Scuola in Piazza a Levante | Gianluca Aresta

Concorso di progettazione per la scuola in Piazza a Levante nel Comune di Bisceglie Bisceglie / Italy / 2009

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1. LA PIAZZA E LA SCUOLA Nel considerare l’impianto al suolo della scuola rispetto allo spazio libero della piazza, abbiamo perseguito l’intento di non separare il quadrato centrale del nuovo quartiere in due metà contrapposte, bensì di integrare in un disegno unitario i due elementi, ragionando sui pieni e sui vuoti e trattando le fitte alberature come fossero elementi della costruzione, quasi presenze volumetriche. La posizione dell'edificio scolastico nell'isolato è stata determinata dalla scelta di dare maggior rilievo alla strada di lottizzazione più vicina alla ferrovia, giacché questa ha una connessione con la viabilità urbana esistente e per sviluppo longitudinale e consistenza del costruito, possiede già una maggiore presenza rispetto alla sua parallela. Per questo ci è sembrato che avesse un carattere maggiormente indicato per accogliere una grande apertura spaziale come quella rappresentata dalla piazza. Al contrario la strada parallela più vicina a via Imbriani, beneficia della volumetria della scuola, bassa e lineare, per assumere un po' più di continuità e di carattere. Nella composizione spaziale si determina una corona densa e uno spazio centrale aperto; il costruito occupa solo un angolo dell’isolato quadrato in modo da dare la sensazione di inserimento nella circolarità della alberatura. In questo modo, da qualunque strada si voglia inquadrare l’isolato di piazza e scuola, si vedrà sempre almeno un brano della corona alberata, che sarà costituita di quattro o sei filari, ben più profonda dei tradizionali due filari delle piazze ottocentesche pugliesi. In più, rispetto a queste, l’interasse tra gli alberi è stato ridotto a cinque metri, contro i circa sei metri, in modo da accentuare la densità dell’ombra. Invece dei tradizionali lecci, verranno piantumati dei ligustri, capaci di una crescita molto rapida e dal fogliame più chiaro in modo da non incupire la luce ombrosa al di sotto della loro chioma. Anche dal punto di vista funzionale, la piazza e la scuola si compenetrano, diventando una complemento dell’altra. La piazza si presta ad essere spazio di gioco per i bambini e di passeggio per le famiglie e la scuola offre a sua volta al quartiere, la possibilità di usare il volume della palestra e della mensa come sala civica per riunioni ed eventi culturali. L'illuminazione pubblica si compone di due strategie complementari. Presso un angolo dello spazio aperto si eleva un pennone prismatico di metallo alto quindici metri, in grado di essere un segnale visibile a distanza, anche al di fuori del quartiere, e dotato di apparecchi luminosi sufficientemente potenti da proiettare verso il basso, un ampio cono luminoso che copra l'intera piazza, definendo una luminosità artificiale fortemente contrastata per la presenza degli alberi che segnano ombre sul pavimento anche di notte. Per controbilanciare leggermente il contrasto luce-ombra, verranno disseminate luci segnapasso nella pavimentazione in corrispondenza di alcuni alberi e panchine. Al di sotto del pennone si addensano in ordine sparso, alcuni giochi per bambini. Il giardino interno alla scuola è come se facesse parte del vuoto centrale della composizione e la sua grande jacaranda, dalla persistente fioritura indaco, entra a far parte diretta del paesaggio interno della piazza, come un prezioso elemento seminascosto dalla cortina costruita con i grandi blocchi di scarto delle cave di Trani montati a secco. La pavimentazione è realizzata con pannelli di calcestruzzo con inerti ricavati dalla macinazione degli scarti di pietra di Trani, modulari sulla misura dell’interasse del’alberatura. Saranno posati a secco con sabbia e terra senza leganti, su sottofondo compattato, con un giunto da 10cm seminato a erba (essenza Zoisya tenuifolia particolarmente indicata in questo genere di utilizzo perché richiede una ridotta quantità di acqua ed ha forti capacità compattanti del terreno), costituendo così una superficie relativamente filtrante con parziale recupero di acqua piovana. Gli stessi elementi della pavimentazione, sollevati di 40 cm, costituiranno delle sedute liberamente sparse sul piano della piazza. Al di sotto dell’area centrale della piazza, verrà realizzata una grande cisterna per la raccolta dell’ acqua piovana della piazza, delle coperture degli edifici pubblici e delle strade intorno. Per la manutenzione della cisterna verrà realizzato un cunicolo con una scala che risale all’interno di un piccolo ambiente per