SITO MUSEALE ANTIQUARIUM DI VILLA DEL FORO

1° CLASSIFICATO Alessandria / Italy / 2009

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1. INTRODUZIONE
Lo scenario, determinato dalle politiche territoriali, volto all’inserimento strategico di una realtà locale nel sistema internazionale, dato dal frangente storico dell’incertezza economica e dall’annunciata crisi ambientale, risulta essere uno stimolo forte alla messa in pratica di azioni mirate alla sensibilizzazione di un nuovo approccio al fare, consumare in modo intelligente e comunicare alle generazioni future.

Il duplice scopo dell’intervento è mirato alla valorizzazione del sito e alla messa in scena di interventi volti a
massimizzare la prestazione energetica minimizzandone i consumi. Occasione per mettere in pratica una strategia di promozione ecoculturale e allo stesso tempo, mediante l’aspetto ludico, la comunicazione didattico-formativo per i più giovani.


Attualmente il museo presenta un percorso guidato limitato al piano terreno dell’edificio un tempo destinato a scuola elementare, che sebbene di notevole pregio artistico e culturale, risulta sacrificato per i limitati spazi a disposizione. La possibilità di rendere fruibile il piano superiore ed il piano interrato consentirebbe l’esposizione dei tanti reperti di epoca romana per ora non fruibili e conservati altrove. La copertura presenta notevoli problemi di infiltrazione, che si riscontrano nei segni di umidità degli intonaci del vano scala e la mancata presenza di isolante crea notevoli sprechi energetici all’intero fabbricato. La zona scavi, sebbene non limitrofa, al momento risulta per nulla collegata al percorso museale e scarsamente fruibile dai visitatori.
Il progetto che segue, attraverso azioni specifiche ed una strategia mirata, è volto ad apportare migliorie sostanziali al complesso museale, al fine di soddisfare gli obiettivi previsti dal bando.

AZIONI SPECIFICHE STRATEGIA
1. RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA
1.1 RISANAMENTO
1.2 ACCESSIBILITA’
2. MASSIMIZZAZIONE ENERGETICA
2.1 GESTIONE
2.2 PRODUZIONE
3. VALORIZZAZIONE MUSEALE
3.1 IMPLEMENTAZIONE
3.2 COLLEGAMENTI
3.3 ACCOGLIENZA

2. STATEGIA: DESCRIZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA DEL PROGETTO
Il progetto prevede nel dettaglio le seguenti azioni specifiche:

2.1. RIQUALIFICAZIONE EDILIZIA

2.1.1. RISANAMENTO
Da una preliminare diagnosi energetica, volta ad individuare le cause più significative di dispersione energetica, si
sono valutati i seguenti valori di incidenza percentuale sul fabbisogno energetico globale di riscaldamento dell’edificio
oggetto di intervento:
perdite per trasmissione: perdite per ventilazione: perdite di impianto:
pareti 26,9 % produzione caldaia (Ps) 8,9 %
serramenti 11,5 % distribuzione (D) 4,9 %
soletta copertura 26,9 % termo regolazione (R) 4,7 %
soletta su cantina 8,5 % emissione ventilconvettori (E) 1,5 %
ponti termici 3,1 %
76,9 % 3,1 % 20,0 %

Considerate le caratteristiche architettoniche peculiari dell'edificio e la volontà dell'ente di preservare il tipico aspetto
originario di scuola di sobborgo - limitando al massimi interventi sull'involucro edile, garantendo una adeguata
conservazione dell’edificio nel tempo - tenuto anche conto della mancanza di presidio fisso, si valuta di poter
intervenire mediante:
a) RIFACIMENTO DELLA COPERTURA CON ISOLAMENTO DEL SOTTOTETTO, che presenta una forte incidenza di dispersione (∼27%) mediante l’impiego di lastre di coibentazione sottotegola, portanti
appositamente studiate per la ristrutturazione di coperture a falda. Si tratta di un componente multifunzionale in grado di abbinare in un unico elemento le prestazioni specifiche richieste ad una copertura quali protezione, elevato isolamento (=0.026W/mK), portanza. Il pannello (del tipo ISOTEC) è realizzato in schiuma rigida di poliuretano espanso rigido a celle chiuse (densità 35kg/mc) con rivestimento superiore di lamina in alluminio goffrato per la protezione dall'umidità e meteorica. Lo stesso rivestimento ricopre il pannello anche inferiormente con la funzione di barriera al vapore contro il rischio di condensa. Il pannello è dotato di profilato metallico in Aluzink forato portategola, in modo da consentire la ventilazione al sottotegola; è autoportante ed in grado di consentire una più agevole messa in opera e quindi consente un costo vantaggioso.

Inoltre si completa l'intervento di risanamento con opere dirette sull'estradosso delle volte, mediante: riempimento dei vuoti con materiale isolante sciolto, tipo vermiculite ed argilla espansa additivata con legante cementizio e succesiva stesa di caldana in piano, finita a frattazzo semplice, composta da cls. alleggerito e armatura in maglia di ferro elettrosaldata (anche al fine di rendere meglio praticabile il sottotetto anche per esigenze di ispezione e manutenzione, ecc.).

Con questo intervento la copertura risulta in accordo con i requisiti di legge sul risparmio energetico garantendo una Umax = 0,23 W/mqK, YIE=0,053 W/mqK e assenza di condensa interstiziale e superficiale. Si può così ottenere una riduzione dei consumi del 22% riducendo l’incidenza delle perdite per trasmissione in copertura al solo 5%.

b) RISANAMENTO DELLE FINITURE MURARIE DEL VANO SCALA, affette da infiltrazioni di acqua meteorica proveniente dal tetto, mediante rimozione intonaco ammalorato e applicazione di nuovo intonaco civile idoneo.

