Piazza Santa Ruche - Orotelli | Giorgio Soddu

Riqualificazione architettonica di uno spazio urbano Orotelli / Italy / 2005

0
0 Love 333 Visits Published

Il progetto traeva la sua ragion d’essere dall’analisi della situazione morfologica del centro storico, che risente della mancanza di “spazi pubblici di relazione” in un tessuto urbano altamente edificato, introflesso verso lo spazio privato delle corti e con viabilità tortuosa. L’aspettativa di un recupero funzionale e riuso della vecchia chiesa di Santa Ruche come polo culturale, poneva questa zona in posizione cardine di tutto il centro storico. Sul retro di essa chiesa, sconsacrata e abbandonata da anni, era esistente una porzione di isolato molto denso e caratterizzato da piccole case in linea con corti retrostanti, purtroppo queste sono state in buona parte demolite per fare spazio a parcheggi.


 Il progetto sviluppato, prevedeva nel suo insieme il recupero funzionale dell'area creando parcheggi, la fermata dell'autobus e una piazza.


Nella reintrpretazione dello spazio esistente, sin da subito, si è cercato un approccio al recupero di tipo analogico, salvaguardando ed evidenziando le preesistenze senza precludere un nuovo utilizzo degli spazi. Un ragionamento sempre sul filo della memoria,  dove era insita nei luoghi la necessità di rifunzionalizzare lo spazio secondo esigenze contemporanee, ma allo stesso momento era indispensabile trovare l'elemento di unione tra il passato ed il presente, che potesse rendere questo spazio non avulso al contesto.


Il progetto prevedeva la ristrutturazione del piccolo edificio salvato alla demolizione e la creazione di uno spazio a corte di pertinenza dello stesso. Annesso al cortile è stato costruito un piccolo vano con funzione di servizio igienico, necessario a rendere fruibile l’edificio.


Dal punto di vista architettonico la costruzione svolge un ruolo di definizione spaziale dell’invaso, evitando quello che sarebbe un unico fronte cieco e frastagliato originato dalle passate demolizioni.


Fronte all’edificio sono stati realizzati degli spazi a parcheggio delimitati da un piccolo dislivello e da sedute in granito che eviteranno l’invasione degli spazi pedonali da parte delle auto.


I ruderi dei muri esistenti sono stati ridimensionati in altezza e riutilizzati nel nuovo progetto come fossero “piccole stanze a cielo aperto” con funzione di piazzette leggermente sopraelevate, che attraverso l’utilizzo di cavi metallici e piante di vite americana reinterpretano lo spazio dell’edificio creando così un filo logico che unisce, pur nel drastico cambio di funzione, la situazione spaziale e architettonica originaria con quella di progetto.


Come in un lavoro di sartoria,  gli intricati fili del tessuto storico cercano di riconnettersi alle nuove trame dello spazio urbano secondo un legame indissolubile tra passato e presente nonchè ai concetti propri dall'atemporalità presente nell'architettura spontanea.


L’idea era quella di attuare una sorta di restauro archeologico dove tutto ciò che esiste viene preservato e consolidato, mentre tutto ciò che è necessario per il riuso dello spazio e stato addizionato per differenza. Come da buona tradizione della storia dell’architettura mediterranea sono stati recuperati i materiali lapidei di demolizione, riusati decontestualizzandoli per altri scopi rispetto a quelli originari; vecchie pavimentazioni che divengono sedute (istradas) e cantonetti che fungeranno da cordonate di pavimentazione, oppure saranno murati a mo di pilastri per contenere l’illuminazione della piazza, e con l’altra funzione di delimitare l’antica area di sedime dell’edificio demolito, in una sorta di materializzazione astratta di quello che in origine era quel luogo.


 

0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    Il progetto traeva la sua ragion d’essere dall’analisi della situazione morfologica del centro storico, che risente della mancanza di “spazi pubblici di relazione” in un tessuto urbano altamente edificato, introflesso verso lo spazio privato delle corti e con viabilità tortuosa. L’aspettativa di un recupero funzionale e riuso della vecchia chiesa di Santa Ruche come polo culturale, poneva questa zona in posizione cardine di tutto il centro storico. Sul...

    Project details
    • Year 2005
    • Work started in 2004
    • Work finished in 2005
    • Main structure Masonry
    • Client Amministrazione Comunale di Orotelli
    • Contractor Realizzato con operai selezionati con incentivi dei "Lavori Socialmente Utili"
    • Cost 170.000
    • Status Completed works
    • Type Public Squares / Urban Furniture / Restoration of old town centres
    Archilovers On Instagram