Parco Pietro Mennea | alessandra aires

Turin / Italy / 2019

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La Citta dell'auto, aveva nel 1900 molte fabbriche di automobili con diversi marchi, per lo più concentrate nella zona a cavallo delle due ferrovie per la Francia e per la stazione centrale, posizione perfetta per movimentare materie prime e prodotto finito proprio nel cuore del quartiere del Polo Nord, che deve il suo nome alle montagne di ghiaccio accumulate nell'ottocento per rifornire le ghiacciaie in Città. SPA, Itala, Materferro, e non solo automobili ma anche camion, veicoli bellici e treni. Edifici spesso scomparsi al cessare dell'attività oppure riconvertiti in altre funzioni. Proprio la Materiale Ferroviario, che dagli anni '80 si è spostata altrove, diventa nel PRG l'attestamento del grande viale della Spina, la copertura della ferrovia che divideva la città in due, e che ora è l'asse portante della trasformazione urbana e della riqualificazione di tutte le aree ex industriali attraversate da nord - Spina 4 - a sud Spina 1, dal grande Boulevard. Qui la storia era lunga e diversa, dal ghiaccio al ferro dei treni.


Il Parco Pietro Mennea, 35.000 mq di cemento ora trasformati in verde, che rende omaggio allo sport, libero e per tutti, con pista per i 100 metri, calisthenics, attrezzi fitness, ping-pong, campo polivalente per basket calcetto con canestri d'allenamento e giochi per ogni età con il più grande Skate park in Regione, progettato con AST Associazione Skate Torino, perché gli esperti che praticano questo sport sono perfetti alleati per un progetto nuovo e tecnicamente molto complesso. Un tappeto di erba sintetica su suolo drenante e permeabile, sui cui giocare, correre fare ginnastica e rilassarsi. E un’area cani, perché lo sport è anche a 4 zampe. Al centro è una collina “Belvedere dei Volontari Olimpici”, simbolo dell'amore per lo sport nato con Torino 2006, da cui vedere le montagne olimpiche, naturalmente, ed avere un colpo d'occhio su tutto il parco. Ogni funzione è ben distinta ma legata alle altre, perché ognuno ritrovi i suoi spazi, ma con il tempo per la socialità e la conoscenza reciproca, che ha permesso la nascita di un brillante gruppo di volontari che ogni settimana si occupa delle piccole manutenzioni. Arredi robusti in cemento colorato dal design curato, tavolini e poltrone per fare pausa pranzo o merenda. Grandi viali alberati che riprendono il tracciato dei pilastri dei capannoni della fabbrica, che erano disposti in linee parallele ai binari, per facilitare la salita e discesa dei vagoni direttamente dalla rete ferroviaria. E lungo la ferrovia l'ultima fascia è dedicata all'orto collettivo, uno spazio gestito da associazioni di cittadini, con appezzamenti da condividere, senza recinzioni ma con frutteti a separare gli spazi, la ciminiera recuperata dalla vecchia fabbrica, e una vigna con 40 varietà di uva sul fianco della collina del belvedere, dai pendii ricoperti di fragrante gelsomino.

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    La Citta dell'auto, aveva nel 1900 molte fabbriche di automobili con diversi marchi, per lo più concentrate nella zona a cavallo delle due ferrovie per la Francia e per la stazione centrale, posizione perfetta per movimentare materie prime e prodotto finito proprio nel cuore del quartiere del Polo Nord, che deve il suo nome alle montagne di ghiaccio accumulate nell'ottocento per rifornire le ghiacciaie in Città. SPA, Itala, Materferro, e non solo automobili ma anche camion,...

    Project details
    • Year 2019
    • Work started in 2014
    • Work finished in 2019
    • Client Città di Torino
    • Contractor Fratelli Patriarca + Sempreverde Lotto 1 - Cave Sangone + Vivai Romeo Lotto 2 -
    • Cost 1700000
    • Status Completed works
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture / Adaptive reuse of industrial sites / Sports Facilities
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