Concorso di Progettazione Area “Quintosole” Via Camporgnago Milano | Roberto Mascazzini

Concorso ad inviti : Roberto Mascazzini, Studio Castiglioni & Nardi, Luca Compri, Flora Vallone (paesaggio) Milan / Italy / 2019

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01   CONTINUUM URBANO


L'area d’intervento ha alcune interessanti caratteristiche che, ben valorizzate, conferiranno unitarietà e qualità al nuovo sistema urbano in progetto.


L'area fondiaria di ampliamento si presenta come la naturale estensione dell'aggregato urbano di Quintosole.


L’area a destinazione pubblica (per cessione a standard) si estende verso nord sino a unirsi all'esistente giardino pubblico. Ne deriva una spina dorsale in grado di interconnettere solidamente il borgo esistente e l’area di espansione.


La Via Camporgnago, la pista ciclabile e le aree pubbliche a verde e per il gioco, disposte ad arco in direzione nord-sud, offrono gli strumenti per potenziare l’unitarietà del sistema nuovo/vecchio borgo.


La qualità complessiva del nuovo aggregato urbano deve farsi carico dell’esemplarità conferitagli dall’essere circondata su tre lati dalla campagna del Parco Sud.


 


02  CONTINUUM SOCIO-FUNZIONALE


Allo scopo di consolidare e potenziare le opportunità sopra descritte si è deciso di concentrare tutte le funzioni "semi-pubbliche" a est, a contatto della spina dorsale urbana innanzi descritta.


Gli spazi commerciali, l'hotel, il ristorante, il mini-living, lo stesso kinderheime sono il collante/filtro naturale da frapporre tra lo spazio pubblico a est e l'ambito residenziale sito sul versante opposto a ovest.


Lo spazio aperto e le infrastrutture pubbliche (giardino attrezzato, ciclopedonale, strada) s’integrano efficacemente con le nuove funzioni di pubblico servizio (commercio, accoglienza, ristorazione, servizi educativi e sportivi).


Con questa scelta il tratto di Via Camporgnago interessato dall'intervento acquisisce un’importante rilevanza urbana e sociale. Si configura come una nuova centralità urbana, una piazza lineare di cui la strada è parte complanare congiunta ai marciapiedi, alla ciclabile, ai giardini (sharing-space delimitato da dissuasori).


 


03  CONTINUUM MORFOLOGICO


L'aggregato urbano di Quintosole non si qualifica certo per qualità edilizia diffusa, è piuttosto il risultato di una sommatoria di edifici isolati, stilisticamente eterogenei ma tipologicamente accumunati dal corpo semplice e da prevalenti coperture a doppia falda.


Il progetto si fa carico di questo "status" ed evita di cadere in fragorose contrapposizioni, proponendosi, viceversa,di riqualificare la qualità architettonica d’insieme.


Il processo compositivo immaginato è il seguente:si replica un gruppo di volumi semplici a doppia falda figurativamente simili a quelli esistenti, i nuovi volumi sono traslati e posati nell’area interessata e infine sovrapposti ad altri volumi a cortina continua che ne implementano la capacità altrimenti insufficiente.


Lo skyline risultante si qualifica per l’iconicità delle "casette" replicate dal borgo esistente e poste in sella a volumi che fungono da piede.


 


La volontà di legare il nuovo intervento al tessuto consolidato è alla base dell’idea progettuale: l’architettura del nucleo costruito si caratterizza per la presenza di edifici a due o tre piani con copertura a falda semplice, tale tipologia è riproposta e resa contemporanea nella corte di nuova realizzazione.


Gli alloggi mantengono una dimensione domestica e un legame stretto con il contesto. La finalità è duplice: garantire ai futuri acquirenti spazi di abitazione adeguati alle necessità del presente, e ai vecchi abitanti della zona un progetto che, nonostante le dimensioni, s’integri al meglio con l’attuale edificato urbano.


L’offerta di spazi verdi interna, l’articolazione dello skyline, gli ampi scorci sulla campagna circostante rappresentano la volontà di realizzare un aggregato inclusivo e rispettoso del contesto che lo accoglie.


 



 


04  CONTINUUM TIPOLOGICO


Osservando le mappe di Quintosole risaltano alcuni complessi edilizi “a Corte" che si differenziano dalla generica individualità dei restanti fabbricati.


Ci si riferisce in particolare all’ex-fornace (dismessa) e al complesso posto a cavaliere dell’incrocio tra le Vie Quintosole e Camporgnago. Quest’ultimo caso, in particolare, riguarda una Corte formatasi probabilmente in modo casuale (stanti le assai diverse epoche di costruzione e la mancanza di reale unitarietà funzionale) tuttavia, proprio per ciò, non sfugge l’importante segnale di unitarietà che, la tipologia in argomento, instilla nella lettura della topografia urbana.


Il nuovo progetto s’inserisce nel contrappunto urbano proponendo un terzo impianto “a corte” che, a differenza dei precedenti, è corroborato da reali e attuali valori funzionali e qualitativi (senso di accoglienza, giardini abitati, primari servizi collettivi).


 


05  L’EDIFICIO “SEMIPUBBLICO”


L’edificio che prospetta sul fronte est contiene tutte le funzioni d’interesse pubblico (hotel, minialloggi, spazi commerciali, ristorante, kinderheime, palestra, custodia/portineria) essendo, al contempo, margine e porta della Corte dell’insediamento residenziale.


L’edificio è centro d’interesse per l’utenza sia locale sia esogena, sia stanziale, sia temporanea o occasionale.