2.2.1. ACCESSIBILITA’<7b>
Per garantire la completa accessibilità a tutto l'edificio si prevede l’INSTALLAZIONE DI UN ASCENSORE con collegamento dei piani interrato, terreno, primo. Tale installazione sarà interna allo spazio libero del vano scala esistente, tramite una opportuna serie di opere di rinforzo e consolidamento preliminare delle strutture murarie, quindi di taglio della volta in mattoni, onde non interferire con le caratteristiche architettoniche peculiari dell'edificio che quindi rimane pressochè inalterato.
Al riguardo viene previsto un innovativo sistema di trazione, del tipo KONE-EcoDisc, basato su un motore sincrono assiale a magneti permanenti e su una tecnologia gearless (senza riduttore), che non è soggetta a perdite di efficienza, come le soluzioni ad argano con riduttore.
Tale applicazione consente soluzioni di risparmio energetico che mantengono bassi i costi di gestione e ridotto impatto ambientale:
- basso impegno di potenza elettrica (minore incidenza del corrispettivo in bolletta elettrica);
- ridotto valore di corrente assorbita nominale e all'avviamento (minore dimensioni delle apparecchiature di
impianto elettrico: sez. cavi e dispositivi di protezione).
caratteristiche tecniche principali:
Portata e capienza 480 kg - 6 persone Testata 3400 mm
Velocità 0.63 metri/secondo Avviamenti/Ora - R.I. 180 - 40%
Fermate ai piani 3 Potenza motore 2.8 kW
Servizi 3 Corrente avviamento 15 A
Corsa 8 m Forza motrice 380 VAC - 50 Hz
Dimensioni Vano (l / p)* 1500/1700 mm
Misura fossa 1100 mm
KRM

dispositivo di comunicazione bidirezionale

L’ascensore non necessita di un locale macchina, per lo spazio destinato agli organi di trazione e controllo, perchè inseriti all’interno del vano di corsa. La struttura è di tipo misto in acciao inox e cristallo per realizzare la trasparenza interna al vano, e porte di piano di tipo automatico. E’ previsto un sistema di comunicazione, per gestione delle emergenza, tramite interfono in cabina e sistema di telesorveglianza tipo KRM , in grado di collegare direttamente e in modo permanente le persone in cabina con il Centro Servizi prescelto, semplicemente premendo un pulsante dedicato posto all’interno della cabina dell’ascensore.
Il dispositivo KRM permette quindi di utilizzare sempre con tranquillità l’ascensore e di essere assistiti anche in caso di assenza di corrente essendo dotato di batteria di emergenza. Il suo collegamento al Centro Servizi, attivo 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, consente di:
- localizzare immediatamente e con certezza l’impianto bloccato, anche se il passeggero non ne conosce
l’ubicazione esatta;
- liberare i passeggeri senza danneggiare l’impianto, evitando spese inutili;
- testare quotidianamente le principali funzioni dell’impianto.
comparazione prestazioni con altre tipologie:
tipo KONE-EcoDisc Oleodinamico Funi 2 vel.
Potenza motore (kW) 2,8 10 5
Valori corrente: nominale (A) 10 30 20
Valori corrente: all'avviamento (A) 15 40 60
Fusibili principali (A) 12 50 35
Consumo energetico (kWh) - 500/1000 avv. Anno 800 2200 1600
Dispersione calore (kW) 0,6 4,3 3,0
Quantità olio (l) 0 200 3,5
Peso del sistema di trazione (kg) 230 650 430
Livello rumorosità (dBa) 50-55 65-70 65-70
Sala macchina (m3) 0 10 24



Oltretutto la tipologia di ascensore con tale sistema:
- semplifica i dispositivi per le operazioni di manutenzione e soccorso, situati in un pannello montato a parete
all’ultimo piano sul muro lato porta (Wall ReCab);
- non utilizza olio: elimina quindi sia il rischio di inquinamento del suolo e delle falde sotterranee, sia i rischi di
incendio dei sistemi oleodinamici;
- dispone di livellamento al piano per uso del disabile ad elevata precisione
Tutto questo assicura all’impianto una maggiore affidabilità e silenziosità, destinato a durare per un lungo ciclo di vita (oltre 50 anni).
La soluzione proposta consente non solo di risparmiare energia e di ridurre le emissioni di carbonio, ma anche migliori prestazioni, comfort e sicurezza.

2.2. MASSIMIZZAZIONE ENERGETICA<7b>
Al fine di migliorare le prestazioni energetiche dell’edificio e di ridurre gli inutili sprechi energetici, si prevede di intervenire su due fronti: il miglioramento nella gestione dell’energia e installazioni tecnologiche volte alla produzione di energetica sostenibile.

2.2.1. GESTIONE
Attraverso l’applicazione di un sistema integrato di BUILDING AUTOMATION, tecnologia avanzata per la gestione totale dell'edificio. La domotica (così comunemente definita) consente di effettuare l'automazione di tutta una serie di funzioni relative agli impianti elettrici e tecnologici di un edificio, nonché di poterle controllare a distanza; ciò ha una particolare rilevanza quando si tratta di edifici non presidiati o a ridotto controllo diretto, come nel caso dell'edificio in oggetto.

