Residenza privata - Chieri (TO) | Andrea Bella

Il progetto nasce dal desiderio di vivere spazi ampi e molto illuminati. La funzione non definisce più il confine dell’ambiente. Tutto l’ambiente è a disposizione delle funzioni, delle necessità di spazio, movimento, raccoglimento e ritrovo. Gli arredi disegnano gli spazi connotando a tratti gli ambienti senza più essere condizionati dagli spazi stessi. Le funzioni coesistono, e non si nascondono reciprocamente, ma giocano all’interno di una dialettica diretta da colui che abita gli ambienti. Il fruitore è creatore dei propri spazi, egli può dilatarli o confinarli, mescolando le funzioni dell’abitare. Il contorno abbandona i limiti della definizione funzionale per plasmarsi sulle abitudini e desideri di colui che lo vive. Colori accesi completano le estremità delle visuali, lasciando al centro del campo visivo e quindi, in parte, anche di quello percettivo, volumi e colori più uniformi che suggeriscono attraverso le proprie forme, funzioni e percorsi. Pannelli di tessuto rosso definiscono ora sfondi ora passaggi là dove si interrompono quinte trasparenti,contestualmente supporto di stampe ad alta definizione che introducono l’immagine bidimensionale come elemento di arredo. Proposte tecnologiche innovative, come l’alimentazione dell’acqua corrente dall’alto, permettono maggiore flessibilità nella trasformazione degli spazi. In questo caso, l’assenza di rubinetto al piano di lavoro permette la completa chiusura del top, che si trasforma velocemente in elemento di arredo del soggiorno, nascondendo completamente le vasche dei lavelli in acciaio inox. Nel gioco dialettico tra le funzioni i servizi e le stanze da bagno si lasciano percepire come continuità dell’ambiente circostante e non come spazi isolati: materiali e luci degli ambienti attigui penetrano al loro interno legandosi attraverso giochi di visuali e cambio di livelli. Accessi e spazi del bagno padronale suggeriscono momenti di relax, attraverso scorci e collegamenti con gli ambienti adiacenti.