Casa ClaPa | Giovanna Salgarello

recupero di una situazione di degrado: l’uso di materiali tradizionali evidenzia l’identità del manufatto tra intorno urbanizzato e paesaggio agricolo Mione / Italy / 2020

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RISTRUTTURAZIONE MANUFATTO AD USO DEPOSITO CON CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO
 
La progettazione del manufatto esistente prende le mosse dalla lettura del contesto che lo circonda e dalla specifica posizione gerarchica di piccolo rustico abbandonato situato al limite tra un intorno urbanizzato e paesaggio agricolo.
La sfida progettuale è stata quella di andare a recuperare una situazione di degrado in un ambiente tanto delicato pur mantenendo la forza identitaria del fabbricato.
 
Si è quindi operato ristrutturando il piccolo manufatto in termini funzionali, strutturali ed energetici rispettando il più possibile la sua originaria immagine utilizzando materiali tradizionali appartenenti al territorio come il legno, quale elemento principe dell’intervento, sia come struttura portante in pannelli di XLAM che come materiale di finitura in assi di larice termotrattato. A completamento dell’intervento è stato pensato l’intonaco rustico su porzioni di muratura, il sasso a vista nel mantenimento delle murature esistenti e rivestimenti con lamiere di zinco presenti a piano terra e a piano primo, ossidate direttamente in opera.
 
La progettazione dell’edificio ha preso le mosse dal confronto di diverse figure professionali locali e dalla consultazione quindi di un gruppo di lavoro con competenze complementari al fine di ottenere un intervento progettuale che vada a valorizzare l’esistente, e nel rispetto del contesto sia in grado di integrarsi e dialogare coll’intorno urbanizzato ed il paesaggio agricolo circostante.



 
Casa ClaPa
 
Località: Trentino | Rumo Mione



Proprietà: privato



Progettazione:  Giovanna Salgarello | ARCHvision STUDIO | Cles



Interior Design: Diego Rauzi



Sicurezza: Franco Zanoni



 
Anche in fase di esecuzione si è ricercato l’utilizzo di maestranze locali sia per la competenza specifica che per la sensibilità ad una nuova interpretazione dei materiali tradizionali in chiave contemporanea.



 
strutture e rivestimenti lignei: FANTI LEGNAMI S.R.L.
lamiera in zinco: MAURO PEDERGNANA Maestro Artigiano
lattoneria: LATTONERIA COPPER di Tullio Costanzi
serramenti: WOLF fenster spa


 