Un magnete che, coadiuvato dagli spazi verdi, dagli ampi marciapiedi, dalla roggia, dalla pista ciclabile, dalla complanarità tra strada e spazi pedonali (protetti da dissuasori) ha le caratteristiche necessarie per offrire all’abitato di Quintosole una nuova focalità sociale-urbana e non delle semplici, seppure utili, comodità.


 


Provenendo dalla Via Ripamonti lungo la pista ciclabile (così come dal tratto est-ovest della Via Camporgnago)la vista si “appoggia” al complesso e si va a diffondere nel Parco Sud.


 


L’edificio “semi-pubblico”, pur essendo strutturalmente regolare e compatto, si apre generosamente al centro (sia verso l’alto, sia al piede) lasciando intravvedere le chiome delle alberature più alte impiantate al centro della corte, all’interno del catino centrale inedificabile.


Hotel (a sud) e mini living (a nord) hanno medesima struttura costruttiva e distributiva: una grande navata centrale a tutta altezza, larga circa sei metri e all’interno della quale le scale si rincorrono linearmente per tutta la lunghezza dello spazio. Ai due lati della navata, i corridoi che si affacciano a ogni piano sulla stessa, danno accesso a camere e minialloggi.


La navata dell’hotel è climatizzata, quella degli alloggi è in aria libera ma coperta.


Le camere sono accorpate in due volumi regolari posti ai lati est e ovest della navata. L’estensione dei corpi camere decresce con l’altezza (ampliando il varco visivo al centro dell’edificio).


L’atrio dell’Hotel, alla base della navata, si affaccia (lato est) verso lo spazio pubblico, sul lato opposto prospetta in sequenza sulla reception, il bar (con relativi servizi tra cui gli spogliatori del personale) e la palestra protesa verso la corte giardino.


All’ultimo piano dell’hotel, circondata da terrazze, trova luogo la sala per le colazioni.


 



 


 


I minialloggi sono distribuiti e serviti in modo analogo alle camere dell’hotel. In questo caso la costruzione si “smaterializza” salendo sul fronte est mentre il lato ovest mantiene compattezza per tutta la sua altezza.


 


Al primo piano, nel tratto centrale, al di sopra dell’ampio varco di accesso pedonale, si affaccia (con ricercata individualità architettonica) il ristorante fronteggiato da una terrazza coperta.


Al ristorante si accede con scala e ascensore (i medesimi a servizio dell’autorimessa semi-interrata) oppure direttamente dal primo piano dell’hotel.


 


Gli altri spazi commerciali si trovano a quota del marciapiede, alla base del mini living. La sistemazione (nord est dell’area) non è per niente casuale, si tratta di una posizione strategica per consolidare la continuità funzionale del borgo esistente con la nuova struttura urbana.


 


Il kinderheime è posto in posizione immediatamente raggiungibile dal porticato d’ingresso ma, al contempo, riservata e protetta dal centro commerciale e dai minialloggi.


L’ingresso al servizio è ampiamente riparato dagli agenti atmosferici. La grande sala per le attività si affaccia con ampie vetrate sulla corte giardino in cui gli è riservata un’area protetta per il gioco e lo stare all’aperto.


 


06  LE RESIDENZE


Le tipologie di alloggio corrispondono ai diversi tagli dimensionali e funzionali richiesti. Il perimetro che inscrive i singoli alloggi è assai regolare in modo di poter consentire un elevato grado di flessibilità a vantaggio della loro commercializzazione. Ciò non di meno i volumi architettonici sono sufficientemente articolati e distinti da soddisfare il bisogno di riconoscimento identitario, di ciascun residente, nei riguardi della propria dimora.


I vani scala e ascensore, coperti ma non climatizzati e quindi ben aerati, garantiscono l’efficace permeabilità visiva trasversale dell’edificio di modo che, dall’interno della Corte, pur garantiti dal suo naturale senso di protezione, s’intravveda diffusamente il paesaggio naturale e agricolo del Parco Sud.


Scale e ascensori servono almeno tre/quattro, talvolta anche sei alloggi per piano (solo eccezionalmente, in caso di alloggi più ampi, danno accesso a due alloggi).


Ai piani alti sono stati previsti appartamenti anche duplex corredati di ampie terrazze e giardini pensili. Tutte le unità sono corredate di ampie logge abitabili, visivamente riservate e dotate di armadi per la raccolta differenziata.


 


07  LA CORTE E I GIARDINI


La corte si articola su due livelli di quota. Il nucleo centrale approfitta dell’inedificabilità per accogliere le piante più alte conservando la quota naturale del terreno e offrendosi come un invaso carico di: opportunità di gioco per i più piccoli (con piani inclinati per rotolare), opportunità conviviali (gradoni per sedere o per improvvisare piccoli spettacoli), opportunità decorative (con la realizzazione di vasche fiorite a scalare), ecc.


Altre parti di giardino si avvalgono di composizioni geometriche o informali di materiali di pavimentazione, arredi, erbe, fiori, arbusti di diversi colori e profumi con una valenza estetica e che qualificano la corte come un’opera pittorica e scultoria apprezzabile da tutti gli alloggi e cangiante nelle stagioni.


Gli alloggi siti al piano terreno, sia affacciati sul lato corte sia sui fronti esterni perimetrali, garantiscono la propria privacy grazie a porzioni di giardino privato delimitato da siepi.


 

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    Project details
    • Year 2019
    • Main structure Reinforced concrete
    • Client H2A Property R.E. S.R.L.
    • Cost 27.447.000
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Multi-family residence / Kindergartens / Hotel/Resorts / Restaurants
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