Grafia di un sisma | Daniele Tirotta

Memoriale: Messina-Reggio 1908/2008 Reggio Calabria / Italy / 2008

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Il progetto sorge sulla Collina di Pentimele, area che per la sua particolare posizione è visibile da entrambe le città che si affacciano sullo Stretto, di modo che l’opera, fisicamente collocata nel territorio reggino, risulti riconoscibile anche da quello messinese. Si presenta come un percorso all’interno di uno squarcio che lacera la terra e che è generato da un cuneo (torre) che trafigge la cavea di Pentimele. L’intento è quello di richiamare l’immagine simbolo dell’evento tellurico: crepe che sventrano il terreno, modificandone l’orografia e distruggendo tutto ciò che incontrano. La torre costituisce l’ingresso al Memoriale. Da qui il visitatore inizia un percorso studiato per far rivivere, da un lato, i sentimenti di angoscia e impotenza di coloro che sono stati testimoni della catastrofe del 1908 e, dall’altro, quelli di speranza nella successiva fase della ricostruzione. Ecco quindi gli alti muri dai quali si staccano le lastre che mimano gli edifici distrutti dal sisma, i passaggi che si intersecano e si rincorrono rendendo varia e flessibile la fruizione dello spazio, la pavimentazione fatta di ghiaia rumorosa, l’illuminazione modulata in ritmi sottili: tutto vuole richiamare il disastro e suscitare un senso di solitudine e di inquietudine. A un certo punto del percorso il visitatore si ritrova in un ventre, una pelle che staccatasi dalla montagna avvolge le zolle di terreno scollate costituenti parte del percorso: è il Centro Espositivo Permanente. Da qui il viaggio continua con la possibilità di salire sino ai camminamenti sospesi, sfiorando le lastre appese nell’alto muro sulle quali sono scritti i nomi dei caduti ed è descritto il sisma. Gradatamente la vista delle lastre comincia a scomparire e lo scricchiolio della ghiaia calpestata, unitamente al suono del vento che si incanala lungo il percorso, diventano sempre più rumorosi creando nel visitatore un voluto senso di disorientamento: egli si ritrova solo, faccia a faccia col ricordo del sisma e della sua distruzione. Una volta fuori dal percorso, il ritorno alla dimensione reale segna il ritorno della speranza.
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    Il progetto sorge sulla Collina di Pentimele, area che per la sua particolare posizione è visibile da entrambe le città che si affacciano sullo Stretto, di modo che l’opera, fisicamente collocata nel territorio reggino, risulti riconoscibile anche da quello messinese. Si presenta come un percorso all’interno di uno squarcio che lacera la terra e che è generato da un cuneo (torre) che trafigge la cavea di Pentimele. L’intento è quello di richiamare l’immagine simbolo dell’evento tellurico: crepe...

    Project details
    • Year 2008
    • Status Unrealised proposals
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / Multi-purpose Cultural Centres / Pavilions / Monuments
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