Nido/FAQ

Nido/FAQ 

Esporsi alla vita, a costo della vita 

Un progetto di Maurizio Bosa e Gianluca Vassallo 

Nido è un'architettura effimera in movimento che, attraversando paesi e città, interviene nello spazio urbano come un corpo estraneo e nuovo, invitando chiunque a entrare. 

Il progetto è stato pensato come un dispositivo di senso con le sembianze di un nido, che custodisce al suo interno dieci domande portate da uccelli parlanti, guarda caso migranti anche loro. Le domande sono le stesse che chiunque sia stato straniero si è sentito fare almeno una volta. 

Nido è un oggetto che viene da lontano, frutto di migrazioni e passaggi. 
La metafora architettonica si concretizza in geometrie pure, diventando segno nel paesaggio. 
Un taglio offre l’accesso e lo spazio diventa domestico, di intimo ascolto. 
Nido è un luogo di sospensione. 
Nido è la sintesi di un processo continuo. Ferma il flusso per raccontare un istante. 
Nido è un luogo determinato dall'urgenza di avere un approdo. 
Nido è un luogo in cui le domande non trovano risposte. 

Il progetto, voluto dal Comune di Asuni, dal MEA (museo dell'emigrazione di Asuni) e finanziato dall’assessorato regionale alla Cultura nella “Rete dell’emigrazione sarda”, è stato presentato per la prima volta il 6 e 7 aprile 2019 a FABRICA, il “centro di sovversione culturale” di Treviso, fondato nel ‘94 da Luciano Benetton e Oliviero Toscani, in occasione dell’evento “36 ore di Con-Fusione”. 

Dopo il viaggio che lo ha portato a relazionarsi con uomini e spazi pubblici, Nido, dal 26 luglio 2019, è ospitato in mostra al MEA (museo dell'emigrazione di Asuni) insieme alla mostra “Annidati, documenti di viaggio e altri incontri di Nido/FAQ” in 80 fotografie di Francesco Mannironi a cura di Maurizio Bosa e Gianluca Vassallo. 

Progetto: Maurizio Bosa e Gianluca Vassallo 

Realizzazione: Artigianato & Design di Pietro Taddeo Fois 

Foto: White Box Studio, Gianluca Vassallo, Maurizio Bosa, Francesco Mannironi 

Nido/FAQ 

To expose oneself to life, even at the cost of one's life 

A project by Maurizio Bosa and Gianluca Vassallo 

Nido (Nest) is an ephemeral architecture in motion which, crossing countries and cities, acts on the urban space like a foreign and new body, inviting anyone to enter. 

The project was conceived as a perceptual device with the appearance of a nest that houses ten questions brought to the visitor by talking birds who, coincidentally, are migrants, too. The questions are the same questions that anyone who has been a foreigner has heard at least once. 

Nido is an object that comes from afar, born of migrations and transits.  
The architectural metaphor is concretized in pure geometries, becoming a sign in the landscape.  
An gap offers access to the interior and the space becomes domestic; a place for intimate listening. 
Nido is a place of suspension where physical space gives way to mental space.  
Nido is the synthesis of a continuous process: stop the flow to narrate a moment.  
Nido is a place determined by an urgent need for landfall. 
Nido is a place where questions are not answered. 

The project was commissioned by the Municipality of Asuni and by the MEA (Asuni Emigration Museum), and funded by the Regional Department of Culture in the "Sardinian Emigration Network". It made its debut on 6 and 7 April 2019  in FABRICA , the "cultural subversion center" of Treviso, founded in '94 by Luciano Benetton and Oliviero Toscani, on the occasion of the event "36 hours of Con-Fusion". 

After the initial journey which saw Nido relate to man and public spaces, the work will be on display from the 26 July 2019 hosted at the MEA (Asuni emigration museum) together with the exhibition "Nested, travel documents and other Nido / FAQ meetings" consisting of 80 photographs by Francesco Mannironi, curated by Maurizio Bosa and Gianluca Vassallo. 

Project: Amurizio Bosa e Gianluca Vassallo 

Realization: Artigianato & Design by Pietro Taddeo Fois 

Photos: White Box Studio, Gianluca Vassallo, Maurizio Bosa, Francesco Mannironi