BORGO FASOL | MAO Architects

Un intervento esemplare per il modo in cui riesce a far dialogare l’identità contadina col presente. La ristrutturazione integrale di un complesso agricolo originario dell’800 situato a Valdobbiadene nel territorio delle Prealpi Trevigiane, culla autentica ed esclusiva dell’omonimo Prosecco Superiore DOCG, avvalora il criterio di come si possano comunicare gli stilemi del mondo contadino ottocentesco in chiave contemporanea, ridando vita “al Borgo” e allo stesso tempo creando un attento mix tra modernità e recupero. Situato all’interno dell’azienda Vinicola Fasol e Menin, “Borgo Fasol” rappresenta un vero e proprio unicum che consente di ripercorre le vicissitudini storiche del luogo, da “Stazione Taurina” catalizzatore della comunità rurale a microcosmo autosufficiente popolato da una famiglia numerosa patriarcale. Il progetto di recupero del Borgo si compone di 10 camere che offrono la formula del Bed & Breakfast, di una residenza per il personale dell’azienda Vinicola, uno spazio polifunzionale per le degustazioni i meeting e la scuola di cucina, un museo virtuale che integra una soluzione di realtà immersiva per un “racconto” innovativo del legame del vino e della vite con l’arte, la storia e la cultura del territorio. Per amplificare il rapporto con il paesaggio circostante, come prima cosa, si sono demoliti tutti gli elementi d’interferenza con il panorama, che rappresentavano delle superfetazioni di fine ‘900, ottenendo un’apertura visiva verso la valle e i vigneti che caratterizza il nuovo “borgo”. Accanto agli elementi già esistenti sono stati inoltre ridefiniti gli spazi aperti, quali i gradoni verdi, il porticato, il prato e l’aia, consentendo di mettere in relazione con una nuova logica tutti i volumi. L’intervento si pone come obiettivo il riappropriarsi del “luogo”, infatti al centro del progetto vi è la valorizzazione dello spazio tra le “cose”, per amplificare la fruibilità, la diversità e la bellezza del contesto in cui gli edifici sono inseriti con una forte attenzione alla sostenibilità ambientale. Gli spazi e le funzioni principali ritrovano l’originaria correlazione nella corte che recupera il valore storico di ritrovo ed elemento connettore di tutte le attività. E’ rinata quindi l’originaria configurazione a borgo, da cui il nome “Borgo Fasol”, ricco di spazi aperti eterogenei e pensati per varie attività. Un ulteriore elemento distintivo del progetto è il tema della sostenibilità, elemento imprescindibile per la proprietà, sottolineata sia nelle scelte impiantistiche per ottenere elevate performance in termini di requisiti energetici, sia nell’utilizzo di materiali naturali e riciclabili, in cui l’intera filiera di produzione sarà basata sulla politica del “kilometro zero” per il reperimento dei materiali di costruzione e di finitura, provenienti da aziende del territorio e per la scelta di fornitori e mano d’opera locale. Il processo di rinascita di “Borgo Fasol” è appena iniziato ma è già destinato a cambiare il modo di concepire l’ospitalità del territorio, candidandosi come ambasciatore della valorizzazione delle bellezze del territorio in vero “Spirito UNESCO”.