Asilo Clara Maffei | Pietro Angelo Oprandi

Il progetto proposto parte dal concetto inizialmente esposto di scuola ed esperienza educativa basato sul metodo Montessori.

Contemporaneamente a questa idea di scuola, il progetto si confronta e dialoga con l’edificio da risanare posto sul lato nord. Il concetto fondamentale a livello volumetrico è quello di andare ad occupare interamente i confini più esterni dell’area di progetto e lasciando libera la parte centrale, la cui area sarà dedicata al cortile ed a giardino verde.

Il progetto, basandosi sull’uso dinamico dello spazio, mira ad avere una profonda differenziazione dei luoghi attraverso ambienti con altezze e forme diverse. Ispirandoci sempre al metodo Montessori, abbiamo creato un’area “più grande del necessario” (palestra e mensa) dove i bambini possono giocare, fare attività di gruppo e soprattutto riunirsi. Il bambino deve imparare a socializzare e a sentirsi a suo agio nei diversi spazi (le diverse forme dello spazio e del tetto aiutano il bambino ad orientarsi).

Inoltre, abbiamo deciso di concepire alcuni spazi divisi soltanto dagli arredi: il corridoio potrebbe diventare una sorta di labirinto chiuso ed ostile al bambino e quindi gli educatori dovrebbero sentirsi confinati in un luogo protetto ma tuttavia aperto verso l’esterno.

Abbiamo cercato di ricreare il fuori nel dentro, una stanza grande abbastanza per essere concepita dal bambino come ambiente di attività motoria, un luogo con spazi dove possa essere libero e confrontarsi.

Le aule sono concepite come spazi raccolti che diventano delle piccole case dove il bambino si sente protetto e a suo agio, sfruttando una luce zenitale dall’alto che proviene da est e che inonda tutta l’aula, mentre nelle altri parti dell’edificio abbiamo aperto piccole finestre che danno luce senza troppe fuoriuscite di calore, posizionate ad altezza dei bambini in modo che possano sempre orientarsi ed essere stimolati dall’ambiente circostante.