l’attrezzatura di manutenzione della piazza, ubicato all’interno di un portico inserito nell’area alberata. Oltre al locale manutenzione, vi saranno i servizi igienici e due chioschi, un bar e un’edicola di giornali, che costituiranno un giusto complemento funzionale alla vita della piazza. I costi per la realizzazione del portico commerciale e dei servizi è stato computato al di fuori della somma complessiva dei lavori, poiché si intende realizzabile a cura dei concessionari delle due attività commerciali. La scuola materna è composta di due corpi di fabbrica adiacenti, uno più basso e di forma allungata destinato a ospitare sei sezioni affacciate con vetrate a tutta parete, sullo spazio del giardino interno e organizzate per fasce successive di diversa spazialità corrispondenti alle attività ordinate, pratiche e libere secondo le quantità previste dalla normativa vigente (D.M. 18/12/75 e L. 23/96). Gli spazi per le attività libere possono essere modularmente accorpati grazie allo scorrimento delle pareti divisorie, fino a unirsi tutti in un unico grande spazio longitudinale parallelo allo spazio del giardino. L’altro corpo di fabbrica è più alto e ha una larghezza di quindici metri a campata unica, coperta da travi metalliche estradossate che sostengono il solaio; si tratta di una grande ambiente suddiviso, tramite una parete mobile ripiegabile a libro, in una palestra per le attività motorie e in sala mensa per due turni di bambini, accessibile anche dall'esterno per la fornitura dei pasti caldi. Ripiegando la parete divisoria mobile, si ottiene una grande aula per eventi speciali che all'occorrenza si apre alla cittadinanza che potrà accedervi direttamente dal giardino, senza dover entrare negli altri ambienti della scuola. Ad un estremo, in un volume inserito nella grande scatola, sono raggruppati i servizi per gli insegnanti ed il personale non docente, una piccola camera per interventi di primo sussidio, un deposito con il quadro comandi degli impianti e un ambiente di servizio alla mensa; in copertura, raggiungibili per mezzo di una rampa cordonata e di un servoscala, ci sono la direzione, la segreteria e la sala docenti, distribuite in ambienti più o meno aperti, suddivisi per mezzo di pareti attrezzate e vetrate che non toccano il soffitto. Una parte della scuola è costruita con pannelli prefabbricati strutturali, disposti in verticale e in orizzontale, forati regolarmente ogni 60cm circa e composti a strati, con interposto un materassino coibente in lana di vetro. Attraverso i fori penetra una luce diffusa negli ambienti in cui non necessita una illuminazione naturale concentrata. Questa tecnica costruttiva in pannelli prefabbricati strutturali, è stata già positivamente sperimentata nell'ambito dell'edilizia scolastica con buoni risultati, sia con sistemi di prefabbricazione leggera che pesante. 2. LE ATTREZZATURE SPORTIVE L’area delle attrezzature sportive è stata trattata come una architettura effimera, un involucro costituito solo di pali e reti a protezione della ferrovia e delle altre aree circostanti. Il completamento del perimetro verrà realizzato utilizzando essenze vegetali conformate a definire veri e propri muri verdi fatti di sequenze di Cipressi e siepi di Pitosforo, regolarmente potate ad altezza di circa due metri verso la ferrovia e le abitazioni confinanti e circa un metro verso la strada. I pali che sostengono la rete dell’involucro generale sono più sottili e più ravvicinati di quello che normalmente avviene nei campi di questo genere, in modo da conferire all’insieme una forma più precisa e sostenuta, sottolineata da una illuminazione notturna diffusa, garantita da un proiettore per ogni palo. Anche l’edificio degli spogliatoi e del ristoro si inserisce in questa architettura morbida fatta di reti e piante, come elemento contenuto nello stesso involucro che rinuncia ad una propria espressione autonoma, per assoggettarsi alla stessa logica compositiva dell’insieme. Solo verso strada, l’edificio si “indurisce”, toccando il suolo con un rivestimento in pannelli di calcestruzzo prefabbricati, a finitura liscia; materiale che si adatta bene all’aggressività dell’uso cui vengono spesso sottoposti gli impianti sportivi. La copertura è invece un tetto verde che garantisce un ottimo isolamento termico agli ambienti sottostanti e, al contempo, permette l’utilizzo della terrazza come palestra all’aperto e spazio per i tavolini del bar sottostante. La posizione dell’edificio è stata individuata con l'obbiettivo di prolungare e rafforzare l’allineamento stradale degli edifici residenziali e di offrire una sponda consistente alla prospettiva di chi raggiunge il quartiere