Una porta per Salerno e i Picentini | Giulia Bonelli

Primo Premio Salerno / Italy / 2013

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Il sito: norme, suggestioni e vocazioni


Il Picentino corre per circa 25 km dalla Grotta dello Scalandrone al mar Tirreno e traccia il confine tra i comuni di Salerno ad ovest e Pontecagnano Faiano ad est.


Da proteggere, tutelare e valorizzare, il fiume costituisce una ricchezza formidabile per il territorio: nelle aree ad ovest il PUC di Salerno conferma il carattere produttivo- industriale mentre in quelle ad est le previsioni del PRG in essere verranno attualizzate dal PUC che Pontecagnano Faiano si appresta a redigere anche attraverso la partecipazione diretta dei cittadini.


L’area perimetrata ai fini del concorso è strategica per attivare processi forieri di trasformazioni e cambiamenti tesi al miglioramento della qualità di vita degli abitanti. Percorrendo la SS 18, attraversando il ponte, camminando nei dintorni risulta evidente che il fiume è una presenza silenziosa e poco valorizzata e gli edifici adiacenti sono, in alcuni casi, degradati.


Le strade carrabili appaiono inospitali verso i pedoni e prive di arredo urbano e vegetazione. Il sopralluogo ha messo in luce anche la presenza dell’ex industria conserviera Spineta, oggi dismessa,  risorsa da impiegare per la sua posizione e il significato simbolico legato alla produttività del territorio.


Sul recupero e rifunzionalizzazione di edifici o aree industriali abbandonate i due comuni hanno già lavorato con interessanti risultati: Pontecagnano Faiano si è fatto promotore della riqualificazione dell’ ex- tabacchificio Centola insediandovi funzioni legate a cultura e tempo libero e Salerno, tra l’altro, sta recuperando la grande area della MCM a Fratte, dove sono previste nuove attività produttive.


In generale va detto che il connubio tra agricoltura specializzata ed industria ha per anni caratterizzato lo sviluppo delle aree a ridosso del fiume e i progetti di trasformazione futura dovranno tenere conto di questo back- ground.


Concept


Elaborare il progetto di Una Porta per Salerno e i Picentini ha significato lavorare sul confine, sul tracciato e le tracce, sulle differenze e sulle comunanze, sulla dimensione paesaggistica ed urbana, sul modo di vivere gli spazi aperti, sulla produttività sostenibile, inquadrando la riqualificazione dell’area indicata dal bando in una più ampia visione territoriale.A partire da questa ha preso forma l’idea di disegnare un Parco agricolo- produttivo lungo il fiume che rappresenta, esso stesso, la porta di accesso alle due città e ai Picentini. La prima mossa progettuale è la rimodellazione del ponte su cui viene posizionato un leggero telaio in acciaio, a tratti rivestito di vegetazione per mitigare l’inquinamento acustico ed atmosferico verso l’abitato e in parte da leggero film fotovoltaico. Questo garantirà l’approvvigionamento energetico da fonte pulita che oltre a simboleggiare la possibilità di utilizzare energia prodotta da risorse rinnovabili servirà ad alimentare l’illuminazione a led del ponte, nuovo land- mark  dell’area. La nuova sistemazione assicura percorribilità in sicurezza a tutte le categorie di utenza separando il flusso carrabile da quello pedonale: una lunga panca- che funge da sostegno strutturale del telaio in acciaio e da contenitore di terra per la vegetazione- rivestita in pietra locale e legno, offre una comoda sosta sia a chi attende l’autobus che a chi intende fermarsi ad ammirare il fiume e i monti. Sul ponte si innestano due rampe a dolce pendenza che raggiungono le passerelle lungo fiume appoggiate ai bordi dell’alveo.


Un nuovo attraversamento solo ciclo- pedonale è previsto a nord della SS 18 e consente di raggiungere la sponda opposta così da garantire una circolarità all’interno del parco .L’accesso ai due comuni attraverso il ponte è segnalato anche da interventi di riqualificazione dei prospetti che assumeranno i toni del giallo arancio.


Di notte il ponte e le passerelle si illuminano delicatamente come una scia che accende l’intero percorso del Picentino. A completare la riqualificazione dell’area vi sono il recupero dell’ex fabbrica Spineta che accoglierà funzioni legate all’agricoltura biologica e, più in generale, alla valorizzazione delle colture locali e dei prodotti trasformati, oltre che al floro- vivaismo collocato nei piccoli volumi antistanti, trattati come serre fotovoltaiche. Il complesso adeguatamente trasformato rappresenta il cuore del nuovo parco agricolo- produttivo e si costituisce come catalizzatore di presenze dal territorio circostante e dalla regione. L’intervento prevede anche il ridisegno dei marciapiedi di via C. Farano, del primo tratto di Corso Umberto I e di via P. Pasteni, con nuova illuminazione e vegetazione. Infine, interpretando il Programma triennale opere pubbliche del comune di Pontecagnano Faiano, sono stati previsti nuovi parcheggi, punto di partenza per percorrere il parco e raggiungere le diverse attività.


Valenza urbana e territoriale


La riconfigurazione del ponte e dell’area circostante fanno parte del disegno più ampio del nuovo parco del Picentino il cui carattere produttivo è assicurato da funzioni legate principalmente all’agricoltura biologica e alla ricezione. Le passerelle ciclo-pedonali distribuiscono le funzioni posizionate nel parco tra cui aree pic- nic, aree gioco bambini, punti vendita prodotti agricoli, serre fotovoltaiche, family farm e bike- sharing. Il parco connette il mare con i monti ed è un percorso turistico privilegiato e protetto che conduce i visitatori alla scoperta di sapori, colori e paesaggi unici.


Materiali e tecnologie: sostenibilità


La sostenibilità  è garantita dall’impiego di tecnologie e materiali ecocompatibili. Il parco è energeticamente autosufficiente grazie al posizionamento di impianti di mini- hydro nel letto del fiume e di micro eolico e fotovoltaico lungo le passerelle. L’ energia pulita prodotta serve all’illuminazione del parco e alimenta le attività distribuite lungo il percorso. Si è privilegiato l’assemblaggio a secco per la maggior parte degli interventi, l’impiego di materiali locali e l’uso di tecnologie led.


Fattibilità dell’intervento


Pontecagnano Faiano e Salerno potranno assegnare la gestione dell’intervento immaginato nei loro territori a privati disponibili a realizzare e manutenere un tratto di parco. Tale meccanismo potrebbe essere ripetuto anche negli altri comuni che si affacciano sul Picentino con modalità analoghe.


Ricadute sociali


La realizzazione di Una Porta per Salerno e i Picentini ha due principali ricadute sulla popolazione locale. Una prettamente economica ed occupazionale, l’altra legata al benessere psico-fisico. A Salerno la commistione tra ASI ed aree a verde attrezzato mitiga la presenza del costruito e rappresenta un’ area relax anche per i lavoratori mentre a Pontecagnano Faiano il parco si costituisce come un nastro che passa leggero tra l’edificato urbano e le terre coltivate immettendo un nuovo equilibrio tra natura e artificio.


Team


Giulia Bonelli - Capogruppo


Valentina Cammarota


Liberato Cerrone


Alessandra Esposito 


 


 

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    • Year 2013
    • Status Competition works
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