RAOUL GIUGNI - pieghe telluriche per un parco turistico | RAOUL GIUGNI

l’idea è la costruzione con il suolo su scala territoriale, lo scioglimento progettuale attraverso l’ascolto del contesto, la selezione delle parti migliori del paesaggio, la ricostruzione delle trame e degli elementi paesaggistici. Si attua un’operazione di scomparsa, di celatura degli elementi costruiti rimanendo in sintonia con lo spirito del contesto limitrofo, del paesaggio della piana coltivata e della bonifica di valle. Il sito è inteso non come vassoio-contenitore di edifici, che attuerebbe una contrapposizione marcata fra costruito e sfondo-paesaggio, ma come elemento di metamorfosi fra naturale e artificiale. La relazione con il paesaggio suggerisce l’utilizzo dell’architettura ipogea in cui il microrilievo, dettato dalle piegature, dal drappeggio del terreno, cela e nasconde gli edifici creando una mimesi estetica ed un continuo della tettonica del terreno. Un argine con le sue sinuosità può essere una parte di edificio, i dossi dunali sabbiosi possono celare delle architetture. La riuscita progettuale dipende dalla giusta miscela fra parti in rilavato, parti celate e paesaggio.