percorrendo la via San Francesco-Carrara di Ceglie, l’unica strada della nuova lottizzazione che si allinea alla viabilità esistente. Sono stati inseriti quattro campi da gioco (calcetto, tennis, pallacanestro e pallavolo) con pavimentazione sintetica, ciascuna idonea a ciascuna disciplina sportiva, una struttura in cemento armato per l'arrampicata sportiva e una pista da skateboard. Una piccola gradonata da realizzare in struttura leggera di metallo e legno (per ovviare al limite della distanza dalla ferrovia), permette di osservare il gioco sul campo di calcetto e, con una sola fila di posti a sedere, sul campo di tennis. Al di sotto della tribunetta è ubicata la cisterna per la raccolta di acqua piovana. 3. GLI ORTI URBANI L’area destinata dal concorso al verde pubblico attrezzato, risulta marginale rispetto alla distribuzione delle volumetrie residenziali previste e, per di più, a ridosso della ferrovia; troppi limiti per farne un semplice giardino da passeggio. Sembra invece una collocazione perfetta per un genere di verde urbano già sperimentato ampiamente in altre realtà italiane, quello degli orti urbani. Piccoli appezzamenti di terreno (da 50-100mq) destinati alla conduzione da parte delle famiglie dei quartieri residenziali, pensati in prevalenza per l’utenza della terza età. Un circolo ricreativo con un posto di ristoro ed un campo di bocce, completano la sistemazione di questo spazio residuo, occupando parte del largo marciapiede da realizzare sul confine del supermercato esistente. Il vialetto di distribuzione degli orti, termina in uno spazio di sosta all’ombra degli alberi piantumati verso la ferrovia per formare un cuscinetto di attenuazione dell'impatto visivo e sonoro. Gli orti saranno delimitati su tre lati da siepi di pitosforo e sul lato del vialetto da una bassa staccionata in legno che si alterna con i capanni per gli attrezzi, anch’essi realizzati in fasciame di legno di larice, delle dimensioni di 2,5x2,5x2,5 metri. In corrispondenza dei capanni è prevista una panchina e una lampada per l’illuminazione notturna. Il circolo ricreativo è un piccolo edificio in muratura portante e solaio tradizionale in laterocemento, intonacato di colore bianco, con una grande vetrata che si apre sull’area ombreggiata da una copertura in legno lamellare e fasciame di larice, che appoggia sulla stessa muratura perimetrale del piccolo edificio e su di un muro isolato che scherma lo spazio dalla strada. La copertura ombreggiante, sovrapponendosi al solaio in laterocemento, ne garantisce un migliore isolamento dall’irraggiamento solare estivo per la parte più direttamente investita dai raggi solari, in modo da migliorare le prestazioni climatiche interne senza onere di condizionamento dell‘aria. I servizi igienici sono collocati sul retro dell'edificio in modo da essere accessibili anche nelle ore di chiusura del circolo ricreativo. Una cisterna di raccolta delle acque piovane dalle coperture e dalle pavimentazioni esterne, verrà realizzata al di sotto del piccolo edificio e con il suo stesso profilo planimetrico, in modo da ottimizzare il costo dello scavo, delle fondazioni e del vespaio. La cisterna ed il bacino di raccolta, saranno dimensionati sulla base delle esigenze di acqua stimate per l’irrigazione degli orti. 4. SOSTENIBILITÀ La sostenibilità della costruzione e della trasformazione del territorio, non costituisce ormai una opzione bensì una condizione imprescindibile entro cui l’architettura contemporanea deve operare. Il progetto qui presentato affronta il tema della sostenibilità, contemplando diversi aspetti del problema. a. Il primo aspetto è quello dell’energia, visto sotto i due punti di vista della produzione da fonti rinnovabili e del contenimento dei consumi attivo e passivo. i. sulla copertura del corpo di fabbrica delle aule, che si estende per circa 750mq di solaio, verrà impiantata una piccola centrale fotovoltaica a pannelli di silicio policristallino, posizionati in piano in modo da non emergere dalla sagoma dell’edificio, condizione che a queste latitudini corrisponde ad un calo di rendimento inferiore al 5%, per una superficie effettiva di circa 500mq di pannelli e una produzione di circa 60-70kwp di energia elettrica. Tale produzione è di gran lunga eccedente il fabbisogno reale della scuola, della piazza e del centro sportivo, dunque corrisponde ad una intenzione di investimento dell’Amministrazione Comunale in campo energetico per colmare gradualmente il bilancio energetico. Per questo motivo il costo di realizzazione della centrale solare viene conteggiato separatamente rispetto ai costi di costruzione dell’intero intervento. ii. Le sei aule sono dotate