Locale ristorante, cocktail bar e spazio musica | marina checchi

Rome / Italy / 2009

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Due sono i temi alla base dell’idea progettuale dell’intervento:
la relazione tra l’involucro della struttura originaria e gli elementi delle nuove funzioni e la relazione fra i vari ambienti a quota differente e con funzioni ed orari di utilizzo diversi, di questa relazione fa parte anche il rapporto esterno/interno con le problematiche legate all’accessibilità e alla visibilità dalla strada.

Per quanto riguarda il rapporto fra involucro originario e nuove funzioni bisogna dare importanza alla necessità di non interferire con la materia dell’antico proponendo qualcosa che si confonda con questo, ma piuttosto rispettare la preesistenza ed accostarci a questa con materiali ed elementi che manifestino la loro modernità e la loro differenza. Integrarsi con rispetto e senza falsificazione alla preesistenza.

Per quello che riguarda il rapporto fra i tre spazi ed i loro diversi ambienti lo scopo è quello di trovare un elemento di unione spaziale che crei una continuità sebbene tra i vari spazi si presenti sotto diverse forme, con vari materiali e a diverse quote.

L’idea portante dell’intervento è dunque caratterizzata dalla progressione e successione dei tre spazi e si avvale della particolarità del posto. I tre spazi poi vengono infatti concepiti e progettati secondo le loro specifiche caratteristiche. Le luci ed i colori andranno dai toni più scuri dell’interrato, a quelli medi del piano terra ed a quelli più luminosi del primo piano grazie anche ai lucernari a soffitto attraverso i quali entra la luce naturale.
Luce che può assumere colorazioni e direzioni diverse.

Così il Ristorante è avvolto da un’atmosfera calda, resa evidente dall’uso dei colori solari quali il rosso, il giallo e l’arancio. I materiali pensati per questo luogo sono naturali e creano un clima semplice che si addice ai piaceri di una ristorazione semplice ma curata.

Il Cocktail Bar racchiude in se un’aria più dinamica; grazie all’uso di colori forti, in contrasto, quali il rosso e il blu supportati da materiali freddi come l’acciaio, il vetro o da materiali plastici riflettenti.
Le forme sinuose del disegno rendono però il Bar confortevole e accogliente.

Lo “spazio musica” termina questa progressione verso spazi funzionalmente differenti; come se concludesse un viaggio, arriva nel ventre della storia; qui la pavimentazione trasparente mette in luce la strada romana e la parete di fondo viene esaltata dalla luce.
Uno spazio semplice che può divenire complesso grazie all’utilizzo di piani di luce colorata.

Un nastro che lega e collega i tre spazi, divenendo nel progredire del percorso: seduta, bancone, pavimento..etc.
Il Fil Rouge che come ago e filo cuce la storia al nuovo intervento.
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    Due sono i temi alla base dell’idea progettuale dell’intervento: la relazione tra l’involucro della struttura originaria e gli elementi delle nuove funzioni e la relazione fra i vari ambienti a quota differente e con funzioni ed orari di utilizzo diversi, di questa relazione fa parte anche il rapporto esterno/interno con le problematiche legate all’accessibilità e alla visibilità dalla strada.Per quanto riguarda il rapporto fra involucro originario e nuove funzioni bisogna dare importanza alla...

    Project details
    • Year 2009
    • Client privato
    • Status Current works
    • Type Bars/Cafés / Restaurants / Discos, Clubs / Interior Design
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