M.U.C.C.A.

PROGETTISTI:SIMONA SIDDI, GIANLUCA VOCI, SOFIA CERRUTI, FRANCESCO FRANCIONE, LUIGI DE CRESCENTIS, GIUSEPPE FIMIANI

La realizzazione del Museo della Cultura e della Città di Albanella si inserisce in un intervento più ampio di rigenerazione urbana che conta anche il recupero dell’area centrale del centro storico cittadino.
Funzionalmente il museo diviene il terminale di tutti gli stimoli progettuali sviluppati all’interno del centro storico. Un’asta viaria, che genera dalla Casa Comunale, corre verso il Museo e quando ne raggiunge il territorio di ingerenza tramuta in rampa che avvolge l’involucro architettonico trasformando esso stesso in Rampa verso l’infinito.
Un asse che innesta processi di mutuo scambio tra il centro e la nuova propaggine culturale. Un asse che muta durante il suo sviluppo trasformandosi da elemento carrabile in elemento pedonale; da percorso museale a luogo di rappresentazione scenica. La rampa, che trasforma un involucro semplice, basico, in un luogo multisensoriale, diventa l’elemento guida progettuale: si inerpica sulla collina tra gli ulivi indicando l’ingresso al museo; si eleva divenendo asse privilegiato per le mostre all’aperto; fende il museo consentendo una visione dall’esterno delle opere in esso ospitate; consente l’accesso in copertura che, appositamente progettata in lieve declivio, diventa un teatro all’aperto con vista su Capri.
Il museo, concepito come un hangar prevalentemente ad un livello, ospita oltre alla sezione archeologia, anche una fondazione con propria biblioteca e area amministrativa, un bookshop, un’area ristoro, un’area amministrativa generale oltre a deposito e sezione per il restauro.
Il Museo, realizzato ex.novo è un esempio virtuoso di spesa pubblica. nonostante le generose dimensioni.