Risulta quindi significativo il risparmio energetico che deriva:
- Dalla ottimizzazione della termoregolazione e dei cicli di accensione/spegnimento dell'impianto termico in
relazione alla specifica destinazione d'uso;
- Dalla maggiore razionalizzazione dei consumi di energia elettrica, per quanto concerne la gestione
dell’illuminazione;
Sono inoltre possibili svariate funzioni di automazione e centralizzazione, che permettono di rispondere ai maggiori livelli di comfort e sicurezza richiesti nei locali aperti al pubblico. Per eseguire tali operazioni questa tecnologia adopera componenti fondamentali che possono facilmente essere individuati e definiti: si tratta in pratica di dispositivi elettronici collegati tra loro mediante un cavo di segnale, che trasporta le informazioni tra i componenti. Per poter eseguire determinate operazioni in via automatica (cioè al posto di un’attività di tipo manuale) sono infatti necessari:
- un componente che senta una certa situazione predefinita sensore (ingresso);
- un componente che trasmetta questa informazione a un altro componente mezzo trasmissivo (cavo
Bus - RF);
- un componente al quale viene trasmessa l’informazione e che effettui un’operazione consequenziale 
attuatore (uscita).
Gli ingressi in un sistema Bus possono essere automatici, e in tal caso si parla di sensori, ma possono anche essere
costituiti da elementi tradizionali (interruttori e/o pulsanti) che “diventano” domotici integrandoli con un’opportuna interfaccia.

Inoltre, ciascuno dei componenti connessi al sistema è dotato di una sua intelligenza, costituita da un
microprocessore programmato, grazie al quale il componente riconosce l’informazione destinata a lui e la elabora in modo da realizzare la funzione richiesta.

Il sistema di B.A. in progetto sarà all’insegna dei concetti di innovazione, comfort e qualità su uno standard KNX (Konnex), di tipo aperto e conforme a livello europeo secondo la norma EN50090 e a livello mondiale secondo la norma ISO/IEC 14543-3, con configurazione in modalità System (S-mode) con ausilio di PC con software ETS; tale standard consente le più ampie funzionalità ed integrazione tra i molteplici prodotti disponibili sul mercato a marchio KNX/EIB , anche a garanzia di massima espansione futura.
Il mezzo trasmissivo di comunicazione sarà di tipo misto: FILARE (cavo bus tipo TP-1 a conduttori intrecciati, con velocità di trasmissione a 9600 bit/s); RF (onde Radio Frequenza 868 MHz, con con velocità di trasmissione a 3840 bit/s), in relazione alla diversa tipologia delle funzioni.

Il livello e la qualità dell’automazione realizzati sono in generale strettamente correlati all’uso cui è adibito l’edificio e sono il risultato di un’attenta analisi del bilancio costi-benefici.
Valutata la specifica tipologia dell'edificio, sono previste una molteplicità di funzioni, alcune importanti sul piano del risparmio energetico, altre importanti sul piano della sicurezza, della automazione e della tecnologia :
- GESTIONE PROTEZIONI DI CENTRALINO E SICUREZZA ELETTRICA
- RISPARMIO ENERGETICO sui consumi di combustibile e di energia elettrica
- COMFORT e SICUREZZA
- COMUNICAZIONE
- SUPERVISIONE - CONTROLLO DELL'EDIFICIO


All’ingresso di ogni locale verrà posizionato il sistema canale per distribuire all’interno dell’ambiente alimentazione e segnali diversi (bus KNX, dati, ecc.). I componenti di sistema saranno alloggiati in un quadro dedicato (QUADRO DOMOTICO), munito di portello chiudibile con attrezzo/chiave, trasparente; detti componenti saranno correttamente etichettati onde consentire una immediata evidenza anche ai visitatori dell'edifico, ciò potrà risultare poi utile per esplicitare la soluzione impiantistica funzionante. La collocazione del quadro sarà quindi valutata anche in funzione di tale aspetto, in luogo appartato ma accessibile (es. sotto la rampa scala al P.T.).

Nel Quadro saranno alloggiati su guida DIN: Moduli di sistema (alimentatori, interfacce, accoppiatori), Unità di base con funzione di alimentazione, configurazione, attuazione (8 attuatori 10A al suo interno) e programmazione; Attuatori aggiuntivi. Le Interfaccia 4 canali, collegati ai punti di comando (attivazione ON/OFF) - essendo opportuno il posizionamento in prossimità dei punti di comando stessi - vengono integrate in scatole da incasso apposite e/o presistenti ove disponibili.

Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una postazione di supervisione locale a disposizione del personale assistente, con inserimento di un pannello Master (Pc industriale dotato di Touch Panel - schermo sensibile al tocco) con pagine grafiche, trend di allarmi, scenari e un’opzione di webserver . Tramite un collegamento in rete, le stesse pagine grafiche vengono riprodotte anche sul supervisore dell’Ufficio che si occuperà della Gestione, dal quale si può monitorare e comandare in remoto non solo l’impianto presente presso l'edificio di Villa del Foro, ma anche quelli che eventualmente saranno realizzati in futuro con KNX in altri edifici comunali.

FUNZIONALITA' PREVISTE:
-GESTIONE PROTEZIONI DI CENTRALINO E SICUREZZA ELETTRICA
PROTEZIONE DA SCATTI INTEMPESTIVI E RIARMO AUTOMATICO: Riattiva automaticamente il differenziale nel caso di scatto intempestivo determinato da sovratensioni causate da fulmini o manovre effettuate sulla rete. Il differenziale non viene riarmato in caso di guasto dell’impianto.
- VERIFICA DELLA PROTEZIONE ALLE PERSONE - AUTOTEST: Controlla l’integrità e l’efficienza dell’interruttore
differenziale effettuando automaticamente e a scadenza settimanale l’attività di test, senza togliere tensione.
- PROTEZIONE DA SOVRATENSIONI DANNOSE: Protegge l’impianto da sovratensioni di origine atmosferica preservando il buon funzionamento dei dispositivi elettronici connessi alla rete elettrica.
- Protezione in conformità normativa (rischi R1,R2,R3 - Norme CEI 64-8 e 81-10)
- Protezione in conformità funzionale ed economica intesa a limitare il rischio R4 alle condizioni ottimali e di
convenienza (valore economico dell'impianto domotico).

