RISTRUTTURAZIONE INNOVATIVA EDIFICIO POLIFUNZIONALE EX-UPIM (Treviglio) | Roberto Oggionni

Un lotto in continua trasformazione durante le diverse epoche storiche. Forse l’unico isolato nel cuore di Treviglio in continua evoluzione. Prima cimitero cittadino, poi teatro, poi piazza, poi sede di una industria per la produzione della birra, piazzale ed infine il grande supermercato Upim che la trasforma in luogo di aggregazione per l’acquisto e per il passeggio. E oggi, come si trasformerà l’Ex Upim?

Oggi l’edificio entra nella piazza e la piazza stessa penetra nell’edificio: è una continua connessione, uno scambio di forze e sinergie come colonna portante del nostro progetto. Un’idea di (ri)connessione di tutto il tessuto storico compresa quella piccola porzione di centro chiuso ed isolato in se stesso come la piccola strada e insenatura che si forma tra il retro di piazza Garibaldi e piazza Luciano Manara. Un’idea che rompe gli equilibri della piazza in modo tridimensionale, su tutti i livelli, una revisione che genera un positivo-negativo, uno scontro- incontro di forze, sinergie e funzioni, proprio come affermava Bruno Munari. Il positivo-negativo da noi ideato, genera uno spazio che non è volume aggiunto, ma sottrazione di volume, sottrazione di materia che porta a liberare lo spazio fino ad adesso definito interno ed esterno, alleggerendo le gerarchie dei percorsi fisici, visivi e percettivi. Ridefinire quello che è il confine tra dentro e fuori in un tutt’uno, la piazza e l’edificio. Il seno e l’intorno. Ed ecco la creazione di uno spazio che non si può definire solo ipogeo, ma che partendo dal sottoterra abbraccia tutti i livelli dell’edificio e della piazza creando livelli per viverlo a quote differenti che si uniscono verticalmente e orizzontalmente, esternamente ed internamente.

L’edificio si sviluppa attorno a questo Core e da esso dirama ed accentra tutte le funzioni progettate. Funzioni pubbliche per l’utilizzo e per l’interesse. Il nostro spazio aperto è entrata ad un livello inferiore per le funzioni sociali e aggregative come ludoteca emeroteca e spazio espositivo. Diventa ordinatore e centro delle attività del commercio, da quelle al dettaglio più antico come il mercato a quelle più recenti dei negozi. Si chiude, infine ad un livello superiore come piazza sopraelevata di accesso ad altre funzioni progettate come attività di ristorazione e spazi per la comunità. Il nostro Core unisce le due parti di edificio che sono per costruzione diverse come la ‘torre’ e la ‘stecca’, mette in connessione le funzioni inserite nella torre a valenza più di rappresentanza come lo spazio polifunzionale-espositivo e congressuale, l’ampliamento della biblioteca civica inteso come spazi di aggregazione socio-culturale e gli uffici comunali, con le funzioni della parte lineare come i 12 box per il mercato al minuto, i negozi, il ristorante e una piazza sopraelevata.

Il nostro progetto, un edificio nuovo che unisca la memoria di un breve e recente passato ad un futuro rispettoso della tradizione del luogo, della gente e del pensiero contemporaneo attento ad un cambiamento responsabile per l’ambiente e la comunità. Un esempio di recupero non solo architettonico, ma urbano, sociale ed ambientale.

Un compromesso per una cittadina che è in cambiamento.