NUOVA SCUOLA MATERNA DI CAZZAGO SAN MARTINO | andrea barasciutti

Cazzago San Martino / Italy / 2009

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La nuova scuola materna di Cazzago San Martino si colloca in un lotto di forma pressoché rettangolare e si allinea all’orientamento predominante che organizza la tessitura urbana: quello est-ovest/nord-sud. I segni forti e di immediata lettura sono morfologicamente riconoscibili come strade, filari alberati ed aggregati urbani.
Il progetto della nuova scuola recupera questi segni stratificati attuandoli nella composizione spaziale delle funzioni per ottenere sia la miglior integrazione urbana e territoriale che il miglior rapporto di illuminazione e soleggiamento delle attività didattiche considerando e valorizzando il sito naturale nel quale la costruzione si colloca.
Si è deciso di attestare la scuola sull’arteria principale per la connotazione eminentemente urbana dell’edificio collocando le funzioni pubbliche sulle parti più esterne mentre le funzioni della didattica sono tutte dislocate all’interno per godere della vista sul parco cogliendo le mutazioni stagionali della natura.
Uno dei criteri principali sul quale è stato fondato il progetto è quello della stimolazione sensoriale che il bambino riceve dall’ambiente in cui vive infatti questo gioca un ruolo essenziale nel suo sviluppo psicologico e sensoriale. E’ stato quindi concepito uno spazio come vero e proprio elemento di fondazione educativa sulla linea di tutte le teorie pedagogiche e psicologiche legate all’infanzia. Perciò un progetto di spazi didattici, affacciati sulla natura ed interrelati con questa, da dove si possa percepire visivamente il variare delle stagioni, da dove si possa facilmente accedere all’ambiente paesaggistico ed ai luoghi di gioco all’aperto.
La scuola sarà quindi in grado di stimolare delle nuove percezioni nei bambini, sarà un luogo dove gli spazi per muoversi sono evocativi e facilmente riconoscibili, con corridoi, spazi porticati, giardini tematici all’aperto progettati tutti in modo da evitare l’affollamento ed imparare la posizione relativa delle cose; un’oasi di serenità, un’ ambiente luminoso con ampie vedute sull’esterno, che limita il rischio di una luce eccessiva grazie a zone di penombra come quelle per il riposo ricavate a nord.
Altro elemento essenziale per la generazione compositiva del progetto è il rapporto tra edificio ed ambiente: un rapporto generato dalla volontà dell’uomo di modificare architettonicamente un sito, di costruire uno spazio e, soprattutto, un luogo che fonda uno spazio. Perciò non un singolo edificio ma un nuovo sito: un interno ed un esterno che non sono separati ma insieme formano un luogo unitario, un territorio chiuso e articolato che tuttavia mantiene un rapporto di distinzione con quanto lo circonda. Architettura come cornice di un tutto ma che è anche in grado di frammentare uno scenario e di qualificarlo senza turbarlo come nel caso dei giardini tematici per la stimolazione dei cinque sensi (gusto, tatto, olfatto, udito e vista). La scuola diventa sia contorno dell’ambiente che schermo visivo: un paesaggio che consente di camminare, fermarsi, guardare, meditare e imparare attraverso i percorsi progettati. Una scuola materna che si pone in stretta relazione con l’articolazione della luce modulata dal mutare stagioni, con la varietà dei fenomeni naturali come vento, sole e pioggia rendendoli percepibili ai bambini sia all’interno che all’esterno, sia in spazi chiusi che in spazi aperti, sia in ambiti coperti che scoperti.
Una difficoltà è stata quella di individuare una strumentazione tecnico-grammaticale capace di proporsi con sufficiente autorità e durata senza che questa porti a modelli scontati, sempre uguali a se stessi ed indipendenti dalle situazioni specifiche esulando così sia da operazioni di mimesi architettonica che da formalismi ostentati. Per cui la proposta di un progetto in grado di continuare a costruire una storia ed una società, narrandola attraverso un concetto reso visibile dal manufatto architettonico. Il tentativo è quello di raccontare una storia semplice, allo stesso tempo poetica e razionale: lasciar nascere qualcosa di nuovo all’interno del costruito e della natura.

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    Project details
    • Year 2009
    • Client COMUNE CAZZAGO SAN MARTINO
    • Status Competition works
    • Type Kindergartens
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