovoltaici.

E’ però necessaria la realizzazione di una rotatoria che consenta un migliore scorrimento del traffico ed una maggiore sicurezza per l’ingresso e l’uscita degli autoveicoli, tale intervento permetterebbe, anche su questo Bivio Bicocchi una realizzazione di percorsi ciclabili, pedonali e la realizzazione di aree di sosta confortevoli.

Chi si addentra verso la città deve impadronirsi dello spazio.

Le modalità operative che si intendono seguire nell’espletamento dell’incarico saranno quelle di creare una forma che possa riassumere l’identità della città, che sia fonte di memoria per il visitatore, e che ricucia la ferita tra il tessuto urbano e le infrastrutture viarie.
La fabbrica nella memoria storica, un maggiordomo che accompagna nel percorso, una rampa di lancio verso il futuro di una città che sta ricostruendo la sua immagine.
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    Follonica è una città dai confini indefiniti.Cresciuta senza un disegno che ne definisse l’anima, è ad oggi prediletto terreno di ricerca architettonica.Disegnare le porte di accesso alla città significa avere l’occasione di riappropriarci del luogo.Progettare la sistemazione e l’allestimento in corrispondenza dei due ingressi principali di Follonica: Bivio Rondelli (Via Massetana) e Bivio Bicocchi (via Bassi), vuol dire cercare di trasmettere una sensazione, un’emozione a tutti coloro che...

    Project details
    • Year 2008
    • Client Comune di Follonica (Gr)
    • Status Current works
    • Type Parking facilities / Urban Renewal
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