Magic Carpet

Europan 10_Urbanità europea, città sostenibile e vita residenziale_Progetto Runner-up Montreux / Switzerland / 2010

17
17 Love 8,915 Visits Published
IL RECINTO SOSPESO
La forma più spontanea per definire uno spazio domestico è attraverso la costruzione di un limite; a seconda del grado di fisicità di cui esso è costituito sarà più o meno netto il divario tra quello che si intende per pubblico e quello che si intende per privato. Concentrando l’attenzione su quello che quindi viene comunemente inteso per limite domestico, sarà possibile smontare e ricomporre tipi tradizionali. La composizione degli edifici all’interno dell’area oggetto di interesse e la definizione del tipo sono il risultato di un ragionamento sull’ipotesi di un nuovo modo di abitare collettivo. Gli edifici sono del tipo a corte, ma la collocazione degli stessi al di sopra di un suolo articolato fa in modo che si mantenga l’intimità e la privacy proprie di questo modello, stravolgendone però le peculiarità spaziali. Le cinque unità abitative infatti poggiano solamente in parte a terra, grazie anche al sistema strutturale autoportante in legno, permettendo così la creazione al di sotto di essi di uno spazio poroso, fluido, all’interno del quale il limite tra ciò che è pubblico e ciò che è semi-pubblico è dato dalla soglia. Abbandonata l’idea di un recinto tangibile, il progetto propone ambienti differenti in continuità fisica tra loro. Attraverso i materiali del progetto e la fisicità degli edifici che li sovrastano si individuano gli spazi di pertinenza da quelli completamente pubblici. Proporre né un progetto, né un piano, bensì una serie di processi generati dalla vita urbana collettiva. Una casa, un parco, una città. Elementi consueti ricombinati secondo logiche diverse dalle comuni. Da limite a soglia, quindi, così da rendere distinti, elementari ma soprattutto continui ambiti di differente natura. Ciò che è dentro da ciò che è fuori diverrà ciò che è qui da ciò che è la.

VERSO UN NUOVO SISTEMA DI RELAZIONI
In una società che sempre più tende a creare figure individuali e nomadi, ci si interroga sull’importanza delle relazioni tra individui e sui materiali attraverso i quali queste relazioni possano concretizzarsi. Assecondando la vocazione turistica della città di Montreux ed analizzando la molteplicità e diversità delle utenze che la popolano e le loro abitudini, spaziali e temporali, magic carpet non è soltanto un’immagine della vita dell’uomo contemporaneo. Esso diviene concreto materiale del progetto, elemento fondatore per creare lo spazio di aggregazione all’interno del quale e attorno al quale le persone possono instaurare delle relazioni.

RELAZIONI CON IL TERRITORIO
La delicata e complessa composizione del territorio che comprende e circonda la città di Montreux, mette in essere una serie di riflessioni che legano in modo diretto l’area del Grands Prés con i sistemi circostanti. È infatti interessante notare come nel territorio oggetto di intervento siano presenti dei sistemi continui che lo attraversano in maniera parallela rispetto all’andamento della costa del lago. Sono queste le principali connessioni infrastrutturali, identificabili nella linea ferroviaria, più vicina al limite del lago, e nell’autostrada, a monte. Ad esse coincidono i principali flussi di attraversamento del territorio maggiormente densificato e, di conseguenza, la collocazione dei principali servizi e pratiche della collettività. In maniera analoga vi sono dei sotto-sistemi perpendicolari a questi che legano alcuni punti di interesse o centri minori alle parti di città consolidata. Sono essi composti di elementi unitari ma tra loro diversi, riconoscibili in un’infrastruttura della strada, una infrastruttura dell’acqua e un’infrastruttura del verde. I flussi che le attraversano sono differenti, più lenti, meno voraci. Ne consegue una localizzazione di servizi di diversa entità ed attività di diverso tipo. Le pratiche della collettività che vi si concentrano sono più fluide, convivono in simbiosi con un sistema residenziale che le nutre e da esse è egli stesso alimentato. Scopo del progetto alla scala architettonica è quello di operare nella consapevolezza che l’intervento rappresenta un tassello da inserire con cautela all’interno di un complesso e delicato sistema in cui le parti contribuiscono a creare coesione. Le azioni progettuali definiscono una continuità fisica e biologica degli spazi verdi, senza per questo uniformarli. Il progetto si propone di mantenere le peculiarità dei differenti verdi connettendoli a quello di progetto attraverso un sistema di accostamenti dalle diverse identità. Vengono in questo modo a crearsi una serie di sequenze spaziali composte di spazi verdi i quali, oltre a preservare la biodiversità ed a proteggerne il delicato equilibrio, consentono allo stesso tempo la creazione di luoghi dello stare collettivo. Spazi di aggregazione all’aperto in cui, attraverso la predisposizione di alcune attrezzature minime di servizio, le persone possono incontrarsi e socializzare. Allo stesso tempo in alcune porzioni ed in maniera controllata si concentrano degli insediamenti residenziali i quali però non modificano la natura degli spazi verdi pubblici se non arricchendoli attraverso la creazione di spazi semi-pubblici di pertinenza dei residenti. All’occhio del passante il progetto appare come disegno di un suolo continuo, (stupendo in quanto insolito per un quartiere residenziale) protetto da nuclei abitativi che assumono differenti declinazioni a seconda del tipo edilizio contenuto, del contesto visivo e di quello orografico. Topografia e geografia si fondono per divenire architettura. Luoghi isotropi ed omogenei assumono diversi aspetti a seconda delle pratiche che li abitano.

