Rwanda Chapel | sh.arch

A 25 anni da uno dei più violenti genocidi documentati si promuove con nuova maturità un concorso per uno spazio sacro, poiché ovunque esista una comunità, esiste anche uno spazio sacro. La proposta ambisce ad essere un monumento, un riferimento per la vita sociale del luogo, uno stimolo a nuove interazioni, conoscenze, scambi e riflessioni. La bellezza dei lussureggianti terrazzamenti che caratterizzano il territorio rwandese, assieme alla natura ancora incontaminata, entrano nello spazio comunitario attraverso delle fessure nel volume che, diafano, si stacca dal suolo per evidenziare la sua sacralità. L’acqua, come elemento di conciliazione, affluisce in una vasca dall’esterno, attraverso un percorso che definisce i connettivi e permette alla natura di penetrare nello spazio costruito.