Concorso per la formazione del masterplan dell’area di via Vallenari

Mestre / Italy / 2009

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Introduzione
Il progetto sviluppa un intervento residenziale basato su due differenti densità: una serie di edifici differenti per tipologia, altezze e trattamento delle facciate, accorpati a formare delle corti, nel settore Ovest dell’area; un insieme di case isolate, bifamiliari e quadrifamiliari, che seguono rispettivamente 2 modelli tipologici, nel settore orientale. Complessivamente il masterplan è organizzato quindi in 7 blocchi a corte, 5 unità bifamiliari e 8 quadrifamiliari .
Grazie a questa strategia l'intero progetto appare come un intervento non unitario e ripetitivo di edilizia residenziale, ma come una vera e propria parte di città, dove la varietà, l’alternanza di spazi, di materiali e di colori, restituisca nell’immediato un’idea di complessità urbana. Una città nuova, immersa nel verde, che segue principi di sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Una città capace di dialogare tanto con il contesto urbano preesistente quanto con il paesaggio naturale che la circonda.

Il masterplan persegue contemporaneamente due obiettivi. Da una parte vuole costituire un legame spaziale e volumetrico con il contesto urbano e dall'altra mantenere il suolo come un elemento naturale, continuo e permeabile.
L’area di intervento si trova nel limite preciso che divide la parte urbana da quella naturale: un tessuto denso di edifici residenziali nella parte Nord, e un suolo coltivato solcato in profondità da canali di acqua in quella a Sud. Agendo quindi in un area di margine, l'idea del progetto è quella di realizzare un nuovo intervento residenziale capace di dialogare con un duplice contesto, urbano e rurale, e porsi come mediatore fra i due. In tal senso la disposizione delle corti e delle ville stringe un forte legame con il tessuto edilizio a nord riprendendone allineamenti e tessuto: i segni urbani del contesto scorrono da Nord verso Sud delineando le linee principali del nuovo intervento.

Il contesto
Il contesto si presenta come una moltitudine di edifici molto differenti l'uno dall'altro. Il disegno del sistema stradale è stato interpretato come un arcipelago di isole dense e compatte di edifici isolati, divisi tra loro da giardini verdi. Obiettivo primario del progetto è stato quindi quello di elaborare un tessuto che evidenziasse la cucitura con il contesto attraverso la formazione di corti virtuali con gli edifici preesistenti. Lo stesso tessuto stradale del progetto prolunga verso sud l’attuale conformazione viaria portando la città esistente progressivamente all’interno della nuova città. La natura attualmente rurale dell’area ha indirizzato le scelte progettuali tese al mantenimento di questo aspetto all’interno dell’espansione residenziale. Obiettivo del progetto è infatti mantenere alcuni aspetti agricoli all’interno del nuovo tessuto, attraverso l’inserimento di orti urbani e alberi da frutto all’interno delle corti e negli spazi pubblici. In tal senso anche la manutenzione di tali spazi verdi viene incentivata da una nuovo concezione del rapporto tra abitanti e territorio dove il rapporto con il suolo assuma una connotazione più intima e identitaria.

Le corti come condominio produttivo
Il progetto è stato concepito nella sua organizzazione come piattaforma per la costituzione micro comunità, ovvero insediamenti basati sullo sviluppo delle capacità relazionali e produttive. L'espansione urbana deve oggi essere orientata all'insediamento di comunità attive che basano il proprio ordinamento sulle loro scelte e politiche economiche, ambientali e soprattutto sociali; comunità che sono costantemente in grado di reinventarsi, cambiare il proprio modello e adeguarlo alle mutate condizioni dell’ambiente circostante.

L'idea del condominio produttivo trova fondamento su questi presupposti concentrandosi sulla gestione del territorio e sulla sua pianificazione. Il condominio produttivo vuole quindi essere un prototipo di sviluppo in quelle zone periurbane, dove città e campagna presentano un fragile confine, finalizzato alla riduzione dell'impatto ambientale e alla valorizzazione del territorio attraverso una sua densificazione consapevole. L’accorpamento di più unità di case consente infatti di attuare strategie e impiegare tecnologie a ridotto impatto ambientale per l’approvvigionamento energetico; ciò può avvenire attraverso la dotazione di piccole stazioni fotovoltaiche o eoliche in una misura che non è quella della produzione industriale ma neanche familiare: una dimensione media che rappresenta il miglior compromesso tra costi e benefici. In quest'ottica le corti del progetto sono costituite da una “squadra” di edifici specializzati nella gestione di determinate risorse. Le coperture degli edifici di ogni corte sono dotate infatti di circa 200 mq di pannelli fotovoltaici e solari, di 5 pale eoliche ad asse verticale miniwind, di circa 180 mq di serre/giardino d’inverno comune, per la protezione e incubazione delle piante più delicate, nonché di un bacino di raccolta dell'acqua piovana con relativo serbatoio. Grande attenzione è stata demandata alla integrazione architettonica di tali dispositivi, affinchè non risultassero semplicemente aggiunti ai volumi residenziale, ma al contrario contribuissero a definirne la forma e il linguaggio.

I vari edifici costituenti la corte collaborano idealmente alla produzione e al recupero di risorse primarie, condividendone i vantaggi. All'interno delle corti si prevede inoltre l'inserimento di orti e di alberi da frutto, per innescare sia un processo di autosostentamento a scala condominiale sia per stimolare ulteriormente gli aspetti relazionali degli abitanti: un’occasione di produzione agricola o di allevamento a piccola scala, capace di garantire una produzione qualitativamente controllata, sufficiente per un numero ristretto di nuclei familiari. La stessa logica vale per lo smaltimento delle acque e dei rifiuti biologici offrendo la possibilità di creare piccoli impianti per la fitodepurazione dell’acqua o per il compostaggio così da non produrre scarti.