LA PORTA DELLA CITTÀ
Posta in prossimità dell’ingresso a Montreux dal sistema autostradale, l’area del Grands Prés assume valenza simbolica e monumentale d’immagine di ingresso alla città di Montreux. Per questo motivo e per mantenere un certo equilibrio nei confronti della densità delle aree limitrofe, si è optato per un sistema di cinque grandi edifici all’interno dei quali dimensione, composizione e relazioni tra gli alloggi variano. In tal modo l’immagine che si ottiene è quella di cinque protagonisti dall’aspetto simile, composti e posizionati secondo gli stessi principi, realizzati con le medesime tecniche costruttive e materiali. Uguali ma diversi, ognuno dei cinque ospita alloggi che presentano differenti quantità spaziali e che quindi a loro volta ospiteranno ceti sociali differenti, disponibilità economiche diverse. Tutto ciò non si manifesta grazie alla eguale qualità e immagine finale dei recinti sospesi; in questo modo un giovane studente o turista dalle ridotte possibilità economiche ha e da un’immagine della propria abitazione che corrisponde a quella che ha e da colui che abita nelle adiacenti “ville” dagli spazi nettamente maggiori, ma dalla equivalente qualità.

FLESSIBILITÀ DEL TIPO
La proposta progettuale prevede la dislocazione, all’interno dello stesso tipo,, di diverse unità abitative. Alloggi modulari destinati a singoli o coppie di individui con breve permanenza, alloggi dalla dimensione variabile (flessibilità ottenuta per mezzo del sistema distributivo a ballatoio), alloggi di media dimensione in linea e vere e proprie ville dall’accesso indipendente ed accorpate. In tutte le unità abitative sono previsti degli spazi di aggregazione comuni la cui superficie diminuisce in maniera proporzionale inversa rispetto alle dimensioni dell’alloggio.

17 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    IL RECINTO SOSPESOLa forma più spontanea per definire uno spazio domestico è attraverso la costruzione di un limite; a seconda del grado di fisicità di cui esso è costituito sarà più o meno netto il divario tra quello che si intende per pubblico e quello che si intende per privato. Concentrando l’attenzione su quello che quindi viene comunemente inteso per limite domestico, sarà possibile smontare e ricomporre tipi tradizionali. La composizione degli edifici all’interno dell’area oggetto di...

    Project details
    • Year 2010
    • Work finished in 2010
    • Client Europan - Commune de Montreux
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Public Squares / multi-purpose civic centres / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Apartments / Single-family residence / Multi-family residence / Kindergartens / Multi-purpose Cultural Centres / Showrooms/Shops / Modular/Prefabricated housing / Leisure Centres
    Archilovers On Instagram
    Lovers 17 users