NEGOZIO ZONA AIRSIDE AEROPORTO DI NAPOLI | massimo di maio

Naples / Italy / 2010

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AEREOPORTO DI NAPOLI

Capri Naif

Negozio zona air side

 

 

Premessa

L’unità commerciale oggetto della presente relazione è ubicata nel comune di Napoli all’interno dell’aereoporto di Capodichino, si estende su una superficie di circa 55 mq. .

Gli amministratori della società Capri naif,  su richiesta,  della società che gestisce i punti vendita all’interno dell’aereoporto di spostare il punto vendita nella zona Air Side, hanno deciso di riammodernare il proprio spazio vendita  così da allinearsi ai canoni  ed alla politica aziendale della società.

I Lavori consisteranno nel realizzare in una altra area messa a disposizione, previa la messa in opera di una elegante staccionata  esterna con l’indicazione “lavori in corso”, del negozio di vendita da asporto e degustazione di prodotti tipici campani quali, formaggi, vini, paste, liquori, pane, dolci ecc. ecc.  .

Saranno realizzati a norma di legge nuovi:

·         impianti elettrici

·         impianti idraulici

·         saranno realizzate delle contro soffitte per occultare gli impianti

·         saranno messe in opera attrezzatura frigorifere

·         saranno messe in opera arredi in legno ( scaffali, banco cassa, banco degustazione, vineria, pensili ecc. .

 

tutti i materiali infiammabili saranno trattati con vernici ignifuganti all’acqua

tutte le maestranze saranno di tipo qualificato e i propri nominativi saranno trasmessi alla direzione, prima dell’inizio dei lavori, per eventuali permessi di ingresso,

 le imprese per la realizzazione delle opere saranno iscritte alla camera di commercio ed in regola con i contributi, ed  in possesso di polizza infortuni con primaria compagnia assicuratrice . 

 

Alla fine dei lavori saranno esibiti certificazioni come per legge.

 

 

Le attrezzature

 

Tutte le attrezzature messe in opera saranno di primaria casa e dotati di certificazioni di legge per locali ad uso pubblico,

il banco frigorifero per dolci  sarà della spettabile IFI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alla base di ogni banco bar IFI c’è Factotum, sistema studiato dall’architetto di fama mondiale Makio Hasuike, in collaborazione con l’Ufficio Tecnico IFI, per rendere possibile qualsiasi soluzione tecnica ed estetica.
.


 
 

 

La tecnologia Factotum adotta una struttura portante in acciaio tubolare verniciato con polveri epossidiche "a protezione totale" a 180° C per garantire solidità e durata.
La sua "componibilità integrale" consente di distribuire l’arredo in maniera funzionale ed adattabile a qualsiasi tipo di locale, secondo le esigenze del cliente.
La superiorità di Factotum la si nota in tutti i suoi elementi costitutivi: refrigerazione ventilata, piedini regolabili, angoli interni arrotondati, tramogge estraibili per i rifiuti, sportelli a chiusura magnetica.
 
 

 

Il rispetto dell'ambiente

Per i sistemi di coibentazione IFI utilizza poliuretano espanso senza CFC (Cloro Fluoro Carburi).
Per i sistemi di refrigerazione vengono utilizzati gas ecologici.
.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Norme CE

Tutti i prodotti dotati di impianto elettrico sono certificati con il marchio CE norme europee EN 60 555-2, EN 60 555-3, EN 55 014, EN 50 082-1, EN 60 335-1, EN 60 335-2-24, e sono conformi ai requisiti essenziali previsti dalla Direttiva sulla compatibilità elettromagnetica 89/336/CEE e dalla Direttiva Europea sulla bassa tensione 93/68/CEE.
.

 
 

 

 

Il Collaudo

Presso i reparti produttivi IFI è presente una sala collaudi "controllo qualità", in cui tutti i prodotti vengono sottoposti a severi test, e due camere climatiche, in cui vengono riprodotte condizioni di temperatura ed umidità estreme..


 
 

 

È grazie a questi centri che IFI garantisce la perfetta costruzione di ogni componente tecnologico, dell’impianto elettrico e del sistema di refrigerazione.
 
 


Il frigo a parete per salumi formaggi ecc. sarà della spettabile mondial elite s.r.l.

 

 Il processo produttivo della mondial è conforme ai requisiti della normativa ISO 9001 e rispetta l'ambiente nell'ambito della normativa ISO 14001. Recentemente Mondial Elite ha voluto raggiungere un livello di eccellenza ottenendo la registrazione ambientale Emas. Tutte le attività del suo laboratorio sono certificate ISO 17025. Il Controllo Qualità parte dall’accettazione dei materiali e interviene in tutto il ciclo produttivo con severi test di ispezione e monitoraggio. Il dipartimento segue con attenzione tutti gli stadi del processo produttivo al fine di garantire sempre i più elevati standard di qualità.

                    

 

 


RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO 

 

 

 

-   Premessa  -

 

                       L’immobile oggetto della presente relazione è ubicato nel comune di Napoli nei locali dell’aeroporto   , si estende su una superficie complessiva di circa mq . 55  sviluppati su di un solo livello   e destinati ad attività di vendita al pubblico di prodotti tipici campani quali  gelati, pasticceria, formaggi,   ecc. .

