Fondazione Gino Macaluso per l'Auto Storica | Alessandro Brero

La Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica nasce a Torino in memoria di Gino Macaluso, per volontà della moglie e della famiglia. La missione della Fondazione è salvaguardare e diffondere la conoscenza del patrimonio culturale, storico e contemporaneo dell’automobile, nonché valorizzare la collezione d’auto creata negli anni da Gino Macaluso.  

La sua passione oggi abita le stanze della Fondazione, il cui nucleo è la grande collezione di automobili sportive da rally e da pista e di vetture gran turismo che raccontano l’epoca che va dagli anni Cinquanta agli inizi del XXI secolo.

Nel 2020 la Fondazione Gino Macaluso ha inaugurato il rinnovato spazio alle porte di Torino, dove sono conservati le automobili della collezione, a fianco di spazi dedicati all’officina per il restauro e la manutenzione delle vetture, l’archivio e la biblioteca.

L’intervento ha comportato la riqualificazione di due edifici industriali presistenti adibiti storicamente ad officina ed autorimessa per la collezione della Fondazione nonché alla completa riorganizzazione degli spazi esterni e ristrutturazione integrale di tutti gli impianti tecnologici.

Il progetto ha considerato la riqualificazione completa degli edifici 1 e 2 nonché la costruzione di un nuovo ampliamento, il numero 3, adibito ed attrezzato come moderna officina con locali accessori ed uffici operativi al servizio dell’attività.

La complessità dell’intervento e degli elementi presenti ha portato ad un risultato di unione e di nuova identità del complesso.

Per ogni building è stato sviluppato un percorso progettuale dedicato a seconda della sua storia e della sua funzione, con decisi interventi di miglioramento strutturale, tecnologico, funzionale ed estetico uniti da un rivestimento delle facciate uniforme che si specchiano nella corte centrale.

Il fabbricato 1 è il più vecchio, struttura degli anni ’70 alta 10 metri, adibita a primo rimessaggio e con officina provvisoria. L’operazione generale di pulizia e di ordine dell’ambiente principale è stata propedeutica per il recupero dell’ufficio storico in verde inglese, luogo della memoria del fondatore Gino Macaluso; al di sopra è stato creato un volume puro, con unica declinazione costituita da un taglio in vetro che pone in comunicazione diretta i due ambienti principali. Il rivestimento riprende l’alluminio scuro posato all’esterno, il suo contrasto con l’ambiente bianco indica il suo ruolo di nuovo centro attivo della Fondazione, “fondato” dalle nuove generazioni sulle basi della precedente.

Il fabbricato 2, struttura isolata degli anni ’80, ha subito i restauri più semplici di eliminazione delle superfetazioni e trasformazione dell’unico ambiente interno in sala espositiva con la ricerca della migliore fruibilità dei contenuti esposti e lo studio attento dell’illuminazione naturale ed artificiale.

L’edifico 3 è una struttura prefabbricata nuova, concepita come ampliamento dell’edificio 2, uniti da un porticato che agevola le attività di officina tra i reparti. Questo fabbricato nasce con i migliori criteri di efficienza funzionale e risparmio energetico; cuore dell’attività è l’officina studiata con 3 ponti di sollevamento adatti per qualsiasi tipo di auto storica e da corsa, i lucernari continui e gli impianti tecnologici e di climatizzazione posati sotto pavimento garantiscono la massima efficienza e ordine richiesti dall’attività. Completano il fabbricato i locali funzionali quali ufficio direzionale, laboratorio di meccanica e l’autorimessa .

I caratteri tipologici presenti sono stati trattati in maniera rigorosa, nel rispetto della pulizia formale dei materiali costitutivi e uniformando tutti gli ambienti esistenti al fine di esaltare i beni storici della Fondazione e la sua unicità. Al bianco puro di tutti gli ambienti interni si affianca il grigio neutro dei pavimenti in resina e del calcestruzzo delle strutture esterne; il rivestimento scuro, in lamiera di alluminio graffata, uniforma le facciate e veste gli interventi di miglioramento energetico costituito dall‘isolamento con intercapedine ventilata. Gli impianti ad alta efficienza energetica ed illuminotecnica di tutti e tre gli edifici completano il restauro degli stessi.