Riqualificazione di Largo Portavecchia a Monopoli | Vito Nacci

Progetto di riqualificazione architettonica, urbanistica e sociale del cuore di Monopoli Monopoli / Italy / 2018

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La riqualificazione di Largo Porta Vecchia si pone come primo obiettivo il recupero di un rapporto intimo e puro tra la città ed il mare, ovvero meno consumistico di quanto avvenuto negli ultimi anni con il turismo mordi e fuggi, valorizzando le risorse marine più tradizionali, non solo pittoresche e “da copertina”. Un tale recupero dei valori e delle tradizioni del mare non può non avvenire grazie alla mediazione ed al coinvolgimento dei pescatori locali, custodi di una tradizione marinaresca che è valsa la medaglia d’argento al valore civile donata alla città dalla Repubblica Italiana nel 1972 in occasione dell’incendio della motonave passeggeri “Heleanna” in riconoscimento dell'antica tradizione di ospitalità e di civismo del suo popolo.


 


Schema concettuale ispiratore


Il progetto, pertinente con l’intervento 3.3 della strategia di sviluppo locale 2014-2020 sopra menzionato, vuole innanzitutto restituire uno spazio nodale, da sempre molto importante per la città, alla fruizione pedonale. Grazie infatti alla recente realizzazione di un vicino parcheggio sull’area liberata dalla demolizione della scuola “Europa Libera”, sarà possibile riconsegnare uno spazio di vitale importanza alla collettività, rendendolo simbolicamente e materialmente lo snodo dove si incontreranno la cultura marinaresca monopolitana, le risorse della costa, la cittadinanza ed i turisti in quella che va sempre più delineandosi come una prestigiosa vetrina della città per il suo rilievo storico-monumentale, paesaggistico, urbanistico.


Il concept progettuale ha avuto come priorità quella di preservare la vista verso il mare da via Cadorna, ovvero una lunga strada in discesa che, partendo dall’ospedale cittadino, chiude a sud la zona murattiana della città, rappresentando un vero e proprio cono visuale in senso est-ovest verso il mare. Oltre a questo è stato individuato un altro asse visivo, perpendicolare al primo, dunque in senso nord-sud, congiungente il portico della ex scuola G. Modugno con via Porta Vecchia (l’ingresso al centro storico).


Nel rispetto dei corridoi visivi sopra descritti, si sono poi individuati i percorsi carrabili/pedonali come colleganti la zona della “piazza” in Largo Portavecchia ed il lungomare a sud insieme all’area oggetto dei primi lotti di riqualificazione in atto.


Infine si è pensato di raccordare le quote di progetto ed esistenti attraverso dei gradoni che, seguendo la linea di costa della sottostante spiaggia, costituiranno una vera e propria “platea” che si dispiegherà verso il mare.


Due vertici della piazza triangolare saranno enfatizzati dalla presenza dei due chioschi-pescheria, mentre un terzo chiosco che fungerà da Infopoint sarà posizionato nella zona di raccordo tra i precedenti interventi e quello in itinere.


Il progetto si propone inoltre di realizzare spazi e servizi volti a centrare gli obiettivi fissati nell’intervento di strategia di sviluppo locale 3.3, al fine di attivare una promozione del territorio e dell’ambiente che passi attraverso un diretto coinvolgimento dei pescatori locali. Per far ciò si intende riattivare una linea diretta tra pescatori e città interrottasi con la chiusura del mercato ittico comunale di Piazza XX Settembre; la riattivazione di questo legame la si vuole perseguire, nell’atto pratico, attraverso il montaggio di tre corpi prefabbricati in legno e vetro atti ad ospitare attività di vendita del prodotto pescato e di promozione delle attività collaterali gestite dai pescatori, come pescaturismo, sagre ecc. Questi tre corpi sono stati schematizzati nel concept come dei poli attrattivi ma che al contempo irradieranno simbolicamente legami, occasioni di incontro, inclusione sociale e conoscenza-valorizzazione delle risorse marine e costiere locali.


Il disegno e le caratteristiche salienti dei manufatti sono scaturiti dalla leggerezza, adattabilità e sostenibilità che solo il sistema costruttivo di tipo prefabbricato a secco può garantire, accoppiato al materiale naturale per eccellenza: il legno.


 L’idea progettuale di fondo è stata quella di riprendere le linee e la poetica dei vecchi stabilimenti balneari presenti già a fine ‘800 anche in questo luogo, nonché dei caratteristici trabocchi tipici della costa adriatica, richiamando infine, con la forma ottagonale, il monumento più noto e misterioso di Puglia, ovvero Castel del Monte.


La scelta della forma ottagonale, lo slancio dei sottili elementi in legno e le vele ombreggianti rievocano antichi archetipi insiti nell’immaginario collettivo locale, ma a questi si aggiungono dettagli che donano ancora più significati al progetto, come per esempio la circostanza che, unendo le direzioni cardinali ed intermedie di una rosa dei venti, si ottiene, per l’appunto, un ottagono; tra le forme geometriche elementari questo si ritiene il più consono all’apertura fisica, oltre che simbolica, verso il contesto circostante.