                        Tutti gli impianti oggetto della presente saranno realizzati in osservanza alle disposizioni legislative e normative vigenti in materia ; in particolare saranno rispettate le leggi e le norme sotto elencate , e riportate nel seguito della stesura della presente relazione , ritenendo altresì incluse tutte le norme pertinenti anche se non espressamente indicate :

 

-D.P.R.. 547/55 Norme per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro

-Legge 186/68 Disposizioni concernenti l’installazione degli impianti elettrici

-Legge 46/90 Norme per la sicurezza degli impianti

-D.P.R. 447/91 Regolamento di attuazione della Legge 46/90

-D.L. 626/94 e D.L. 242/96 Tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro

-D. M. 37/08

-Norma CEI 64-8 IV ed. Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in c.a. …

-Norma CEI 64-2 Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione …

-Norma CEI 11-1 Impianti di produzione , trasporto e distribuzione di energia elettrica …

-Norma CEI 11-8 Impianti di terra …

-Norma CEI 20-20 Cavi isolati in polivinilcloruro con tensione nominale no superiore a 450/750V …

-Norma CEI 20-19 Cavi isolati in gomma con tensione nominale non superiore a 0,6/1kV

-Norma CEI 23-9 Apparecchi di comando non automatici interruttori per installazione fissa per uso domestico e similare

-Norma CEI 23-8 Tubi protettivi rigidi in PVC e loro accessori per l’installazione …

-Norma CEI 23-18 Interruttori differenziali per usi domestici e similari …

-Norma CEI 23-51 Prescrizioni per la realizzazione .. quadri di distribuzione per uso domestico e similare

-Norma CEI EN 60439-1 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per B.T.

-Guida CEI 64-54  Guida per l’esecuzione di impianti elettrici nei locali di pubblico spettacolo 

-Prescrizioni ed indicazioni ENEL

-Prescrizioni ed indicazioni TELECOM

-Prescrizioni ed indicazioni delle autorità locali , comprese quelle dei Vigili del Fuoco

 

 

                   Le parti costituenti l’impianto elettrico possono essere così di seguito elencate e suddivise :

Arrivo Energia Elettrica
Impianto di terra
Analisi dei carichi e criteri di dimensionamento dell’impianto
Quadro elettrico generale
Distribuzione principale
Distribuzione secondaria
Sottoquadri di zona
Circuiti terminali
Illuminazione
Illuminazione di emergenza
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1.Arrivo ENERGIA ELETTRICA

 

                  La fornitura ENEL di energia sarà effettuata in BT, Il sistema di collegamento del neutro a terra sarà del tipo TT .

Immediatamente a valle del misuratore di energia sarà predisposto l’interruttore magnetotermico differenziale generale di impianto.

 

                  La protezione differenziale generale d’impianto sarà affidata al relè differenziale regolabile in tempo e corrente , completo di toroide separato che permetterà di realizzare la selettività verso il guasto a terra dell’impianto .

 

2. Impianto di terra

 

 

L’impianto di terra è stato progettato e dimensionato al fine di rispondere alle seguenti caratteristiche :

 

-avere sufficiente resistenza meccanica e resistenza alla corrosione

 

-essere in grado di sopportare dal punto di vista termico la più elevata corrente di guasto prevedibile

-evitare danni ai componenti elettrici

-garantire la sicurezza delle persone nei confronti delle tensioni di passo e contatto che dovessero manifestarsi sull’impianto per effetto della corrente di guasto a terra .

 

A tal fine si è tenuto in particolare evidenza , per effettuare un corretto dimensionamento , dei seguenti parametri :

- valore limite della tensione di contatto ammessa dalle norme , in funzione delle caratteristiche degli interruttori differenziali che si andranno ad installare

Tutte le masse dell’impianto elettrico saranno collegate a terra , quali : tubazioni degli impianti tecnologici  , carpenterie quadri elettrici , schermatura dei conduttori , telai metallici etc.

L’impianto di terra da realizzare sarà unico e costituto da dispersori verticali ed intenzionali

 

            

 

 

I conduttori di protezione ed equipotenziali saranno contraddistinti dalla colorazione g/v , con sezione conforme alla seguente tabella :

 

Sezione del conduttore di fase che alimenta la macchina o l’apparecchio
Conduttore di protezione facente parte dello stesso cavo o infilato nello stesso tubo del conduttore di fase
Conduttore di protezione non facente parte dello stesso cavo e non infilato nello stesso tubo del conduttore di fase
mmq
mmq
mmq
≤  16
Sezione del conduttore di fase
Min 2,5 se protetto meccanicamente; 6 se non protetto meccanicamente
>16 e ≤ 35
16
16
>35 
Metà della sezione del conduttore di fase; nei cavi multipolari, la sezione specificata dalle norme
Metà della sezione del conduttore di fase; nei cavi multipolari, la sezione specificata dalle norme
 

 

 

 

3. Analisi dei carichi e criteri di dimensionamento dell’impianto

 

Per il corretto dimensionamento degli impianti e della relativa fornitura di energia si è provveduto alla valutazione dei carichi elettrici che si andranno ad installare, che sono di seguito così riassunti :

 

CARICO

 
POTENZA NOMINALE
COEFF. UTILIZZO
POTENZA DI PROGETTO
Illuminazione generale
4 kW
0.9
3.6
Circuiti FM
6.5 kW
0.8
5.20
Servizi generali
2kW
0.7
1.4
 

 

            La potenza risultante di 10.20 kW  sarà utilizzata quale parametro contrattuale relativamente alla fornitura di energia .