RISPARMIO ENERGETICO - sui consumi di combustibile e di energia elettrica
- GESTIONE CLIMA A MULTIZONA: Controllo della temperatura nei vari locali dell'edificio e differenziazione per zona e singolo ambiente in base alle specifiche esigenze e con programmazione oraria.
Il controllo si attua attraverso l’installazione di un cronotermostato principale, definito “master” e di un numero di termostati di zona “slave”, variabili in funzione delle aree che si vogliono differenziare, connessi alla rete BUS.

Il cronotermostato principale, programmabile su base oraria, giornaliera e settimanale, gestisce il funzionamento dei termostati di zona che possono operare su valori diversi di temperatura di riferimento (set point) desiderata, localmente o da remoto (rif. punto relativo alla Comunicazione). La connessione alla rete BUS viene estesa quindi alla centralina di caldaia, che a sua volta gestisce bruciatori e pompe di circolazione.

Preliminarmente sulla rete di distribuzione dell’impianto di riscaldamento, per ogni ventilconvettore, viene eseguita una predisposizione termoidraulica, con l'installazione di una specifica valvola di zona (a 2/3 vie) munita di servocomando.

I termostati attivano quindi l’attuatore per l’apertura e la chiusura dell’elettrovalvola a cui sono associati, regolando la temperatura di una zona dell'edificio, come definita dall’utente in relazione alle proprie necessità. Quando tutti i termostati di zona rilevano la temperatura di riferimento programmata dall'utenza, la caldaia e le pompe di circolazione, tramite la centralina, si arrestano. Quando una sola zona chiede calore, viene avviata la caldaia e le relative pompe di circolazione.

Il sistema opportunamente programmato può gestire sia un impianto termico (invernale) che di raffrescamento (estivo). Al momento nell'edificio è presente solo un generatore di calore a combustione (impianto termico invernale). Contestualmente in Centrale termica è necessario prevedere:
- alla interfaccia della centralina di termoregolazione, agente sul bruciatore e sulle pompe di circolazione;
- alla verifica delle pompe di circolazione con eventuale revisione della potenza applicata all'impianto, che dalla diagnosi condotta appare riducibile mediante sostituzione con pompe del tipo elettronico a velocità variabile con regolatore automatico di portata, a basso consumo energetico (A, A+);

- alla verifica, in corrispondenza della partenza del circuito di distribuzione, della necessità un eventuale dispositivo di equilibratura delle pressioni idrauliche.

Come anzi detto, la suddetta soluzione è valida anche per un impianto di tipo misto caldaia/chiller (inverno/estate) a due tubi che consente, in una eventuale ipotesi di nuova configurazione della futura C.T., di mantenere i terminali (Ventil Convettori) e la distribuzione esistente (salvo quanto occorrente a eventuali razionalizzazioni di tipo idraulico).

- DISATTIVAZIONE DELLA TERMOREGOLAZIONE CON FINESTRA APERTA: in funzione dell'apertura delle principali finestre.
L’apertura delle finestre nel periodo invernale produce un’importante dispersione di calore che diminuisce l’efficacia dell’impianto di riscaldamento (in tale edificio tale modalità è l'unico mezzo per assicurare la ventilazione ed i ricambi d'aria occorrenti). Dal momento che tale azione è totalmente manuale e quindi incontrollata, con un semplice contatto magnetico posizionato su taluni serramenti, aventi rilevanza al riguardo, è possibile in caso di apertura delle ante, interrompere il riscaldamento riducendo considerevolmente lo spreco di energia. Una volta poi richiusa la finestra si può ottenere la riattivazione del riscaldamento al funzionamento normale.

- RISCALDAMENTO IN ECONOMY IN CASO DI ASSENZA PERSONE: in funzione della rilevazione di presenza persone nei locali (modalità comfort, mantenimento, economy).

Il riscaldamento viene programmato su base oraria, tramite il cronotermostato, in funzione degli orari giornalieri e settimanali di apertura dell'edificio, come sopra già previsto. Il controllo può essere ancora più preciso, grazie alla installazione di rivelatore di movimento in grado di verificare la presenza o meno di persone nelle singole zona/ambienti dell'edificio e comandare l’impianto di conseguenza. Il riscaldamento dell'edificio in funzione dell’effettivo utilizzo produce un sensibile risparmio energetico.
- AUTOMAZIONE ACCENSIONE E SPEGNIMENTO LUCI: in funzione dell'intensità luminosa al di sotto della soglia impostata e della rilevazione di presenza persone nei locali.
L’accensione e lo spegnimento automatici delle luci è una delle funzioni che consente di effettuare risparmi significativi di energia.

L’accensione si attiva al verificarsi di entrambe le seguenti condizioni:
- rilevazione di movimento (presenza di persone);
- luminosità misurata al di sotto della soglia impostata.

-
In funzione dell’impostazione ricevuta, il rivelatore trasmetterà, tramite il cavo BUS, i dati all’attuatore attivando e disattivando le luci. La presenza di pulsanti di comando tradizionali , collegati alla interfaccia , permette di forzare l’accensione delle luci anche in presenza di una luminosità al di sopra della soglia d’intervento, garantendo comunque lo spegnimento automatico una volta disimpegnata l’area.

