VIa Bellerio 9 - Milano | Denis Pietro Zuffellato

Il progetto di via Bellerio 9 in fase di sviluppo riguarda un lotto anomalo prossimo al nucleo storico di Affori, attualmente occupato da un fabbricato industriale dismesso.

Per quanto piccolo, questo intervento si inserisce in una trama urbana particolare cercando di ristabilire un rapporto diretto con la città, con la strada, con la ricomposizione morfologica e, tema molto attuale, con la rigenerazione urbana.

Bellerio 9 ci ha consentito di affrontare alcune questioni inerenti l'architettura della Città:
la prima riguarda la cortina edilizia in un quadro urbano (collettivo) ampio; la seconda riguarda Milano (una città d'argilla) e la sua epoca modernista.

Parallelamente a questioni più strettamente architettoniche, morfologiche e tipologiche, il progetto si configura come tassello di un più generale fenomeno di rigenerazione urbana che riguarda la citta nel suo insieme e, in particolare,  quelle aree urbane di prima cintura ancor oggi frammentate ed occupate da edifici artigianali/industriali dismessi.

La rigenerazione urbana è spinta e favorita da un quadro normativo in continua evoluzione che ha introdotto novità normative ed incentivi di vario genere come l’estensione del titolo di ristrutturazione edilizia, la riduzione degli oneri a fronte di soluzioni energetiche efficienti ed economicamente sostenibili.

In estrema sintesi, il progetto di via Bellerio 9 si inserisce in questa particolare cornice cercando di tenere insieme l’architettura nel suo rapporto con il contesto e la città con le tecnologie che sono a disposizione e grazie alle quali si possono ottenere prestazioni energetiche elevate ed ambientalmente sostenibili.

Nulla di nuovo in realtà ma nulla di così scontato in un mercato – quello dell’edilizia - che riduce e sintetizza la qualità alla stessa stregua di un elettrodomestico.

Da un punto di vista normativo, l’intervento ricade nella Ristrutturazione Edilizia ai sensi dell’art. 3. comma d del TU 380/2001 prevedendo la demolizione del fabbricato produttivo dismesso esistente e la ricostruzione di un complesso residenziale costituito da due edifici residenziali con diversa sagoma.

La superficie di progetto – circa 540 mq - deriva dalla SL esistente, dalla possibilità di detrarre lo spessore dei muri perimetrali ai sensi della L.R.31/2014, e dagli incentivi volumetrici previsti dalla normativa vigente in materia.

Il lotto di intervento ha una forma rettangolare che si sviluppa per circa 60 mt da nord a sud su di una larghezza di 10 mt. Il lotto confina verso ovest con un edificio residenziale pluripiano sorto tra il 1957 ed il 1967; verso est con una villa a due piani di stile eclettico contornata da giardini ed alberature; a nord, con altri edifici residenziali.

L’unico affaccio pubblico è il prospetto sud verso via Bellerio.

L’edificio esistente, però, è arretrato rispetto al ciglio stradale di circa 30 mq così da interrompere la cortina edilizia urbana costituita dall’edificio residenziale esistete.

Il Piano delle Regole stabilisce per questa porzione di strada, l’obiettivo di riconfigurare e/o completare la cortina edilizia (TAV. R03 art.23.2.a).

Il progetto proposto nasce proprio da questa indicazione morfologica: quella, cioè, di riconfigurare la cortina edilizia. Per ottenere il completamento della cortina il progetto propone la realizzazione di due edifici: uno con affaccio su strada ed uno in fondo al lotto uniti da un cortile pertinenziale interno.
L’ edificio principale con affaccio su via Bellerio si appoggerà al frontespizio cieco dell’edificio confinante riproponendo gli allineamenti di gronda e gli arretramenti tra il basamento e la parte di coronamento. In questo modo il fronte risulterà completato consentendo così di leggere la sequenza cotina/cortile/cortina esistente sul lato nord di via Bellerio.

