Colazione sull'erba

Installazione di Agostino Iacurci per “Una stanza tutta per sé” | Ospiti desiderati Rome / Italy / 2019

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La settima ed ultima edizione di Una Stanza Tutta Per Sé, vedrà sta volta l’interpretazione di un artista. Dopo tre anni in cui designer ed architetti si sono succeduti nella realizzazione del nostro primo progetto culturale site specific, la trilogia della Stanza si chiude con Agostino Iacurci, giovane artista pugliese trapiantato a Berlino. La sua interpretazione di Ospitalità è quanto di più familiare e vicino alla vita di tutti i giorni in una classica famiglia, italiana e non solo.


"Nella mia famiglia la tavola è il centro della vita sociale, il luogo dove si passa la maggior parte del tempo assieme e dove ci si scambiano affetti sotto forma di pietanze. Del resto, dalle mie parti, per frenare bruscamente un eccesso di confidenza di un interlocutore gli si domanda: “Abbiamo mai mangiato insieme?”, come a dire che la condivisione di un pasto è requisito minimo di una conoscenza.


Quando sono stato invitato a immaginare una stanza sul tema “Ospiti desiderati” non ho potuto non pensare alle grandi tavolate della mia infanzia, imbandite spesso all’aperto in campagna durante le feste in famiglia, di cui la mia parte preferita era la realizzazione della salsa.


Ho quindi immaginato una tavolata in mezzo ai pomodori, una pianta a me molto cara e dalla storia emblematica. Originaria di Messico e Perù, la pianta del pomodoro è arrivata in Europa nel 1540. Considerato a lungo tossico e poi utilizzato a fini ornamentali, il pomodoro è diventato un alimento commestibile solo molti decenni più tardi, complice il processo di adattamento ai nostri climi che trasformò i frutti da gialli in rossi. In 500 anni, quello che ci appariva come un veleno a causa del suo aspetto esotico è finito per diventare caposaldo della nostra cultura gastronomica, elemento identitario nonché tassello imprescindibile della nostra economia.


Al centro di questo paesaggio con pomodori ho quindi immaginato una tavola. L’ho ispirata alle curve di Victorine Meurent nel più celebre dei quadri raffiguranti un pasto campestre: “Le Déjeuner sur l’herbe” di Manet. Sinuosa e sicura, la particolarità di questa tavola è quella di essere allo stesso tempo un tappeto. Un oggetto in grado di accogliere idealmente i diversi modi di mangiare: in piedi, seduti, in ginocchio, a terra. Ho voluto infatti la mia tavola aperta e curiosa, capace di rendere ogni ospite desiderato." Agostino Iacurci

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    Project details
    • Year 2019
    • Work started in 2019
    • Work finished in 2019
    • Status Completed works
    • Type Exhibitions /Installations
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