DOCUMENTAZIONE DESCRITTIVA DELLE INIZIATIVE O DEGLI INTERVENTI
L’esigenza della committenza privata era di una casa per le vacanze con delle specifiche funzionali che hanno comportato un aumento di volume tradotto nella sola presenza esteriore di un aggetto sul fronte principale.
La normativa esistente infatti obbliga al rispetto del sedime attuale e della linea di colmo al netto degli spessori dei materiali necessari per la riqualificazione energetica dell’edificio ma al fine di ottenere una integrazione armoniosa con il paesaggio si è comunque ricercato il mantenimento della volumetria esistente andando volutamente a conservare la quota massima della copertura e a far coincidere il sedime esistente con quello di progetto nonostante la perdita di superficie risultante.
Il rustico, originariamente stalla e fienile con andito esterno, si presentava con un basamento a piano terra (la stalla) in pietra e calce ed un pavimento in battuto di terra ed al piano superiore (il fienile) con un pavimento consistente in un assito di abete sostenuto da travi a vista e da un tamponamento verticale in tavole di larice affiancate a formare fori di diverse dimensioni per la ventilazione o semplici affacci piuttosto che utili alla movimentazione delle “balle” di fieno. La sua conformazione originaria con i suoi materiali tradizionali esprimeva la storia stessa del rustico che nato come manufatto a sevizio del lavoro agricolo, negli anni più recenti aveva anche ospitato la funzione di rifugio vero e proprio nel quale si svolgevano le normali funzioni della vita quotidiana.
Nella prima fase di cantiere si è operato demolendo completamente il manto di copertura relativamente recente che presentava tegole di cotto ed andando a rimuovere tutte le parti lignee orizzontali e verticali, assi, listelli, piantoni e travature, per accatastarle al fine di un futuro riutilizzo nella fase finale di arredo dell’edificio.
Il manufatto si sviluppava su due piani ed era libero sui quattro lati. Il piano terreno, locale unico connotato dalla presenza di una scala in legno per l’accesso al piano superiore, presentava un foro d’accesso sul fronte sud, uno sul fronte ovest e due fori finestra sul lato est mentre le murature sul fronte nord erano parzialmente interrate.
Visto l’orientamento, in fase di cantierizzazione si doveva comunque procedere al risanamento di queste murature a nord e si è quindi optato per la creazione di una fascia interrata dove sono stati posizionati locali di servizio quali cantina e bagno/lavanderia, con fondazioni, murature e solai in cls che nel locale bagno/lavanderia sono rimaste volutamente a vista.
Questa soluzione, insieme alla necessità di risanare energeticamente l’edificio, ha indotto a demolire parte delle murature esistenti in sassi e calce lasciando integre parte della parete ad ovest e tutta la parete a sud. Il ripristino è stato previsto interamente in pannelli di legno XLAM foderati esternamente con materiale isolante EPS e successivamente rivestiti così come il solaio interno sempre in XLAM, lasciato volutamente in vista nella zona giorno posta a piano terra.
Esternamente i materiali previsti per la ristrutturazione, oltre alle murature in pietra a vista delle pareti originarie, consistono nell’utilizzo di intonaco trattato al grezzo al piano terra e in tamponamenti in assi di larice termotrattato al piano superiore; completano il rivestimento esterno la scelta di pareti in zinco ossidato a mano in opera, sia a piano terra che a piano primo, in corrispondenza dei fori finestra.
La facciata principale, fronte sud-ovest, è caratterizzata dalla presenza di un nuovo volume completamente sopraelevato con ossatura in legno XLAM rivestito in lamiera di zinco; sullo stesso fronte completano la facciata le assi di larice, i parapetti della terrazza superiore ed il risanamento della muratura originale in sasso.
La facciata nord-est è scandita a piano terra dalla grande vetrata scorrevole inserita all’interno di una parete rivestita in lamiera e sulla destra da una parete trattata ad intonaco rustico; il coronamento di questo fronte è costituito da assito di legno di larice termotrattato interrotto da una vetrata posizionata per illuminare la stanza padronale.
Il fronte sud-est evidenzia il mantenimento della vecchia muratura originale, il tamponamento del foro porta a piano terra con materiale ligneo recuperato dalla demolizione e la ricostituzione del coronamento superiore con assi di larice. L’ultimo fronte, nord-ovest, si presenta sempre con la posa di un assito di legno, protetto a terra con la posa di una nastratura di protezione in lamiera e con l’accesso alla terrazza realizzata in assito di legno anch’essa.
Completano il progetto architettonico i lavori della copertura in lamiera che internamente si presenta con travatura a vista che all’esterno è mascherata da perlinatura lignea come il rivestimento verticale.
I serramenti sono in legno interno ed alluminio esterno, con lastra triplo vetro; le pavimentazioni dei piani sono in legno, così come le porte dei vari locali; nei bagni è stata prevista la posa di pavimento e rivestimento ceramico.
Esternamente, adiacente al fronte sud-ovest, l'edificio presenta la terrazza con struttura e parapetto in ferro. Le pavimentazioni pedonali sono realizzate con lastre ceramiche in adiacenza al manufatto ed in cemento a vista sull’entrata pedonale; per le aree libere è stata prevista la semina a verde.
Dopo il lavori descritti, l’edificio si presenta completamente ristrutturato, con un nuovo aspetto architettonico e nuovi spazi abitativi.
L’intervento è stato progettato mantenendo la sua forma originale, con linee semplice e rigorose, caratterizzato a piano terra da grandi vetrate progettate per ottenere una grande luminosità e realizzare un rapporto di continuità tra il fronte nordest e quello sudovest, e creando un’unica zona tra l’interno della zona giorno e l‘esterno del giardino.

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    RISTRUTTURAZIONE MANUFATTO AD USO DEPOSITO CON CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO La progettazione del manufatto esistente prende le mosse dalla lettura del contesto che lo circonda e dalla specifica posizione gerarchica di piccolo rustico abbandonato situato al limite tra un intorno urbanizzato e paesaggio agricolo.La sfida progettuale è stata quella di andare a recuperare una situazione di degrado in un ambiente tanto delicato pur mantenendo la forza identitaria del fabbricato. Si...

    Project details
    • Year 2020
    • Work started in 2018
    • Work finished in 2020
    • Main structure Wood
    • Client privato
    • Contractor FANTI LEGNAMI S.R.L.
    • Cost 240000
    • Status Completed works
    • Type Single-family residence / Country houses/cottages / Interior Design / Structural Consolidation / Building Recovery and Renewal / Chalets, Mountains houses
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