Riqualificazione di piazza Diaz e del Viale XXV Luglio - II classificato

Nardò / Italy / 2009

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Premesse
La scheda di progetto del Bando individua, nel segno della riqualificazione urbana, e nella consapevolezza della complessità delle problematiche coinvolte, il duplice obiettivo di promuovere “aggregazione e socialità”, nonchè “funzionalità ed ergonomia”.

La proposta qui illustrata, assume ed interpreta tale indirizzo prefigurando tre azioni
fondamentali:

1) incentivare la pedonalizzazione di un percorso (Municipio/Ospedale/Chiesa) che non può esaurirsi nel semplice carattere di collegamento, ma va restituito alla più ampia vivibilità cittadina, come successione di interessi ed asse simbolico di ingresso alla città;

2) fluidificare, di conseguenza, il traffico veicolare presso i due “imbuti” stradali (ingresso Ospedale e Piazza Diaz), la cui struttura risulta oggi inadeguata alla corretta canalizzazione dei flussi;

3) riformulare l’habitat urbano (Piazza Diaz, svincolo ingresso Ospedale, ambito Chiesa, percorso Via XXV Luglio), con soluzioni d’arredo razionali e prive di orpelli retorici, al tempo stesso in grado di favorire la riappropriazione dei luoghi e di rievocare la cultura materiale di tradizione locale.

Come premesso nella scheda di progetto del Bando, non si può prescindere dall’attuale stratificazione dei luoghi e del relativo vissuto socio-economico, e pertanto occorre intervenire con un disegno “possibile”, ed un “segno” innovativo e identificativo.

La proposta è per certi versi provocatoria, nel senso che intende ribaltare l’attuale
connotazione dei luoghi, anteponendo lo spazio/tempo del cittadino che “vive” la città alla frenesia dell’automobilista che oggi si limita ad “attraversarla”.

Questo comporta comunque l’impegno di regimentare le aree a parcheggio, riannodare il traffico riducendo all’indispensabile il numero delle confluenze stradali, aumentare l’ampiezza di curvatura dei circuiti.

In luogo dell’attuale perno rotatorio identificato dalla fontana, un’ampia isola riempirà plasticamente il “vuoto urbano” di Piazza Diaz, includendo la stessa ontana, proponendosi come nuovo ambito di percorso e sosta pedonale, caratteristico e vivibile, integrato con il verde, un avamposto destinato a mediare l’ingresso al centro storico.

Sul polo opposto, l’ingresso ospedaliero sarà regolarizzato e liberato dall’attuale intreccio di convergenze stradali, grazie alla riproposizione di Via Tasso e della traversa di Via Ruffini, che non avranno incrocio con Via XXV Luglio, assumendo carattere di aree a parcheggio.

Va sottolineato che l’obiettivo di semplificare e riannodare il traffico secondo criteri di
scorrevolezza e sicurezza, ottimizzando e potenziando le aree a parcheggio, è di fatto imprescindibile, complementare rispetto a quello di restituire i luoghi all’identità urbana. Come auspicato nel Bando, la proposta osserva il più assoluto rispetto degli edifici, degli interessi e alle attività di contesto, così come stratificati dal vissuto socio-economicoculturale, ed anzi ne trae spunto per favorire un nuovo rapporto/apporto di interscambio tra risorse private-commerciali e habitat socio-culturale.

CITTA’ MAESTRA DELL’UOMO
Piazza Diaz

L’intera piazza sarà pavimentata da lastricato in pietra dura locale, ed occupata da
un’ampia isola di verde attrezzato, intorno alla quale troveranno raccordo Viale XXV
Luglio, Corso Galliano, Piazza Battisti, Via Roma, Via Volta, secondo i sensi di marcia
illustrati negli allegati grafici.

L’isola ingloba ai due estremi la fontana e il monumento ai Finanzieri, mentre al suo
interno si alternano settori di verde a prato, piantumati con essenze aromatiche
mediterranee, e spazi di sosta e socializzazione, ombreggiati da rampicanti (edera e
gelsomino) con soluzione a tunnel rievocativa del tradizionale pergolato su colonne.

La scelta è inoltre motivata dalla necessità di garantire zone d’ombra senza ricorrere ad essenze d’alto fusto, che costituirebbero barriera visiva in direzione dello sfondo del Castello. Tra la fontana e Piazza Battisti, all’interno di uno spartitraffico pedonalizzato, è collocato un “turist point” che segnala l’asse di ingresso alla città storica.

