Nuovo istituto scolastico comprensivo a Piano di Sorrento | Giulia Bonelli

Piano di Sorrento / Italy / 2013

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Voglio dire che il bambino arriva a scuola in un’età in cui i confini tra l’immaginazione e la realtà, fra il mondo della coscienza, che è appena agli inizi, e quello assai più ampio e scontornato dell’irrazionale, del sogno, della comunicazione profonda, sono confini molto esili, separati da una membrana ancora sottilissima che conserva un respiro poroso in cui si verificano scambi, osmosi, improvvise infiltrazioni. Federico Fellini, 1983


 


Rispondenza ai criteri di valutazione dell’opera


a. inserimento paesaggistico, fruibilità e disegno degli spazi aperti e relazione con il complesso circostante esistente e conformità alla LR 35/87


L’area dove sorgera il nuovo istituto comprensivo scolastico si colloca in un tessuto interessante dal punto di vista urbanistico e paesaggistico poichè caratterizzato, in sintesi, da parti edificate e perlopiu con destinazione di civile abitazione e parti dedicate al verde sia produttivo che boschivo o di protezione. La presenza della vegetazione, degli agrumeti e della macchia mediterranea, media la presenza del costruito che in alcuni casi raggiunge anche i sei piani.


La via Carlo Amalfi, strada di carattere urbano con caratteristiche di traffico medio, inizia dalla Chiesa di San Michele e si conclude al bivio dove via Bagnulo consente di procedere a nord in direzione del mare e a sud verso la stazione della Circumvesuviana.


Tra gli edifici posti nelle immediate vicinanze va rilevata la presenza del complesso della scuola primaria Ferdinando Gargiulo caratterizzato da un bell’impianto a corte che ha rappresentato una “misura” nella fase di progettazione del nuovo istituto scolastico.


L’orientamento del nuovo istituto e quello nord- ovest sud – est che e risultato essere ottimale per la distribuzione planimetrica in favore di soleggiamento e venti prevalenti.


Il complesso rispetta le distanze dagli edifici limitrofi e dai confini e si colloca in posizione arretrata di circa 5 mt rispetto al fronte stradale, dove un ampio marciapiedi alberato con essenze autoctone conduce all’ingresso del complesso.


Questo e posizionato sul lato est del lotto di intervento: la scelta e stata quella di non intralciare il flusso veicolare su via Carlo Amalfi bensi di creare un apposito assetto carrabile che renda agevole ai mezzi e ai pedoni l’accesso all’istituto. Come si evince da grafici di progetto la nuova strada carrabile a doppio senso di marcia, e dotata di marciapiedi su entrambi i lati e di un’ampia banchina dove lo scuola bus può depositare gli alunni che in tutta sicurezza entrano nell’istituto.


Va detto che sono previsti alcuni di stalli per la sosta temporanea e il carico- scarico merci.


Le rampe di accesso ed uscita del garage interrato sono collocate ai bordi est ed ovest e consentono una movimentazione ad anello all’interno del parcheggio: questo prevede 67 posti auto (compresi tre stalli piu ampi per i portatori di handicap) e 6 posti moto ed ha una superficie di circa 2350 mq.


L’accesso alla risalita meccanizzata e a quota strada per favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche mentre una banchina di sicurezza si colloca tra i posti auto disposti nella parte centrale. Sia dal punto di vista della carrabilità che dal punto di vista stereometrico il rapporto che il nuovo complesso istaura con la parte di città in cui si inserisce e di visibilità trattasi dell’edificio pubblico per eccellenza- ma al tempo stesso di rispetto di flussi e dimensioni esistenti.


Dal punto di vista paesaggistico, poi, va detto che la presenza degli agrumeti limitrofi ha fortemente influenzato il progetto tanto che il nuovo complesso può essere visto come una  sorta di parco al cui interno trovano posto le aule e i servizi comuni. La configurazione planimetrica rimanda al tema delle contrapposizioni: basso- alto, aperto- chiuso, costruito- inedificato, chiaro- scuro, intimo- pubblico e cosi via. Gli spazi aperti hanno un ruolo determinante e sono fruibili in sicurezza da parte di tutte le categorie di utenza. Il parco, cosi come la corte al centro delle parti comuni, garantiscono il benessere psico- fisico e caratterizzano fortemente la composizione.


