Wood Court Restaurant | Ilaria Nava Studio

Fabbrica di Pedavena Cesate Milan / Italy / 2018

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Il volume architettonico, rifiutando l’approccio di un manufatto compatto indifferente al contesto, si compone su diagonali inattese che spaccano con forza il suo involucro aprendo alla natura la sua parte più intima - uno spazio concavo centrale esposto a Sud - con l’insinuarsi del bosco all’interno del costruito. E il costruito, simbioticamente, diventa forma avvolgente che protegge la natura.


Pieghe e deformazioni che infrangono l’ordine ortogonale creano prospettive ampie che conducono l’occhio del visitatore a relazionarsi con la natura e a percepirne la profonda partecipazione all’edificio, e il deck ligneo diventa palcoscenico per querce e betulle.
In questi spazi esterni si esalta il rapporto fra l’uomo e la potenza della natura grazie a un disegno di shelter appositamente pensati – i grandi aggetti strombati lignei - e a un sistema di copertura che organizza i suoi diedri, elemento caratterizzante anche gli interni del ristorante, come piani che planano organicamente verso la brughiera.


L’ampio uso del legno nella corte, costituito dal rivestimento delle strombature in legno di cedro rosso e dalla pavimentazione del decking in legno di Ipè, crea col bosco relazioni visuali, spaziali, materiche.
La facciata principale dell’edificio, esposta ad Ovest e parallela alla strada, è caratterizzata da un ordine di pannelli verticali in legno lamellare di larice che di notte generano un seducente sistema di luci e ombre. Essi, oltre a proteggere lo spazio interno dall’irraggiamento diretto del sole al tramonto, assolvono anche funzione di barriera acustica e visiva verso strada.


Lo sfidante progetto strutturale è uno degli elementi di valore dell’edificio: la copertura a falde è pensata come una combinazione di diedri con luci di oltre 20 metri. Questa soluzione consente di sfruttare gli spazi interni realizzando un unico open-space e di creare lunghe facciate vetrate al di sotto dell’ampio aggetto verso la corte.
Le vetrate della corte esterna sono costituite da ampie ante fisse e scorrevoli in grado di aprire fino a 9 metri di luce ininterrotta e di rendere così interno ed esterno uno straordinario unicum spaziale e sensoriale.


La vision di progetto trova quindi sintesi nella corte esterna, che accoglie i visitatori fra piani di legno, volumi inclinati, frusciare di foglie e rugiada serale: è qui che la prospettiva si fa determinante di progetto, è qui che si realizza la completa simbiosi fra architettura, uomo e natura.


 


Descrizione tecnica ed estetica del sistema BIPV.


La tecnologia utilizzata è quella della conversione fotovoltaica mediante celle al silicio monocristallino. L’impianto è parzialmente integrato in quanto realizzato con moduli fotovoltaici complanari alla falda della copertura, in modo da non essere visibili nè dal piano stradale nè dal bosco. L’impianto è connesso alla rete con scambio sul posto per poter effettuare l’autoconsumo dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico. 


I dati di progetto prevedono una produzione di circa 19.000kWh/anno. La tecnologia del pannello fotovoltaico è silicio monocristallino, con trasparenza pari a zero. Il pannello ha dimensioni come da planimetria allegata con un peso di 18kG, quindi circa 12kg/m2. I pannelli hanno potenza STC pari a 310Wp.


 


Tipo di vincolo paesistico, architettonico, archeologico ai quali l’area oggetto d’intervento è soggetta.


Il sito è ricompreso nel Parco delle Groane, Parco Regionale assoggettato a vincolo paesaggistico ai sensi del primo comma, lettera f, dell’art 142 D. Lgs. n 42/2004, Codice dei beni culturali e del paesaggio.

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    Project details
    • Year 2018
    • Client SPA Groane S.r.l.
    • Status Completed works
    • Type Restaurants
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