Il progetto prevede la realizzazione di due edifici serviti ciascuno da un vano scala/ascensore: il primo, posto in aderenza al fronte cieco dell’edificio confinante, con un affaccio pubblico verso via Bellerio a completamento della cortina edilizia esistente; il secondo posto sul retro del lotto di larghezza pari a quella del lotto stesso. L’accesso agli appartamenti avviene tramite una reception/portineria posta al piano terreno del corpo A che sarà asservita ad uso comune ai sensi dell’art.74 del R.E.

La tipologia edilizia è riconducibile a quella a ville sovrapposte: da ogni pianerottolo si accede ad un singolo appartamento con doppio affaccio ad eccezione del primo piano dove, nell’edificio posteriore, sono stati progettati due appartamenti.

Al piano terra, tra i due edifici, è presente un cortile pertinenziale adibito a giardino, ricovero biciclette e locale rifiuti.

Al piano interrato, oltre a cantinette e locali tecnici di servizio, è stata progettata un’autorimessa accessibile dalla via Bellerio da una rampa a cielo libero.

ASPETTI TECNOLOGICI

L’intervento di Via Bellerio 9 (MI) prevede la realizzazione di due palazzine entrambe servite da un impianto termico centralizzato di riscaldamento, raffrescamento e produzione di ACS L’impianto sarà costituito da N° 2 Pompe di calore aria-acqua, di cui una dedicata al raffrescamento e al riscaldamento degli ambienti, che alimenta unità interne di emissione in ambiente del tipo pannello radiante a pavimento per il riscaldamento e fan-coil idronici canalizzati a soffitto per il raffrescamento degli ambienti, l’altra dedicata alla produzione di ACS, che alimenta un bollitore ad accumulo da 500 lt.
L’utilizzo di pannelli radianti consente la produzione di acqua calda a temperature relativamente basse, concorrendo ad aumentare l’efficienza energetica del sistema impiantistico. La regolazione avverrà per singolo ambiente mediante valvola elettrotermica sul circuito pavimento radiante comandata da termostato in ambiente, analogamente verrà regolato il circuito idronico fan coil.
Sistema di supervisione generale dei set point di temperatura di mandata acqua e regolazione mediante sonda climatica.
A servizio della centrale di produzione verrà affiancato un impianto fotovoltaico dedicato per entrambe le palazzine, per una potenza installata totale di circa 7 kWp.

VERIFICA DEL RISPETTO DELL’ART. 10
SOSTENIBILITÁ AMBIENTALE E RESILIENZA URBANA

Per incrementare la sostenibilità dell’intervento sono state previste superfici verdi in copertura, nelle facciate verso sud e al piano terra, tramite le quali si contribuirà a limitare l’emissione di gas climalteranti e a recuperare acqua meteorica per un suo riutilizzo, limitando così l’utilizzo di acqua presa dalla rete.

I materiali impiegati per la costruzione risponderanno ai requisiti minimi ambientali. Verranno adottate soluzioni tecnologiche ed architettoniche (logge e terrazzi) atte a ridurre il soleggiamento diretto (soprattutto sui prospetti a sud) e a creare una ventilazione naturale degli appartamenti

Sul prospetto Est verrà realizzata una parete ventilata che aumenterà in maniera determinate l’efficienza termica globale degli edifici proteggendo inoltre le murature portanti da agenti atmosferici e deterioramento.
La facciata ventilata è una efficace tecnologia di rivestimento esterno degli edifici.
Protegge la parete esterna dagli agenti atmosferici e dallo smog, riduce la dispersione di calore in inverno e ne evita l’accumulo in estate.

L’intercapedine tra struttura portante e rivestimento favorisce la traspirazione e l’eliminazione dell’umidità. È di facile manutenzione e la struttura modulare permette, se necessario, la sostituzione di ogni singolo elemento.

La facciata ventilata è una soluzione costruttiva sostenibile, una tecnologia per edifici di nuova generazione. La presenza di materiali naturali negli elementi che la formano, la componente ecologica delle sue prestazioni, l’efficienza energetica e il comfort che determina caratterizzano gli edifici con facciata ventilata come green building.