"INTEROMNIA" Un sistema di spazi pubblici per il centro storico di Teramo | mauro di criscenzo

«Micro spazi - macro luoghi» (1a fase) Teramo / Italy / 2008

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Il concetto di spazio pubblico da sempre è caratterizzato da una insanabile indefinitezza ontologica, perennemente oscillante tra il suo essere sfondo neutro e incompleto e il suo essere categoria onnicomprensiva che tende a fagocitare e annullare la sua identità. Questa indefinitezza della categoria risulta direttamente da una duplice serie di relazioni: da un lato il rapporto esistente tra il concetto di spazio pubblico e quello di città, e dall’altro la relazione più generale che lega indissolubilmente la natura all’artificio. Questi due rapporti creano un campo di relazioni complesse in cui, in una apparente circolarità, l’uno discende dall’altro e viceversa. Tuttavia sia la concezione oppositiva del rapporto sia la conseguente coincidenza sono, comunque, il risultato dello stesso fraintendimento: la predominanza dell’agire umano sulla ricerca dell’identità di uno spazio. Il nostro progetto è, quindi, una riflessione sul concetto di spazio pubblico e, conseguentemente, sul rapporto che questo instaura con la rete urbana che la città stessa genera o dalla quale è generata. In quest’ottica lo interpretiamo come un sistema globale di interventi nello scenario urbano, una strategia applicabile a differenti contesti e situazioni in cui, però, l’elemento particolare, suggerito dal luogo, viene inserito di volta in volta nelle maglie del sistema generale. InterOmnia è il risultato, quindi, di un duplice processo di mediazione: una concettuale, tra l’assolutezza di un impianto urbano storico e la marginalità di alcuni spazi che esso genera; e una linguistico-formale, tra l’identità dell’ intervento e la realtà delle singole parti costituenti il sistema da riallacciare. Da questa duplice negoziazione nasce l’intervento inteso come vero e proprio compendio agli spazi pubblici della città, inserito nel cuore di Teramo, diviene, così, un sistema nevralgico delle principali funzioni urbane del luogo che vengono di volta in volta declinate diversamente in base al sistema di forze generate dalle situazioni al contorno. La strategia adottata, pertanto, muove a partire da quattro operazioni successive:

1. individuazione delle principali reti del tessuto urbano; 2. combinazione delle categorie e creazione di un sistema nevralgico distruibutivo; 3. sovrapposizione del sistema all’area di intervento; 4. inserimento delle puntualità nel sistema.

La prima operazione coincide con un processo di decostruzione virtuale dello scenario urbano, il quale viene via via frammentato in unità sempre minori, fino al raggiungimento e alla individuazione di una serie di unità minime : le categorie urbane, che racchiudono in sé gli aspetti peculiari dell’area di intervento sono le seguenti:

- Storico-culturale - Paesaggistica - Mobilità urbana - Istituzionale

Tali elementi sono le matrici astratte e le unità minime all’origine del sistema. A partire da questi elementi viene costruito un sistema urbano, inteso come compendio artificiae dei molteplici aspetti del tessuto teramano. Lo sviluppo muove dalle categorie di riferimento e, partendo da queste, genera le configurazioni possibili molteplici e differenti a seconda delle combinazioni e delle sequenze alternate delle singole categorie. In tal modo si costituisce la matrice astratta che rappresenta il sistema globale. La specificità dell’intervento è data dai parametri che si inseriscono nella matrice (nel caso specifico gli elementi puntuali) e dai disturbi creati nel sistema dalle emergenze rilevate in alcune aree che vanno assolutamente prese in esame e trattate (parcheggi). Il sistema virtuale così configurato, adattabile ad ogni area, viene sovrapposto alla zona di intervento diventando realtà fisica e configurandosi secondo le condizioni specifiche: esso è il nuovo tracciato regolatore, la struttura di base per la successiva caratterizzazione degli spazi che incontra. La struttura di base, assunta come principio guida dell’intervento, una volta posizionata all’interno dell’area di intervento, inizia il proprio processo di modificazione interagendo con i vincoli e le specifiche esigenze dettate dall’analisi e dallo studio delle caratteristiche del sito. L’analisi dei sistemi urbani antropici ha evidenziato una serie di punti notevoli, i collegamenti tra i quali hanno generato il sistema della viabilità carrabile e pedonale di supporto al centro storico. Sono stati così individuati diversi assi tematici che, attraversando l’area in più direzioni, connettono principali arterie che strutturano l’accesso e la percorribilità all’interno della città.
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    Il concetto di spazio pubblico da sempre è caratterizzato da una insanabile indefinitezza ontologica, perennemente oscillante tra il suo essere sfondo neutro e incompleto e il suo essere categoria onnicomprensiva che tende a fagocitare e annullare la sua identità. Questa indefinitezza della categoria risulta direttamente da una duplice serie di relazioni: da un lato il rapporto esistente tra il concetto di spazio pubblico e quello di città, e dall’altro la relazione più generale che lega...

    Project details
    • Year 2008
    • Client Comune di Teramo, Associazione Tetraktis
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Restoration of old town centres / Landscape/territorial planning
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