La scuola prevede di insediare 515 alunni e circa 60 professori oltre che i lavoratori dell’amministrazione e del controllo. Pertanto il dimensionamento degli ambienti ha tenuto in considerazione quanto indicato dalla norma. La conformità alla LR 35/87 e stata la base per la organizzazione funzionale e dimensionale. Per tutte le funzioni sono stati rispettati gli indici come da norma: le aule per attività didattiche normali valutate per 22 alunni hanno una misura netta di 40 mq (1,80 mq. alunno)e variano leggermente nella forma in pianta. Le attività didattiche speciali che sono osservazioni scientifiche, applicazioni tecniche, educazione artistica totalizzano 412 mq e lo spazio per attività musicali 51, 5 mq.


Lo spazio polivalente (auditorium, cinema, aula congressi) e stato leggermente ampliato rispetto alla norma e anziché 309 mq e dimensionato in 359 mq. Stessa sorte per la biblioteca che contro i 78 mq della norma e di 89 mq. Per ciò che attiene mensa e spazi accessori il totale mq. e 275 (contro i 257, 5 della LR.)


Per le attività sportive il progetto prevede un totale di 767 mq comprensivo di campo polivalente, spogliatoi, servizi, e spazi deposito (contro i 650 mq indicati dalla norma). Le aree esterne, sia il parco che la corte ben si prestano alle attività sportive all’aperto.


L’area destinata all’amministrazione del complesso scolastico comprensiva di uffici, direzione, archivio, sala insegnanti e pari a 137 mq (contro i 142 previsti dalla norma). Per cio che concerne il connettivo la larghezza per tutti i corridoi e di mt. 2 e per le scale di 1.50 mt a norma. Per ciò che concerne i blocchi di servizi, dislocati sia nella parte didattica che nel blocco delle attività in comune come anche al primo livello sono tutti dotati di un ambiente per disabili a norma. (dimensioni minime 1.80X 1.80).


Il complesso prevede inoltre un campo sportivo basket volley all’aperto collocato in testata all’edificio dedicato allo sport (alla quota 5, 55 mt) ed un auditorium all’aperto , flessibile ed utilizzabile in diverse occasioni.


Infine per tutte le categorie di utenza che frequentano il complesso scolastico sono accessibili in sicurezza tutti gli spazi sia interni che esterni senza barriere architettoniche.


b. caratteristiche funzionali e costruttive e qualità architettonica complessiva dell’intervento


L’accesso al complesso avviene esclusivamente da est dove trova posto un percorso coperto e protetto ed un grande atrio dotato di apposita area di controllo. Questa e collocata in posizione baricentrica rispetto alle diversi percorsi che da qui si dipartono.


La parte dedicata alle aule e servita da tre connessioni – sorta di finger – tenute insieme da un corridoio principale (lato sud della corte).


Lo spazio dei collegamenti e compresso ma aperto verso il paesaggio circostante (parco della scuola). Chi cammina per accedere alle classi e illuminato dalla luce naturale che proviene dall’esterno. A distanze di sicurezza (max 15 mt. per raggiungere il luogo sicuro) sono collocate le uscite dal finger sul parco caratterizzate da un manto pavimentato all’esterno, e da una leggera pensilina sorretta da un pilastrino segnaletico.


La classi sono organizzate in numero di otto per ciascun finger: si e ipotizzato che le prime medie siano organizzate intorno al primo braccio le seconde al secondo le terze al terzo al fine di consentire maggiore comunicazione e socializzazione agli allievi della stessa età. Ciascun finger e dotato di un blocco servizi dimensionato a norme e sempre dotato di un servizio per diversamente abili.


Il parco, d’altro canto, consente di “mischiare le carte” e far si che i giovani allievi delle prime possano incontrarsi con quelli delle seconde e cosi via.