Dunque i tre “chioschi” saranno costituiti, come detto, da una sottile struttura in legno che riprenderà le palificate artigianali dei manufatti sopra menzionati, ma in chiave contemporanea tale struttura verrà accostata ad ampie vetrate che permetteranno una voluta commistione tra spazi interni ed esterni ai corpi di fabbrica. La forma sopra descritta accentuerà l’apertura a 360° degli spazi verso l’intorno, mentre le grandi superfici vetrate saranno adeguatamente protette dall’eccessivo irraggiamento grazie al montaggio di tensostrutture su tutto il perimetro dei manufatti, sorrette da sottili puntoni e saette in legno addossati alla struttura primaria dei chioschi. Anche le tensostrutture sopra descritte hanno un duplice senso nel progetto: a livello evocativo quello di citare le reti dei pescatori o le vele delle barche da pesca di una volta, a livello concreto avranno il compito di donare un po’ di ombra sia a servizio dei manufatti, evitando il classico “effetto serra”, sia per gli avventori della piazza nelle ore più calde della giornata.


I teli ombreggianti sopra descritti saranno realizzati in PVC antistrappo e microforato con trattamento anti-UV respingente i raggi solari; la microforatura è un accorgimento importante, perché andrà ad accentuare la circolazione naturale dell’aria, consentendo una più rapida evacuazione del calore residuo verso l’alto e, nel contempo, ridurrà notevolmente l’effetto vela, con le conseguenti sollecitazioni agli organi meccanici di ancoraggio e alle strutture lignee.


Un luogo di incontro è da sempre sinonimo di “piazza” e nel progetto si è voluto enfatizzare questo concetto, intendendola come ritrovo non solo tra i cittadini ma anche tra una parte di questi oggi svantaggiata come i pescatori locali ed i turisti, innescando nuove sinergie atte a valorizzare le risorse e la biodiversità di questo tratto di costa adriatica; gli incontri e le occasioni di contatto sociale, inoltre, andranno senza dubbio a dare un valido e concreto sostegno ad una categoria sociale oggi in difficoltà.


La piazza, completamente pedonale, è stata individuata planimetricamente partendo dalla forma geometrica del triangolo, ottenuto attraverso un offset dei tre lati costituiti dalla linea di costa ad est, dal muro di confine con le aree in gestione all’AQP a sud e dalla strada carrabile di ingresso e uscita delle autovetture dal centro storico ad ovest.


I due chioschi dove verranno venduti i prodotti ittici dei pescatori sono disposti al confine del lato sud del triangolo pavimentato con lastre di pietra di Apricena, in modo tale da lasciare alla piazza un ampio respiro, ovvero spazi e vedute liberi da intralci visivi; in questo modo si è voluto enfatizzare la funzione di quest’area come bene pubblico facente parte dell’interesse collettivo e non come mera giustapposizione di manufatti scaturiti da impulsi effimeri e ripetibili.


La “piazza in pietra” vuole così elevarsi da mero parcheggio quale oggi si presenta a spazio di relazione completamente pedonale, aprendosi scenograficamente verso il mare quasi come una scena teatrale, grazie a tre bassi gradoni che accolgono le linee concave della spiaggia sottostante e che hanno il compito di raccordare le nuove quote a quelle esistenti. La piazza sarà riconoscibile anche grazie alla diversa tipologia di pavimentazione rispetto ai marciapiedi, ai gradoni e alla passeggiata pedonale di raccordo al lungomare oggetto dei precedenti interventi di valorizzazione; qui il pavimento sarà costituito da lastre in pietra di Apricena, che bene si coniugherà con il contesto storico vicino e, grazie al colore chiaro, aiuterà a ridurre l’effetto isola di calore.


All’esterno del triangolo le pavimentazioni sono invece previste del tipo “Hydrodrain”, ovvero una pavimentazione continua cementizia che, grazie alla sua porosità, garantirà un’altissima capacità drenante, mitigando così il problema del ruscellamento delle acque meteoriche in una zona dove confluiscono per la naturale conformazione del terreno, andando a sfociare in mare. Il colore di questo pavimento sarà del tutto simile a quello già realizzato nei lotti cantierizzati, ovvero sabbia, dunque anch’esso chiaro, caldo e neutrale rispetto al contesto storico e naturalistico che si ha tutt’intorno.


Oltre ai due chioschi per la vendita dei prodotti ittici, è prevista l’installazione di un terzo manufatto, identico ai due chioschi sopra descritti, ma avente una funzione promozionale per quanto concerne le attività promosse dai pescatori locali e da questi gestite, come ad esempio la pesca-turismo, le gite in barca o sui “gozzi”, le sagre ecc. Questo terzo chiosco verrà posizionato al confine con le aree già cantierizzate nell’intervento di valorizzazione delle aree costiere già sedimi della ex scuola Europa Libera, andando così a saldare e rinforzare lo stretto legame tra gli interventi già in corso e quello di cui al presente progetto, rendendoli così un tutt’uno a livello stilistico, estetico e funzionale.