di ampie vetrate a tutta parete nel lato sud, questo permette di incamerare calore durante le giornate invernali, quando i raggi solari sono più inclinati, mentre quando nei mesi più caldi l'inclinazione si riduce, la copertura aggettante in legno li intercetta evitando l'irraggiamento eccessivo delle aule. Un sistema di due tende sovrapposte permette di attenuare l'eccesso luminoso e, all'occorrenza di oscurare del tutto l'aula. iii. Tutti gli edifici del progetto, nelle posizioni in cui si aprono con vetrate ampie ad esposizioni soleggiate, vengono dotati di schermi solari di adeguata profondità per ombreggiare gli ambienti interni. Altri tipi di schermature sono stati applicati laddove l'irraggiamento solare diretto può mettere in difficoltà i sistemi di coibenza dei solai di copertura. In questo senso anche i pannelli fotovoltaici sulle aule, adeguatamente sollevati dal piano di posa, svolgono un ruolo di schermo solare. Allo stesso modo il tetto verde previsto sul solaio dell'edificio degli spogliatoi del centro sportivo, svolge analogo compito di isolamento termico degli ambienti sottostanti. iv. La luce diffusa che penetra dai fori delle murature e dei solai della scuola, consente di risparmiare energia elettrica per l'illuminazione di quelle aree che non richiedono luce concentrata per lo svolgimento delle attività (palestra, sala mensa, spazi di connessione, attività didattica libera); la dimensione ridotta dei fori in relazione alla loro profondità, contiene il fenomeno dell'effetto serra a livelli molto ridotti. b. Ciascun nucleo dell'intero intervento può contare sulla presenza di una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana, commisurata alle esigenze delle attività che vi si svolgono e della irrigazione. Le cisterne sono dotate di un pozzetto dissabbiatore che precede l'immissione in vasca ed eventualmente, in uscita, di un semplice filtro depuratore per l'utilizzo idrico-sanitario nei servizi igienici, commisurato al tipo di utenza (docce, lavamani, water). Una rete idrica interrata consentirà di recapitare l'acqua non filtrata per uso irriguo, ai diversi punti di erogazione degli spazi esterni. c. La scelta di pavimentare la piazza con una tecnica a secco, permette di realizzare una vasta superficie filtrante, elemento fondamentale per il miglioramento del microclima dei quartieri di espansione urbana. L'acqua in eccesso sarà recuperata al di sotto della superficie filtrante, grazie ad una adeguata stratigrafia del vespaio drenante, per inviarla alla cisterna. Altro elemento importante per il controllo del microclima sono le alberature, introdotte massicciamente nel progetto. Le specie introdotte in maniera preponderante sono il cipresso e il ligustro e, per le siepi il pitosforo; tutte specie poco avide di acqua, soprattutto dopo i primi quattro o cinque anni dall'impianto. d. Gli orti urbani contribuiscono alla sostenibilità ambientale dell'intervento, oltre che per le evidenti caratteristiche naturali degli elementi introdotti, anche per gli effetti calmieranti sulle microeconomie domestiche del quartiere. e. Un tema ambientale scottante, ampiamente discusso nel dibattito politico-culturale pugliese, approdato anche al dibattito parlamentare, è quello della destinazione degli scarti della pietra di Trani, provenienti sia dal processo di estrazione che da quello di lavorazione. Il progetto propone di usare i blocchi di diversa pezzatura e forma, non adeguati al taglio in lastre, come blocchi da posare in opera a secco per costruire il lungo muro megalitico che delimita il giardino della scuola dalla piazza; la graniglia ricavata dalla macinazione del pietrame di cava non utilizzabile in blocchi, verrà utilizzata per la realizzazione degli elementi in calcestruzzo della pavimentazione e delle panche della piazza e, insieme alla polvere recuperata dalla lavorazione delle lastre, per i pannelli prefabbricati della scuola.
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    1. LA PIAZZA E LA SCUOLA Nel considerare l’impianto al suolo della scuola rispetto allo spazio libero della piazza, abbiamo perseguito l’intento di non separare il quadrato centrale del nuovo quartiere in due metà contrapposte, bensì di integrare in un disegno unitario i due elementi, ragionando sui pieni e sui vuoti e trattando le fitte alberature come fossero elementi della costruzione, quasi presenze volumetriche. La posizione dell'edificio scolastico nell'isolato è stata determinata dalla...

    Project details
    • Year 2009
    • Client Comune di Bisceglie
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Sports Centres
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