L’accesso alle parti comuni collocate al livello terra avviene sempre attraverso ampi spazi caratterizzati da un’altezza di circa 4 mt. In sequenza sono disposti la mensa, l’auditorium e la palestra cui si accede anche direttamente dal finger didattico principale.


Al fine di consentire l’uso di auditorium e palestra anche in ore diverse da quelle della giornata scolastica il progetto prevede che l’accesso avvenga sempre dall’atrio principale controllato. La scelta e stata di avere un unico accesso al complesso proprio per garantire il massimo livello di controllo di tutti gli spazi. La possibilità di chiudere l’ala didattica – ed i relativi accessi al parco - rende la gestione del complesso nelle ore serali o nel fine settimana semplice e sicura.


La qualità architettonica in generale del complesso e affidata ad un linguaggio semplice, di vago sapore mediterraneo e fortemente contemporaneo grazie alla razionalizzazione degli spazi. Grande attenzione e stata assegnata alla semplicità dei percorsi, cosi come allo studio della luce naturale all’interno delle aule e di tutti gli ambienti, e alla sicurezza. La presenza del verde e una scoperta che si svela una volta varcata la soglia di ingresso. La compattezza e la purezza del fronte su via Carlo Amalfi e resa giocosa dalla presenza delle bucature quadrate che si collocano ad altezze diverse per garantire una corretta illuminazione degli spazi interni (anche quelli disposti a nord) e connettere visivamente l’interno del complesso con l’esterno. Il fronte ovest, caratterizzato da una sorta di pronao, accoglie le ombre del piano superiore e distribuisce i flussi (allievi, accompagnatori, professori, fornitori, lavoratori) e si costituisce anche come punto di raccolta.


La qualità architettonica e da riferirsi alla qualità spaziale degli ambienti cosi come al rapporto tra di essi.


Progettare una scuola fa ritornare alla mente i ricordi della fanciullezza e l’abaco di possibilità spaziali raccolto e messo insieme in anni di attività di progettazione si arricchisce di suggestioni ed emozioni, che pure fanno parte della qualità dello spazio. Cosi il tema del parco in cui si trovano immerse le stanze della conoscenza luoghi isolati e intimi al tempo stesso connessi con il paesaggio e la rete dei percorsi e focale ed organizza i diversi ambienti con l’obiettivo di garantire qualità isotropa agli spazi. Cosi il sole, il verde, l’aria, la comunicazione, l’architettura, il confort termo acustico la possibilità di muoversi in sicurezza all’interno del complesso sono i caratteri principali del progetto.


Per cio che concerne la progettazione strutturale va detto che le nuove norme sismiche stanno spingendo i progettisti verso l’utilizzo di tecnologie costruttive che in Italia sono forse ancora poco diffuse, rispetto all’uso assai frequente che si fa del cemento armato.


In particolare, un edificio scolastico richiede che le strutture siano conformi alle NTC 2008 considerando una Classe d’uso III, e quindi una vita utile dell’opera superiore a 75 anni.


Il complesso scolastico progettato presenta strutture portanti in elevazione in acciaio e, per la sola palestra e auditorium (dove sono previste luci significative) si prevede anche l’uso di legno lamellare.


Tale scelta e finalizzata ad un rapidità esecutiva dell’opera, e all’abbattimento dell’ impatto sull’ambiente. Questo e certamente ridotto in fase costruttiva attraverso la riduzione delle polveri che sarebbero significativamente maggiori con l’uso del cemento armato. Inoltre una struttura in acciaio ha caratteristiche di ecosostenibilità e risponde a requisiti di durabilità, facilita di manutenzione, semplicità di trasformazione ed adeguamento ad eventuali cambi di destinazione d’uso, riuso e riciclaggio da poter eseguire eliminando le complesse e onerose opere di demolizione. Questi, in sintesi, i vantaggi di una struttura a secco.


