Costruire sul costruito | Giuseppe Messina

Quartiere la "Badia" - Canicattì (AG) Canicattì / Italy / 2018

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Sito all’estremità del versante occidentale dell’antico centro storico di Canicattì,
nel cosiddetto quartiere denominato Badia, il rudere fa parte di quelle antiche
abitazioni originariamente di proprietà dei Lombarbo, antica famiglia baronale
notoriamente conosciuta per le diverse proprietà terriere ed abitative, non solo
all’interno del territorio di Canicattì e dintorni, ma anche a Palermo. A seguito
dei debiti e della morte di tutti gli eredi della famiglia baronale, molte delle proprietà,
compreso il palazzo baronale prospiciente il rudere, sono state abbandonate.
Ad oggi, la zona è interessata da un massiccio intervento di restauro e di
riqualifi cazione: per queste ragioni, la scelta del rudere in questione non è stato
aff atto casuale. Lo spazio interno si presenta come unico vano con copertura lignea.
Preservare l’originarietà del luogo è il principale obiettivo del progetto di
recupero. Il proprietario attuale, un artigiano, che ha ereditato l’arte di mestiere
dal padre, realizza e conserva all’interno minuziosi lavori di artigianato (violini,
ante di mobilio fi nemente decorati, attrezzature, ecc…). Il progetto di recupero
prende spunto da questa sorta di mostra che l’artigiano ha allestito nel suo laboratorio,
con diversi spazi dedicati alle suddette opere di artigianato, oltre a dipinti
e foto storiche di Canicattì. L’obiettivo programmatico vuole essere un progetto
che si inserisce in maniera coerente e rispettosa all’interno del quartiere ma anche
all’interno del rudere, che presenta all’ingresso una corte a cielo aperto. Una
struttura interna, autonoma e indipendente, composta da elementi prefabbricati
(IPE e HEA) in acciaio, è stata così pensata per ripartire lo spazio interno in tre
livelli, collegati tra loro per mezzo di una scala a due rampe posta in posizione
diametralmente opposta all’unica facciata (nord) che si affaccia sull’emblematico
quartiere. È nell’ ultimo livello che l’edifi cio si apre verso l’esterno attraverso
uno spazio interamente vetrato, schermato da un sistema di brise-soleil in acciaio
Corten, e permette un’ampia veduta paronamica del centro storico della città.
Altri interventi programmatici sono stati il ripristino di aperture che nella fase di
rilievo risultavano rattoppate: aperture rese ancora più evidenti con l’utilizzo di
una lastra di acciaio Corten perimetrale; la progettazione, sul prospetto principale,
di una vetrata che geometricamente riesce a far intuire lo sviluppo interno della
struttura.
L’intento di “costruire sul costruito” è stato fondamentale per la progettazione di
una struttura che ben si adatta al contesto in cui si è inserito, adoperando materiali
che non avrebbero alterato defi nitivamente il rudere ma al contrario lo avrebbero
maggiormente caratterizzato ed esaltato.

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    Sito all’estremità del versante occidentale dell’antico centro storico di Canicattì,nel cosiddetto quartiere denominato Badia, il rudere fa parte di quelle anticheabitazioni originariamente di proprietà dei Lombarbo, antica famiglia baronalenotoriamente conosciuta per le diverse proprietà terriere ed abitative, non soloall’interno del territorio di Canicattì e dintorni, ma anche a Palermo. A seguitodei debiti e della morte di tutti gli eredi della famiglia baronale, molte delle...

    Project details
    • Year 2018
    • Status Research/Thesis
    • Type Interior Design / Custom Furniture / Art Galleries / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of façades / Structural Consolidation
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