I rivelatori di movimento vengono posizionati nelle scatole da incasso, in posizione idonea al rilevamento sia della luminosità dell’ambiente che della presenza di persone. La regolazione della soglia d’intervento predefinita del crepuscolare (es. 100–500 lux) e del tempo di ciclo viene impostata dall’unità base.
Un’ulteriore regolazione di precisione è resa possibile dai trimmer incorporati nel rivelatore.

-REGOLAZIONE LUCI CON DIMMER: regolazione continua dell'intensità luminosa in funzione dell'apporto di luce naturale.

A completamento della funzione precedente, la dimmerizzazione delle luci nei locali permette la regolazione puntuale dell’illuminazione, in funzione dell’utilizzo che si intende fare. Con la sostituzione delle lampade esistenti con lampade tipo T5 elettroniche dimmerabili, è possibile variare l'intensità luminosa resa dagli apparecchi in funzione dell'apporto di luce naturale, in modo pressochè proporzionale, ottenendo ulteriori riduzione di consumi elettrici; in pratica, viene regolato il flusso della luce artificiale (dimmer) in modo da ottenere i lux di illuminamento richiesti nell'ambiente.

Questa funzione è poi molto diffusa sia nell’impianto tradizionale che nell’impianto domotico, utilizzata nella creazione di scenari d’ambientazione: in tal caso la dimmerizzazione di una luce si ottiene premendo il pulsante o al valore di luce desiderato.

- SICUREZZA
SISTEMA ANTIFURTO: a protezione dei beni custoditi nell'edificio e nella sua pertinenza.
L’Antifurto a radiofrequenza è una tipica funzione stand-alone che può trarre molteplici vantaggi qualora venga collegata all’impianto BUS, in quanto può essere integrata in scenari quali, ad esempio, chiusura e apertura centralizzata, o in specifici scenari di “invito alla fuga”.

Il Bus e l’alimentazione saranno portati alla centralina (installata in posizione baricentrica rispetto all’edificio, a un’altezza di circa 160 cm); i sensori volumetrici, che saranno installati in modo da evitare zone non protette e lontano da fonti di calore, sono gli stessi già previsti per altre funzionalità.

- COMUNICAZIONE
GESTIONE DA REMOTO DELL'IMPIANTO DI TERMOREGOLAZIONE MULTIZONA:
La remotizzazione dell’impianto di riscaldamento è una funzione che permette di gestire la termoregolazione in maniera estremamente puntuale, in funzione di ulteriori specifiche esigenze dell'utenza rispetto a quanto già previsto.

Il messaggio SMS inviato dal telefono cellulare raggiunge la SIM contenuta nel remotizzatore GSM che, attraverso la rete BUS, attiva il cronotermostato "Master" . Il cronotermostato avvierà l’impianto di riscaldamento multizona, attivando i termostati slave secondo il programma impostato. Di conseguenza verranno attivati gli attuatori connessi alle elettrovalvole degli ambienti che si vuole riscaldare.

- REMOTIZZAZIONE ALLARMI VIA SMS: è possibilie essere informati in tempo reale di tutto quello che accade nell'edificio, ciò contribuisce a limitare eventuali danni economici in caso di guasti o tentativi di furto.
A titolo di esempio, è possibile monitorare alcuni allarmi tecnici, quali tipicamente la centrale antifurto RF. Quando i rivelatori o la centrale antifurto RF generano un allarme, la chiusura dei rispettivi contatti attiva la relativa interfaccia. Il messaggio, per mezzo della rete BUS e grazie alla programmazione, attiva il remotizzatore GSM che invia un SMS preimpostato a uno o più numeri telefonici predefiniti.
- VIDEO CONTROLLO DELL'EDIFICIO VIA INTERNET: la domotica rende possibile visualizzare da remoto delle immagini riprese da videocamere, posizionate sia nell'edificio che all'esterno delle relative pertinenze.
Il collegamento da remoto, effettuato via internet, può essere visualizzato da qualsiasi PC tramite un comune web browser. L’impianto videocitofonico comunica su di un BUS autonomo con alimentazione dedicata; le videocamere vengono gestite da un apposito selettore video. Sia le immagini provenienti dalle videocamere che quelle provenienti dalle postazioni esterne, sono accessibili e visualizzabili sul pannello Master, tramite la rete Lan e mediante la Specifica interfaccia.

Per effettuare il videocontrollo via internet è necessario collegare il tutto ad un modem ADSL/router.
Questo livello di automazione viene effettuato in modalità KNX System Mode, mediante l’uso del software ETS.

SUPERVISIONE - CONTROLLO DELL'EDIFICIO
PANNELLO DI CONTROLLO E VISUALIZZAZIONE MASTER: il pannello touchscreen master consente la massima espressione di un impianto domotico.

Si tratta di un personal computer da incasso, dotato di schermo sensibile al tocco, la cui interfaccia principale è totalmente personalizzabile sulle esigenze dell'utente, permettendo di visualizzare e comandare tutte le funzioni domotiche installate nell’impianto a cui è collegato. Oltre alla gestione locale, il pannello master permette il controllo da distanza, via internet, di tutte le funzioni dell’impianto nonché l’invio di segnalazioni via email e immagini, in quanto integra la funzione di web server. Il pannello è in grado di gestire diverse funzionalità tra cui anche l’antifurto, le immagini delle telecamere del sistema di videocontrollo integrato, ecc. In virtù della grafica, risulta particolarmente efficace per esplicitare l'intero sistema di building automation e costituire un ulteriore elemento di attrazione per i visitatori dell'edificio.
Il sistema di building automation così sviluppato consente ulteriori funzionalità, rientranti nella tipologia di utilizzo dell'edificio, facilmente implementabili nel futuro.

