Domestic cage | francesco ursitti

Addomesticare la gabbia, la sua griglia rigida, rifunzionalizzando i suoi limiti, i suoi confini, il suo spazio.

Cuore pulsante dell’abitazione, della sua forma, dei suoi dialoghi, instaura nuovi rapporti, nuove relazioni.

Come un recinto, custodisce e imprigiona, separando sacro e profano.

Lo spazio si apre all’ibridazione, alla scoperta. Diviene permeabile.

Inserita in uno spazio continuo Domestic cage trova la sua completa dimensione espressiva.

Il grado zero, l'approsimazione delle sue linee, la sua chiarezza, il suo vuoto.

Invade l'intorno, e con la sua forma costruisce una storia.

Una linea, due, tre, cinque, diventano una cosa sola, un racconto.

Una meravigliosa linea, elegante.

Poteva essere bianca, ma è nera.