Nel dettaglio, per l’ala didattica si prevede la realizzazione di fondazioni a travi rovesce, e strutture in elevazione con colonne e travi HEA 200 in acciaio S275, realizzando maglie strutturali regolari e suddividendo le strutture in più moduli sismicamente giuntati. La regolarità della pianta strutturale ha consentito di ottimizzare il dimensionamento degli elementi strutturali. Il corpo polifunzionale ha due anime: il parcheggio interrato (quota – 3.00) progettato nel sedime del blocco attività comuni prevede una struttura in c.a. con piastra di fondazione e pilastri. Dall’impalcato del piano terra ha inizio la struttura in acciaio con pilasti realizzati con HEM 360 in acciaio S275.


Il sistema di travi, al fine di ridurre gli ingombri degli elementi strutturali, per la palestra e l’auditorium e progettato in legno lamellare GL36h 20x120 con solaio costituito da travi secondarie in legno lamellare 10 x 50 e tavolato in legno. Per la zona della palestra- lato gradonate- le travi principali sono previste in legno lamellare GL36h 22x90 (accoppiate) con solaio costituito da travi secondarie in legno lamellare 10 x 50 e soletta di completamento in c.a. Per l’area auditorium e laboratori le travi principali sono delle HEB500 in acciaio S275 con solaio costituito da travi secondarie in acciaio IPE400 e soletta di completamento in c.a. Per la restante zona le travi principali sono HEB320 in acciaio S275 con solaio costituito da travi secondarie in acciaio IPE400 e soletta di completamento in c.a.


Si e preferito spingersi in una progettazione avanzata delle strutture, procedendo ad un modello ad elementi finiti mediante l’ausilio del software di calcolo della Concrete s.r.l. (Sismicad 12.1) al fine di poter verificare e dimostrare la realizzabilità delle strutture ipotizzate in accordo con la composizione architettonica.


Materiali e finiture


Nell’ottica della sostenibilità ambientale oltre che della semplicità di manutenzione e della qualità percettiva dei materiali di finitura le scelte principali sono: per le superfici verticali intonaco e pittura per interni ed esterni traspiranti ed ecologici, composti da idrossido di calcio, aggregato siliceo.


Per le coperture trattate con tetto giardino, studiate e mirate per il nostro clima mediterraneo, si ipotizza l’impiego di verde pensile che può svolgere un’importante azione di


isolamento termico estivo. In sintesi i tetti piani delle stanze della conoscenza e dei blocchi servizi sono trattati con giardino pensile estensivo - il sistema più semplice da realizzare e da mantenere, a basso peso, costo contenuto e bassissima manutenzione. Per le quattro aule che invece hanno il tetto leggermente inclinato per accogliere le finestre si prevede di inverdire con opportuni accorgimenti tecnici e progettuali per evitare l’effetto scivolamento. Generalmente i tetti verdi inclinati sono inverditi a sedum, che grazie alla scarsa manutenzione rende molto facile l’impianto e l’effetto finale.


Le pavimentazioni interne sono distinte per ambiti: i finger, i laboratori e le classi sono ricoperte da linoleum con diverse colorazioni. Questo e un materiale composto da materie prime di origine naturale: olio di lino, farina di legno, farina di sughero, pigmenti coloranti calandrati su un tessuto di juta naturale.


Spesso confuso con i pavimenti vinilici o in gomma, possiede caratteristiche che lo rendono una valida soluzione per pavimenti in luoghi molto frequentati come le scuole.


Il grande atrio di ingresso, l’auditorium, la biblioteca e il blocco di amministrazione hanno invece un pavimento in parquet industriale opportunamente trattato.


La palestra e il campo gioco all’aperto hanno una pavimentazione tecnica scelta ad hoc per garantire la fruibilità e la sicurezza.