- GESTIONE PRODOTTI MULTIMEDIALI MUSEALI
Il complesso di sistema di b.a. si presta ad una efficace gestione dei prodotti multimediali museali, attraverso la capacità di far dialogare l'impianto elettrico e l'impianto audio/video, che generalmente coesistono negli stessi ambienti senza comunicazione tra loro. Il vantaggio di far dialogare questi due mondi consiste nel poter gestire in modo ampio l’impianto e nel poter comandare la diffusione sonora all’interno di scenari d’ambiente.

Può risultare così maggiormente funzionale l'ampliamento degli spazi dedicati alla proiezione (es. sala al P.T. come sale al Piano 1), con carattere anche continuo e tematiche diverse:
- Relativo al sito romano di Forum Fulvii (come già al momento realizzata)
- Relativo alla sensibilizzazione delle tematiche dell'energia e dell'ambiente (riduzione consumi e
emissioni in ambiente - da realizzare ...)
- Relativo al corso dei lavori di cui al presente concorso ivi realizzati (video - foto realizzati in fase
di concorso e in corso d’opera….)

2.2.2. PRODUZIONE

La massimizzazione dell'efficienza energetica passa attraverso lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili al fine
di produrre energia pulita, sensibilizzando allo stesso tempo gli avventori del museo su tematiche così importanti.
Si prevede pertanto la realizzazione di un IMPIANTO FOTOVOLTAICO in grado di coprire quasi interamente il
fabbisogno energetico dell’edificio.
L'impianto FV è dimensionato per una potenza di 4 kWp, per fornire una produzione di energia elettrica di 4600 kWh,
tenuto conto che i consumi di elettricità, riferiti all’anno 2008, sono di 6.432 kWh (quindi ascensore escluso),
comprensivi di produzione di acqua calda sanitaria mediante boiller elettrico.
L’impianto si compone di:
- Moduli FV: n. 2 x 9 (18), tipo Sharp 220 W, orientati a sud, inclinazione 30°
- Cassetta di Campo / C.C.: n. 1 Quadretto elettrico conforme CEI 23-51 in materiale plastico per ubicazione
all'esterno, min. IP54, da 32 moduli DIN, comprendente: diodi, scaricatori di sovratensione, Interruttori di
manovra-Sezionatore di stringa, , strumenti di misura, ecc.
- Inverter: n. 1, tipo Sunny Boy 3300 TL HC-IT
- Gruppo di Misura dell'energia elettrica prodotta dall'impianto FV (ai fini tariffe incentivanti DM 19/2/2007):
N. 1 installazione a richiesta del servizio di misura all'Ente Distributore.
- Quadro Interfaccia / C.A. : n. 1 Quadretto elettrico conforme CEI23-51 in materiale plastico per ubicazione
all'esterno, min. IP54, da 24 moduli DIN (nei pressi del gruppo di misura), comprendente: interruttore di manovrasezionatore;
dispositivo di apertura forzata linee in corrente continua (tramite relè e contattori nel quadro di
campo); Interruttore automatico magnetotermico differenziale, con caratteristiche di sezionatore, onnipolare
(interfaccia di protezione lato CA-rete utenza), da posizionarsi sulla connessione parallela.
L'impianto FV viene previsto posato a vista, su strutture di sostegno collocate nell'area di pertinenza dell'edificio, tipo
a pergola con funzioni di riparo e sosta biciclette e laboratori didattici. La dimensione prevista è soprattutto
finalizzata ad un impianto razionale e in particolare concepita per essere fruita e compresa dai visitatori del museo.
Tale collocazione consente infatti ai visitatori di osservare direttamente e comprendere facilmente la composizione
dell'impianto; attraverso la collocazione esterna di taluni dispositivi e sistemi di comunicazione dati, consente anche
di visualizzare la sua produzione istantanea e progressiva.
L'impianto FV viene dotato di importanti sistemi tecnologici di:
- Comunicazione dei dati di produzione/:
- direttamente in sito, mediante pannello a display applicato alle strutture di sostegno;
- da remoto, mediante web server (di tipo integrato) ad uso del pubblico indistinto;
- Monitoraggio dati ambientali e di produzione:
- da remoto, mediante web server (di tipo integrato) ad uso del pubblico indistinto;
- direttamente nei locali del museo che verranno dedicati al tema dell'energia, mediante semplice PC
connesso alla rete, allo stesso web server di cui sopra
- Possibilità di modifica sistematica della configurazione del web server, cioè dati che si ritiene di
visualizzare, dalla ampia base dati che risulta disponibile e del tipo di rappresentazione grafica.
Il moderno sistema di monitoraggio e comunicazione dati viene concepito all’insegna dei concetti di innovazione e qualità
informativa, attribuendo grande importanza all'analisi completa e senza lacune della performance anche sul lato generatore.
Rilevamento Dati Ambientali e Analisi globale della performance dell'impianto FV.
Si attua tramite un sensore multifunzione (tipo Sunny SensorBox). Il Sensore viene direttamente installato
all'esterno del generatore solare (moduli) e misura l’irraggiamento e la temperatura dei moduli; sono inoltre previsti ulteriori sensori per la misura della temperatura ambiente e della velocità del vento.
E' quindi possibile calcolare con precisione la potenza nominale prevista dall'irraggiamento e dalla temperatura dei moduli e compararla con la potenza effettiva misurata degli inverter, fornendo in tal modo ai gestori degli impianti un controllo affidabile: massimo rendimento per un ammortamento più veloce.
Scostamenti rilevanti verso il basso segnalano un funzionamento anomalo dell'impianto. Così possono essere individuate zone d'ombra, sporcizia e riduzioni di potenza difficili da rilevare, dovute per es. al degrado. Diminuzioni evitabili del rendimento sono così definitivamente superate.
Collegando semplicemente il Sensore insieme agli inverter, tramite la connessione dati seriale RS485, a un
successivo datalogger multifunzione è possibile registrare e trasmette i dati a un PC o automaticamente al Web server integrato per l'ulteriore analisi.