Il condomino produttivo rappresenta quindi una forma innovativa di gestione della crescita urbana dove il progetto di espansione tende di fatto a preservare l’agricoltura come infrastruttura verde della città. I vuoti verdi degli spazi coltivati meritano di diventare il principale spazio strutturante dell’organizzazione del territorio mentre il progetto implica che la campagna faccia città, che la natura campagna si urbanizzi e che la città si naturalizzi o ruralizzi.

Le tipologie

I differenti edifici che compongono le corti contengono appartamenti di dimensioni diverse: 45, 55, 75 e 85 mq. Questa differenziazione è stata studiata con il duplice obiettivo di garantire le molteplici esigenze abitative e al contempo perseguire la varietà formale dell’intero comparto attraverso l’accostamento di pochi semplici elementi.

Le tipologie sono inoltre declinate in funzione della loro esposizione. Il principio perseguito dal progetto è quello di differenziare le tipologie a seconda della loro esposizione. Pertanto le tipologie con esposizione N-S si configurano in modo da distribuire gli spazi di servizio come cucine e bagni verso l’affaccio a nord, conformandosi così come spazi tampone. Sono inoltre dotate di aggetti orizzontali come terrazze, balconi e ballatoi che fungono da dispositivi architettonici di schermatura dalla radiazione solare estiva. Le tipologie con esposizione E-O invece distribuiscono la zona notte verso Est e la zona giorno verso Ovest e sono dotate di loggiati studiati per controllare l’ingresso della radiazione solare e i relativi guadagni termici.

Questa ricchezza tipologica garantisce la flessibilità e la molteplicità funzionale richiesta, anche in rapporto alle diverse culture dei fruitori, perseguendo una integrazione tipologica e sociale.

La scelta di una configurazione a corte ha permesso l'utilizzo di corpi di fabbrica ridotti, ottimizzando di conseguenza l’illuminazione naturale e la ventilazione passiva degli ambienti interni. Tutte le tipologie infatti hanno sempre il doppio affaccio in modo da garantire una buona ventilazione trasversale. I corpi scala degli edifici hanno sempre un affaccio verso l’esterno, in modo da poterli sfruttare come camini di ventilazione per il richiamo e l’espulsione dell’aria esausta interna. La stessa colorazione e l’uso dei materiali dei differenti edifici è stato studiato in relazione alle differenti esposizioni al fine di mitigare l’effetto di albedo e ottimizzare i guadagni solari.

Le ville isolate
Nel comparto Ovest dell’area sono state concentrate le ville bifamiliari e quadriframiliari. Si è scelta una netta separazione tra le due tipologie al fine di configurare due contesti urbani differenti ed evitare incompatibilità tipologiche tra due tessuti a differente densità. Le ville, in due tagli da 100 mq e 120 mq, sono dotate di giardino privato e si sviluppano su due piani. Al piano terra si trova un ampio soggiorno, la cucina, un bagno e il box auto. Al primo piano accessibile da scala interna si sviluppano le camere da letto, un altro bagno e un ampia terrazza. Le ville quadrifamiliare sono dotate invece di parcheggio interrato con quattro box e cantine. Anche il tessute delle ville è dotato di parcheggi pertinenziali e di spazi verdi pubblici.

Caratteristiche ambientali e strategie per il contenimento energetico

La progettazione ha tenuto conto delle strategie architettoniche e degli accorgimenti tecnologici utili a ridurre le dispersioni termiche, e le conseguenti necessità di apporti di energia, nonché a ottimizzare lo sfruttamento delle risorse rinnovabili. È stata ricercata una forte integrazione formale tra dispositivi tecnologici ed architettura in relazione alle caratteristiche del contesto e del budget previsto. Gli edifici del progetto sono pertanto connotati formalmente in relazione alla specifica funzione di sfruttamento e gestione delle risorse. Volumi con copertura a shed sono di supporto a pannelli solari e fotovoltaici, mentre le torri di cinque piani portano in sommità sei pale eoliche ad asse verticale, in modo da non incontrare ostacoli nello sfruttamento dell'energia dei venti prevalenti. Altri volumi sono caratterizzati da coperture confluenti in cavedi di raccolta dell'acqua piovana, accumulata e depèurata in serbatoi interrati prima di essere immessa nuovamente nei circuiti di irrigazione del verde e degli orti urbani all'interno delle corti.
Tutto il progetto è pensato come una parte di città immersa nel verde.
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    Introduzione Il progetto sviluppa un intervento residenziale basato su due differenti densità: una serie di edifici differenti per tipologia, altezze e trattamento delle facciate, accorpati a formare delle corti, nel settore Ovest dell’area; un insieme di case isolate, bifamiliari e quadrifamiliari, che seguono rispettivamente 2 modelli tipologici, nel settore orientale. Complessivamente il masterplan è organizzato quindi in 7 blocchi a corte, 5 unità bifamiliari e 8 quadrifamiliari . Grazie...

    Project details
    • Year 2009
    • Client IVE – Immobiliare Veneziana
    • Status Current works
    • Type Neighbourhoods/settlements/residential parcelling
    • Websitehttp://www.2AP.it
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