Ristrutturazione e ampliamento del Museo Archeologico “Sa Domu Nosta” _MADN Comune di Senorbì

MADN-Una finestra sul passato e un ponte per il futuro Senorbì / Italy / 2018

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NOTIZIE STORICHE SUL BENE

Nel contesto del centro storico si inserisce il civico museo archeologico Sa Domu Nosta ospitato in un’antica casa padronale, il cui impianto originario risale, verosimilmente, alla metà dell’Ottocento. Il complesso si compone della casa padronale disposta su due piani e caratterizzata da un ampio loggiato (lolla) a sette archi a filo facciata, nonché da alcuni ambienti rustici dislocati nella vasta corte selciata, al centro della quale si trova un pozzo.

I lavori per l’adattamento dell’edificio a sede museale, eseguiti tra gli anni 1982 e 1983 hanno comportato la demolizione dell’antico portale d’accesso con i corpi di fabbrica ad esso annessi e il disfacimento dell’intera muratura perimetrale in pietra con un arretramento della nuova, a beneficio dell’ampliamento del sedime stradale.

La casa padronale divenuta museo era cosi articola in quattro sale espositive, di cui tre dedicate all'itinerario permanente e una alle mostre temporanee.

Dal 2015 al 2018 il complesso museale è stato oggetto di una riqualificazione e ampliamento della struttura museale e dei percorsi espositivi rappresentando il fulcro di un più ampio progetto che riguarda il rinnovamento, la competitività e la maggiore redditività dell’offerta culturale del polo museale, con specifico riferimento alle peculiarità archeologiche, storiche e demoetnoantropologiche del territorio trexentese, mediante l’attivazione di un sistema integrato di studi e fruibilità nel campo della cultura, dell’arte, dello spettacolo e della didattica.

Volontà che l'Amministrazione di Senorbì ha perseguito per anni e tramite finanziamento della Regione Sardegna più risorse Comunali è riuscita nell'attuare l'opera, servendosi dell'operato dell’Ufficio Tecnico che ha sviluppato il Concept, tutti i livelli di progettazione in sintonia con gli uffici della Tutela del Paesaggio e del MIBAC, la gestione del processo amministrativo dall'affidamento all'esecuzione, la multidisciplinarietà dettata dalla complessità delle norme degli appalti ha portato ad interagire con giovani professionisti esterni per le consulenze più specifiche, per il raggiungimento dell'obiettivo .

INTERVENTI PROGETTUALI

L’intervento ha interessato il  recupero di una parte della volumetria storica con una ristrutturazione totale, documentata attraverso la cartografia storico catastale, prevedendo la demolizione della rampa in muratura e ristabilendo l’equilibrio tra i corpi di fabbrica e gli spazi della corte interna, tra questi e quelli della pubblica viabilità con la sopraelevazione della muratura perimetrale e la ricostruzione di un nuovo portale.

Viene così di fatto riproposta la corte chiusa, tipica delle case campidanesi, dove prospettano tutti gli affacci dell’unità immobiliare ripristinando quell’idea di spazio introverso che trova nel portale l’unico filtro con l’ambiente esterno.

Il nuovo corpo di fabbrica è stato volutamente pensato con forme minimaliste evitando facili licenze di ricostruzioni in “falso storico”, integrandolo al vecchio fabbricato sia con l’uso di materiali tradizionali (muratura e legno), sia innovativi (vetro e corten microforato), tuttavia studiati per ridurre al minimo il loro impatto visivo e paesaggistico.

Il nuovo corpo destinato a mediateca, ingresso, biglietteria e foyer è indispensabile per una migliore gestione e programmazione delle future attività della struttura museale.

Realizzato interamente in legno con attenzione alla Bioedilizia e all’Eco–sostenibilità, attuando un processo costruttivo che riguarda la fabbricazione degli edifici passivi, interessando la produzione di ogni singolo elemento per poi essere assemblato in opera.

E' stato il risultato di una stretta collaborazione di chi produce manufatti in legno  e chi ha l'esperienza di costruzioni edili eseguendo tecniche costruttive che hanno visto l'impiego di pannelli in Xlam e struttura in block house; Si è proceduto,  in una fase successiva, nel rivestire l’involucro attraverso l’utilizzo di differenti tessiture materiche, una sorta di doppia pelle, distinguendo i corpi di fabbrica in base ad un  programma funzionale generativo della composizione architettonica dei volumi.

POLO MUSEALE

Il MADN è così articolato:

Si accede al nuovo polo Museale da via Scaledda attraverso il nuovo portale in muratura, dalle forme essenziali, riprendendo il motivo dell’arco a tre centri già presente nell’antico portale demolito negli anni Ottanta e ben documentato da fotografie d’epoca, con il portone realizzato in corten microforato.

Si percorre la corte che presenta la vecchia pavimentazione realizzata con ciottoli di fiume preservata e resa agevole per una migliore fruibilità dai percorsi realizzati in legno.

L’ingresso al MADN avviene attraverso il nuovo corpo, realizzato in legno che funge da cerniera con il fabbricato storico, destinato a foyer dove trovano sistemazione i collegamenti verticali (scala e ascensore) per lo smistamento dei flussi dei visitatori.

Uno spazio indispensabile per una migliore gestione e programmazione delle attività della struttura museale quali la biglietteria-bookshop, l’ingresso alle sale espositive, la mediateca con la terrazza culturale pensata come una finestra temporale che si proietta sulla vita del paese.

Quest’ultima, la Mediateca, si caratterizza come un volume minimale presentando un unico grande affaccio vetrato sulla corte, è pensata come un ambiente polifunzionale per mostre e allestimenti estemporanei, convegni, corsi e laboratori didattici, a servizio delle attività culturali della collettività.

Dal nuovo corpo si accede alle sale espositive già contenute nel corpo storico divenuto sede museale negli anni ’80, riorganizzando il percorso espositivo e ricavando nuove sale per gli allestimenti.

All’interno del Polo Museale a chiusura della corte si trovano dei corpi esistenti, riconvertiti, come la sala etnografica, e il laboratorio di restauro.

il Polo Museale è stato valorizzato con l acquisto negli anni ’80 di una Casa adiacente alla struttura, migliorando l’aspetto logistico e la distribuzionale funzionale delle attività divenendo, con il progetto di ristrutturazione,  la sede direzionale del MADN. Un edificio su due livelli fuori terra, uno spazio ripensato per accogliere al piano terra un’aula didattica da destinare agli workshop con gli studenti e il cortiletto con un accesso secondario per il polo, per poter svolgere le attività ricreative; al piano primo sono stati ricavati gli uffici con la zona living del personale.

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    Project details
    • Year 2018
    • Work started in 2015
    • Work finished in 2018
    • Main structure Mixed structure
    • Client Comune di Senorbì
    • Contractor Impresa Mariano Cabras srl
    • Cost 500.000,00
    • Status Completed works
    • Type Museums / Recovery/Restoration of Historic Buildings
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