Interfaccia Comunicazione Generatore FV / Inverter.
Il datalogger multifunzione (tipo Sunny WebBox) è una potente centrale di comunicazione che offre varie possibilità per la visualizzazione, memorizzazione, l'archiviazione e l'ulteriore elaborazione dei dati dell'impianto per il monitoraggio e la diagnosi a distanza, da ogni PC via Internet, da periferiche per esterno, da portale WEB, ecc.. Raccoglie continuamente tutti i dati degli inverter, consentendo quindi di essere sempre informati sullo stato di funzionamento attuale del impianto e di documentare in modo impeccabile i dati del proprio impianto.
L' Interfaccia Comunicazione con inverter è possibile con RS485, Modem analogico interno o modem GSM , Ethernet 10 / 100 Mbit - collegamento alla rete domestica.

Visualizzazione al pubblico dei dati istantanei e progressivi dell'impianto
Si realizza tramite un Pannello a Display (per esterno) resistente alle intemperie - con sistema automatico di
commutazione giorno/notte.
Il maxi-display, permette di mostrare ai visitatori con grandi caratteri luminescenti dati quali: l'energia prodotta dall'impianto (istantanea, progressiva), la quantità di gas serra evitate, ecc. .
In questo modo ogni osservatore può avere una visione d'insieme semplice e immediata dell'impiego dell'impianto Fotovoltaico. Collegato al Datalogger attraverso la sua interfaccia Ethernet o direttamente attraverso un router/hub alla rete interna, il display si aggiorna poi automaticamente e in continuazione con i valori corretti. In combinazione con il Sensore, è possibile visualizzare anche i dati ambientali (temperature, irraggiamento, velocità del vento).

Definendo il formato più adatto, la disposizione del numero dei caratteri e delle righe nei moduli di visualizzazione si ottiene valido strumento per dimostrare anche in pubblico il proprio impegno e le potenzialità del fotovoltaico. Visualizzazione e archivio in Internet : Attraverso un Web server collegato al Datalogger è possibile immettere i dati in internet così da permetterne la consultazione in tutto il mondo. I dati vengono archiviati in modo permanente.

Presentazione professionale dell'impianto
Con impiego di un normale PC con software dedicato, è possibile realizzare una presentazione particolare,
proiettabile ai visitatori, dei rendimenti dell'impianto FV, in un design moderno e personalizzato.
Questa applicazione per PC è ideale per una più evoluta visualizzazione dei dati, diversa dalla solita e può essere efficacemente integrata nella proiezioni interne al sito museale, in una nuova sala dedicate eventualmente alle tematica dell'energia e dell'ambiente.

2.3. VALORIZZAZIONE DEL MUSEO

2.3.1. IMPLEMENTAZIONE SPAZI MUSEALI

La strategia per valorizzare il museo passa attraverso un recupero degli spazi interni ed esterni al momento non fruibili.

MAGGIORE FRUIZIONE SPAZI INTERNI
Come in parte già descritto poco sopra, il progetto prevede il recupero della copertura e la realizzazione
dell’ascensore all'interno, in modo da rendere fruibile il piano primo e raggiungibile il piano interrato. Non si può infatti non considerare la POTENZIALITA' DI FRUIZIONE offerta dai locali del Piano Interrato, anche per la tipologia costruttiva (volte e muri in mattoni pieni di laterizio a vista d'epoca ancora di ottima fattura), che si presenta molto suggestiva; al momento non si prevede che l'arrivo dell'ascensore con le relative opere di basamento, ma si avanza una previsione di trasferimento dell'attuale C.T. all'esterno, sia per liberare gli spazi alla migliore razionalità e libertà di utilizzo, sia per adempimento normativo di prevenzione incendi necessario (DM 12/4/1996), sia per poter consentire eventuali nuove funzionalità (conseguenti ad esempio i maggiori flussi di visitatori nei periodi estivi, che richiederanno un necessario raffrescamento dei locali).

Per il tipo di impianto attualmente presente, al momento non è possibile alcun tipo di controllo climatico estivo, né della Temperatura ambiente (calore sensibile) che date le caratteristiche dell'involucro edilizio si attesterà tra i 28- 35°C, né della ventilazione e quindi della Umidità Relativa dell'aria, che in particolari condizioni climatiche e di affollamento potrebbe raggiungere valori elevati; ciò ovviamente determina un elevato discomfort che potrebbe penalizzare fortemente le visite dell'edificio in tali periodi.

Per questo si è avanzata una previsione che possa preparare ad affrontate tale problema in futuro. Il posizionamento all'esterno della C.T. (nei tempi e modi che saranno oggetto di valutazione nel corso dei tempo, tenuto conto della caldaia attuale di recente installazione) potrebbe contestualmente prevedere l’installazione di un Gruppo di Refrigerazione (chiller), del tipo condensato ad aria, in grado di assorbire calore direttamente dal fluido termovettore circolante nella rete (acqua ev. glicolata).

In tale modo, al fluido termovettore viene sempre affidato il controllo della Temperatura ambiente (calore sensibile) potendo fornire i valori tra i 18°C-22°C per l'intero anno, come richiesti dal bando (anche se si consiglia di non scendere sotto i 26°C in estate per ragioni di comfort).