Intervento artistico


Nella fase iniziale del progetto per il nuovo complesso scolastico di via Carlo Amalfi si è pensato di coinvolgere nel processo creativo anche due artisti campani di fama internazionale. Perino & Vele, hanno uno studio atelier nella campagna di Rotondi ed e li che, immersi nella natura, ideano, progettano e realizzano le loro opere. Sono giovani ma gia molto affermati e- per citare un loro lavoro molto conosciuto- sono gli autori della scultura detta delle Quattro Cinquecento collocata nella stazione Salvator Rosa della metropolitana di Napoli, fra il Vomero e l’Archeologico. Tra i tratti principali del loro lavoro vi e la capacita ironica e sorridente di guardare alle cose- un po’ come i bambini- e trasformarle. E cosi intervengono anche su questa architettura per la scuola , di pari passo e seguendo il lavoro di progettazione, elaborano la loro idea. Una coperta che avvolge la corte interna del blocco polifunzionale realizzata con la tecnica in cui sono maestri: la cartapesta dall’effetto trapuntato. Una coperta per avvolgere la conoscenza e un animale- il rinoceronte- che sappia far da guardia protettiva e amorevole agli alunni.


Assetto vegetazionale


La scelta delle essenze da collocare all’interno del parco e stata semplice: confermare la presenza degli agrumi che sono oggi collocati nell’area adiacente al lotto di intervento ci e sembrata una mossa semplice ma al contempo forte. Sostenere il carattere e il paesaggio di questi luoghi, rispettarli anche all’interno del nuovo complesso scolastico e uno dei principi fondamentali del progetto proposto. Cosi gruppi di aranci e limoni punteggiano gli spazi verdi tra le stanze della conoscenza mentre pochi esemplari di Pinus pinaster- Pino marittimo, Eucalyptus Eucalipto, ed Olea Europaea- Ulivo si collocano in corrispondenza della fine dei finger verso sud. Il manto erboso e realizzato con la Cynodon dactylon - Gramigna la pianta infestante più conosciuta al mondo. E della famiglia delle graminacee, molto competitiva, presenta un esteso apparato radicale, che può arrivare a 2 metri di profondità. Si utilizza anche in tappeti erbosi con clima caldo, vista la sua elevata resistenza al calpestamento. Volgarmente e anche conosciuta con il nome di erba canina. Nonostante sia una graminacea, le proprietà allergeniche dei suoi pollini si distinguono dalle altre piante della famiglia. Va detto anche che l’uso di graminacee macroterme e una valida soluzione per una gestione ecocompatibile delle superfici inerbite grazie ai vantaggi legati soprattutto alle ridotte esigenze idriche di queste specie.


Gestione


Il nuovo complesso scolastico di via Carlo Amalfi a Piano di Sorrento ha una tipologia ed un impianto urbano che fanno pensare ad una sorta di campus.


Sin dalla fase di ideazione del progetto e in considerazione degli elevati costi di gestione di un complesso siffatto si e pensato ad una strategia che rendesse possibile un bilancio finanziario competitivo. Il primo tema e sicuramente il risparmio energetico che si otterrà attraverso il campo fotovoltaico, l’illuminazione a led e i sistemi a pompa di calore. Nei mesi in cui la scuola non viene utilizzata o viene utilizzata parzialmente la produzione di energia da fonte rinnovabile diviene fonte di reddito.


Cosi anche il recupero e il riciclo delle acque meteoriche per gli usi consentiti dalla legge può incidere significativamente sul risparmio.


Infine un’idea considerata e di trasformare la cittadella scolastica in centro di accoglienza giovanile nei mesi da giugno a settembre quando le attività didattiche sono sospese. Si e ipotizzato che in estate e proprio perche ci troviamo nella meravigliosa costiera sorrentina il nuovo complesso di Via Carlo Amalfi potrà ospitare giovani provenienti dall’estero che con costi contenuti e a fronte di servizi di bed& breakfast potranno soggiornare qui. Le stanze della conoscenza si trasformano in mini camerate- dotate di servizi comuni- e gli ambienti mensa, palestra audiorium potranno essere utilizzati per la ristorazione e il tempo libero. Questo tipo di gestione favorirebbe anche lo scambio culturale con i ragazzi del luogo e la conoscenza di lingue straniere.


TEAM 


Giulia Bonelli - Capogruppo mandatario


SPI S.r.l-  Mandante


Alberto Landolfi- Mandante


Rosa Di Falco- Mandante G.P. 

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    Project details
    • Year 2013
    • Status Competition works
    • Type Schools/Institutes
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