Nel progetto si è data ampia importanza anche alla presenza del verde, fortemente voluto nonostante le relative piccole dimensioni dell’intervento di arredo urbano per la sua capacità di mitigare una serie di inconvenienti; il verde aiuta infatti a mitigare l’effetto isola di calore in città, dona ombra in estate grazie alle chiome, frescura e ossigeno grazie alla fotosintesi clorofilliana, da un importante aiuto contro il ruscellamento delle acque meteoriche durante gli eventi atmosferici estremi trattenendo acqua e rende l’intervento più più interessante da un punto di vista estetico ed ecologico.


Verranno piantati alberi e arbusti autoctoni, resistenti alla siccità e alla salsedine, data la vicinanza al mare, come carrubo, hibiscus, mirto e rosmarino, ovvero essenze sempreverdi, ognuna con una propria altezza così da non compenetrarsi; Le essenze individuate garantiranno ombra grazie alla folta chioma sempreverde dei carrubi, fiori e profumi grazie agli arbusti citati.


La rampa in cemento di discesa dei gozzi a mare già oggi presente verrà risistemata e dotata anch’essa di luci segnapassi, in modo tale da poter consentire l’accesso alla spiaggia anche alle persone a ridotta capacità motoria, oltre che dare un più consono ricovero ai gozzi dei pescatori che potranno poi vendere il loro pescato a pochi metri.


L’illuminazione pubblica verrà implementata con l’inserimento di sette nuovi pali identici a quelli usati nel vicino intervento di riqualificazione delle aree in cui sorgeva la scuola “Europa Libera”; a tal proposito si evidenzia che, l’intervento progettato, avrà caratteristiche analoghe, per forme, materiali e finiture all’opera appena realizzata e sopra richiamata, così da garantire una continuità stilistica e d’immagine dell’insieme.


Sistema costruttivo, materiali e dimensioni di progetto


Scendendo nei particolari previsti dal progetto i tre manufatti sono concepiti con un sistema costruttivo prefabbricato del tipo intelaiato in legno, il quale garantirà il rispetto di altissime prestazioni di sostenibilità ambientale, risparmio energetico, adattabilità e velocità di posa che solo tale materiale può garantire. I “chioschi”, come detto a pianta ottagonale, saranno aperti su tutti i lati da vetrate continue antisfondamento per garantire una continuità di spazi tra interno ed esterno, oltre ad una leggerezza quasi eterea che ben si adatterà al contesto storico e naturalistico accanto al quale sorgeranno.


I manufatti prefabbricati saranno a piano terra oltre la copertura e verranno realizzati su fondazioni superficiali a platea in calcestruzzo armato, le quali garantiscono la migliore garanzia di adattabilità e resistenza meccanica per questo tipo di sistema costruttivo, senza risultare troppo invasive per il sottosuolo. Le strutture in elevazione saranno costituite da pilastri in legno, cui si addosseranno le pareti continue in vetro e, dove previste, le pareti di tamponamento esterno, aventi struttura intelaiata in listelli di legno, coibentazione interna in lana di roccia e lastre esterne in fibra di legno intonacate su entrambi i lati. Quest’ultima tipologia di parete presenta un duplice vantaggio, ovvero garantisce la stessa prestazione in termini di trasmittanza di una parete in laterizi con la metà delllo spessore e, cosa non da poco, permette un facile alloggiamento degli impianti all’interno della sua cassa vuota, annullando i tempi e la produzione di macerie che l’esecuzione delle tracce provoca nei sistemi tradizionali e, al contempo, facilitando enormemente un eventuale futuro intervento sugli impianto (si dovrà soltanto smontare il pannello in OSB per raggiungere le montanti).


I solai di copertura saranno realizzati anch’essi in legno, con una struttura costituita da travi, travetti e tavolati di adeguate caratteristiche di resistenza rinvenienti dai calcoli statici, su cui si andrà a realizzare un massetto alleggerito a pendenza con sovrapposta guaina impermeabilizzante traspirante e barriera al vapore.


I pavimenti dei chioschi verranno realizzati attraverso un sottile strato di “microcemento”; di spessore tra i 2 e i 5 mm, questo pavimento continuo, posato a perfetta regola d’arte senza fessurazioni e con una superficie perfettamente liscia, garantirà una perfetta pulizia delle superfici, rispondendo in maniera egregia a quanto prescritto dalle norme igienico-sanitarie. Inoltre i pavimenti dei due manufatti per la vendita del pescato, verranno dotati di scarico sifonato a pavimento.


Dei tre chioschi due sono stati progettati per la vendita al dettaglio del pescato, dunque avranno tutte le caratteristiche richieste dalla vigente normativa igienico-sanitaria prevista per le pescherie, tra cui le più importanti sono: pavimenti e pareti facilmente lavabili, scarico sifonato a pavimento e dotazione di spogliatoio, antibagno e bagno per il personale.


 


 

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    Project details
    • Year 2018
    • Client Comune di Monopoli
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Waterfront / Urban Furniture / multi-purpose civic centres / Urban Renewal / Monuments / River and coastal redevelopment
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