Non avverrebbe un controllo della ventilazione e dell'U.R. preciso in quanto non è presente un impianto di
trattamento d’aria, ma verrebbe comunque abbassato il livello di detta U.R. per effetto della condensazione dell'aria ambiente sugli scambiatori dei ventilconvettori interni. Ciò potrà consente un livello di conform adeguato e dal costo proporzionato e decisamente sostenibile. In tale modo, la rete di distribuzione verrebbe pressochè mantenuta, solo estesa appunto alla nuova posizione ed eventualmente razionalizzata; anche i ventilconvettori sarebbero così mantenuti, come le attuali innovazioni previste da subito per la gestione automatica dell'impianto "invernale" (sarà solo necessario provvedere alla dotazione dello
scarico di condensa su ogni apparecchio).

MIGLIORE FRUIZIONE DEGLI SPAZI ESTERNI
Il progetto prevede la fruizione dell’area esterna antistante al fabbricato adibito a museo che ora diventa parte integrante del sistema, luogo di sosta e ricreazione dal taglio didattico, con la realizzazione di spazi e attrezzature per ospitare attivamente scolaresche e famiglie e costituire interesse per i visitatori in generale: spazi per zone laboratorio, spazi per rappresentazioni, spazi ludici; anche in tali spazi la componente IMPIANTISTICA A ELEVATA TECNOLOGIA trova integrazione e motivo di interesse di visita ed attrazione specifica ed aggiuntiva. Il tema del portico, archetipo di forte caratterizzazione locale, viene piegato nell’occasione di sfruttare l’esposizione migliore per l’installazione di un impianto fotovoltaico i cui elementi tecnologici vengono sottolineati a denunciare la volontà di sensibilizzazione dell’intervento

Tale installazione si traduce in una galleria del tempo determinata da un’infilata di portali temporali, porte della storia che si aprono su stanze tematiche, un percorso ludico che si articola nei seguenti “ temi archeologici”:

- Il laboratorio degli abiti come analisi degli usi e costumi del tempo.
- Il laboratorio della pittura e dei mosaici: visto come traduzione della creatività e la messa in opera delle
tecniche illustrate a parete e a pavimento.
- Il laboratorio didattico interattivo: la possibilità di mettere in pratica la curiosità suscitata dalla storia con
strumenti anche moderni.
- L’angolo dell’archeologo: attraverso la simulazione dello scavo archeologico, il giusto imput
dell’attivazione di quegli stimoli in grado di accrescere curiosità.
- L’angolo dell’energia pulita e della mobilità sostenibile: atteggiamento implementato dallo studio di un
percorso ciclabile mediante l’ausilio di biciclette a pedalata assistita.

2.3.2. COLLEGAMENTI
A completamento della visita e per la conoscenza del territorio, il museo viene collegato con il sito dei
ritrovamenti archeologici inserito nella campagna di Villa del Foro già dalla sede del museo, tramite
l’individuazione e la promozione di un percorso ecologico: dall'edificio Museo al sito archeologico, attraverso
l'abitato di Villa del Foro e i percorsi della campagna circostante, che bene si presta per la presenza di strade sempre bene carreggiabili, con sbocchi sulle sponde del Fiume Tanaro. Il tragitto potrà essere percorso mediante l’ausilio di biciclette a pedalata assistita messe a disposizione e alloggiate sotto il portico fotovoltaico, alimentate dall’energia proveniente dall’impianto fotovoltaico.

In questa ottica il percorso si configura come elemento ecoturistico di incremento del turismo da inserire nel
circuito dei percorsi ciclabili e pedonali regionali, legati all’educazione ambientale ed alla valorizzazione del
territorio; un modello che, coniuga la tutela dell’ambiente naturale e culturale del territorio con lo sviluppo sociale ed economico. Questo approccio ecologico e di risparmio energetico in questa proposta progettuale, vuole anche enfatizzare il contatto con la natura, la conoscenza della stessa e delle qualità del territorio in modo da creare una sensibilizzazione ed una maggiore presa di coscienza da parte degli abitanti e dei turisti.

2 3.3. ACCOGLIENZA
Secondo la proposta progettuale, l’accesso al museo avviene in modo puntuale: un totem informativo
fotovoltaico, come un faro, accoglie il visitatore e preannuncia l’aspetto tecnologico di quanto in seguito illustrato. Anche il sito archeologico sarà segnalato dalla presenza del totem indicatore fotovoltaico.
Il totem viene visto come ulteriore segnale di impegno volto ad un atteggiamento tecnologico proiettato in una visione attenta volta a massimizzare la sostenibilità del progetto e quindi alla riduzione del consumo energetico e all'informazione.
A migliorare l’accoglienza degli spazi esterni è quindi previsto una fruizione con spazio giochi bimbi e sosta picnic e un sistema di illuminazione della facciata e degli spazi esterni di pertinenza, di tipo a basso consumo a luci led con proiettori integrati nella struttura del portico fotovoltaico e orientabili.
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    1. INTRODUZIONE Lo scenario, determinato dalle politiche territoriali, volto all’inserimento strategico di una realtà locale nel sistema internazionale, dato dal frangente storico dell’incertezza economica e dall’annunciata crisi ambientale, risulta essere uno stimolo forte alla messa in pratica di azioni mirate alla sensibilizzazione di un nuovo approccio al fare, consumare in modo intelligente e comunicare alle generazioni future. Il duplice scopo dell’intervento è mirato alla...

    Project details
    • Year 2009
    • Client Comune di Alessandria
    • Status Current works
    • Type Museums
    Archilovers On Instagram