Svincolo ingresso Ospedale
Attualmente vi confluiscono ben cinque strade (Via XXV Luglio, Via G. Leone, Via
Antonacci, traversa Via Ruffini, Via Tasso). Secondo la proposta, Via Tasso ha continuità su Via Kennedy, mentre il tratto attualmente confluente su Via XXV Luglio viene intercluso e adibito a parcheggio e zona pedonale, pur collegato con la corsia di servizio residenziale parallela a Via XXV Luglio. La traversa di Via Ruffini diviene anch’essa area destinata a parcheggio, non più accessibile da Via XXV Luglio, bensì dal percorso di marcia Via Bonfante - Via Ruffini.

In tal modo lo svincolo è limitato a tre vie, ed acquista una geometria più razionale e
consona ai requisiti di fluidità e sicurezza che l’ingresso ospedaliero richiede.

Ambito Chiesa
Il largo prospiciente la facciata della Chiesa di Santa Maria degli Angeli si configura come un vuoto urbano esclusivamente vissuto nelle circostanze del mercato rionale e delle celebrazioni religiose, mentre la proposta intende caratterizzarlo e accreditarlo come luogo
di abituale socializzazione e riscatto culturale.
Si prevede pertanto una soluzione di arredo che contempla la ripavimentazione del
piazzale a lastricato, segnata da una seduta lineare ricurva e da un piccolo invaso con ghiaia e cespugli mediterranei, con illuminazione radente a pavimento, mentre
perimetralmente sono individuati gli spazi destinati ai gazebo del mercato settimanale.

Asse Via XXV Luglio
Il percorso acquista un ruolo decisivo e di valore aggiunto, come asse deputato a
relazionare i punti di interesse, privilegiando ed incoraggiando la movimentazione
pedonale. Una pista ciclabile si integra al marciapiede, muovendo da Piazza Diaz, conducendo agli impianti sportivi, e seguendo l’intero sviluppo della sistemazione urbana di progetto, come pioneristico impulso nell’auspicio di un circuito ben più diffuso.

CITTA’ MAESTRA DELL’UOMO
Arredo urbano

Materiali e tecnologie evocano, in attuale chiave interpretativa, la tradizione salentina, attraverso l’uso di pietra dura locale per le pavimentazioni pedonabili, la piantumazione di essenze tipicamente mediterranee, sia arboree sia a cespuglio aromatico, mentre la scelta degli elementi di qualificazione tecnologica, quali sedute, cestini, pali di illuminazione, dissuasori, strutture intelaiate, è dettata da criteri di misura ed essenzialità.

In particolare, la connotazione “pedonale” si estende all’intera Piazza Diaz, inglobandone anche l’anello stradale, mediante un tappeto omogeneo di lastricato in pietra dura, che ricompone e riconnota lo spazio urbano, con ampie fasce di attraversamento a “raso” che lo riconsegnano alla vita di relazione.

La gestione delle interferenze tra flussi veicolari e pedonali è affidata a soluzioni di arredo che esaltano le forme pure e il contrasto cromatico del materiali, come per esempio i parallelepipedi dissuasori in ferro “corten” , finitura rosso ruggine, che rievocano la sagoma ancestrale del menhir.

Il carattere di rigore geometrico ed essenzialità contraddistingue anche gli elementi
illuminanti a palo e tutti i componenti d’arredo urbano, pur garantendone i requisiti di
durabilità e robustezza. Tali concetti si estendono, con gli adattamenti necessari, all’intero sviluppo della fascia di intervento individuata dal Bando, in particolare presso lo spazio-Chiesa e le nodalità più significative.

Soluzioni illuminotecniche
L’illuminazione costituisce momento determinante per la valorizzazione dell’arredo urbano e per la vivibilità dei luoghi, in termini sia di sicurezza, sia di percezione visiva.

La proposta si affida a due tipologie di sorgenti luminose, entrambe rivolte al risparmio energetico, l’una su palo, destinata all’illuminazione delle superfici carrabili, ciclabili e pedonabili, con tecnologia a “LED”, l’altra ad incasso pavimentale, con lampada a Joduri metallici, rivolta all’illuminazione di superfici di facciata e di composizioni vegetali.

Per la fontana si propone un rivestimento in resina bianca (in luogo dell’attuale mosaico) in modo che la calotta stellare possa essere illuminata da fasci di colore variabile. Ulteriori soluzioni compositive e dettagli tipo-dimensionali trovano illustrazione negli elaborati grafici allegati secondo quanto richiesto dal Bando, ai quali si rimanda per quanto riguarda gli ambiti di intervento fin qui non descritti.
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    Project details
    • Year 2009
    • Client Cmune di Nardò
    • Status Unrealised proposals
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Urban Renewal
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