             

 

4. Protezione dalle scariche atmosferiche

 

E’ stato verificata l’eventuale necessità di installare un impianto LPS .

  la struttura in oggetto risulta autoprotetta e pertanto non necessità di impianto LPS

 

 

5. Quadro elettrico generale

 

                  Il quadro elettrico sarà realizzato in conformità dei grafici di progetto , e cablato in idonea carpenteria metallica  completa di porta trasparente  con grado di protezione minima IP55 , munita di opportuna serratura a chiave .

                  Lo schema elettrico proposto è tale da consentire una adeguata continuità di servizio, in caso di guasto il disservizio sarà limitato alla sola zona interessata grazie all’adeguata disposizione per numero e tipologia degli interruttori di protezione .

                  Tutti i circuiti saranno protetti con adeguati interruttori magnetotermici e differenziali .

 

Per la determinazione  delle correnti di impiego e quindi delle correnti nominali degli interruttori, si è tenuto conto dei due seguenti coefficienti:

·        Ku = Coefficiente di utilizzazione, ossia il rapporto tra la potenza assorbita da una utenza e la potenza nominale di targa della stessa; per tale coefficiente si è scelto il valore 1;

·        Kc=  Coefficiente di contemporaneità, ossia il rapporto tra la somma delle potenze assorbite delle utenze contemporaneamente in servizio e la somma delle potenze di tutte le utenze installate;

Per questo coefficiente  si sono scelti i seguenti valori:

 

 

Carichi luce                                                                         Kc = 0.9-1

          

Per le utenze F.M.                                                              Kc =0.7-0.8

 

 

 

I due coefficienti tengono conto del fatto che non tutti gli utilizzatori assorbono contemporaneamente la loro potenza nominale.

 

Tutte le linee in partenza dai quadri elettrici saranno protette da interruttore automatico magnetotermico differenziale al fine di garantire la massima continuità di esercizio e la immediata individuazione di guasti da dispersione.

Il dimensionamento delle condutture è stato fatto secondo quanto prescritto dalle Norme CEI 64-8 (IVed.), proteggendo ogni singolo conduttore dalle sovracorrenti dovute a sovraccarico e/o a corto circuito.

Il coordinamento tra conduttura e organo di protezione da sovraccarico è stato effettuato tenendo conto delle due seguenti condizioni:

 

Ib  ≤  In  ≤  If  ≤  Iz

 

Ib  ≤  In  e   If  ≤  1.45 Iz

 

 

Dove       Ib è la corrente di impiego;

                In è la corrente nominale dell’organo di protezione;

                  If è la corrente di intervento dell’organo di protezione;

                  Iz è la portata termica del cavo.

 

La protezione della conduttura delle sovracorrenti da corto circuito sarà assicurata dalla condizione che l’energia specifica, lasciata passare dall’interruttore, sia minore o uguale a quella sopportata dal cavo protetto, valutata in condizione di corto circuito presunto, ossia:

 

I2 t ≤  K2S2

                                              

 

Per quanto riguarda, invece, la protezione contro i contatti indiretti, essa è assicurata dall’intervento degli sganciatori differenziali ad alta sensibilità (Idn = 30mA)

 

Infatti, dal coordinamento di tale dispositivo con l’impianto di terra si riesce ad ottenere l’interruzione tempestiva del circuito anche con valori di resistenza di terra elevati; ciò limita la tensione di contatto a cui è soggetta una persona a valori non pericolosi.

Il dimensionamento delle linee elettriche dell’impianto forza motrice è stato fatto considerando una massima caduta di tensione all’utenza più lontana, non superiore al 4% della tensione .

Le linee elettriche in partenza dal quadro generale , saranno costituite da conduttori di tipo FG10OM1 posati in idonee canaline metalliche complete di coperchio .

             

 

 

6. Distribuzione principale

 

La  distribuzione principale dei  circuiti elettrici sarà realizzata in due modalità diverse :

-Tutte le dorsali principali  transiteranno su apposite canaline  complete di coperchio  fissate al soffitto, un setto separatore distinguerà il transito delle linee di energia dalle linee relative agli impianti speciali e segnalazioni 

-Le parti di impianto sottotraccia e/o in controsoffitta transiteranno in idonee tubazioni flessibili con cassette di derivazione incassate e/o a vista  .

Tutte le tubazioni in PVC (rigido o flessibile) adottate dovranno avere un diametro minimo pari a 20 mm ed in ogni caso superiore al 30% del diametro del cerchio circoscritto al fascio di conduttori in esso contenuti.
                  In questa dorsale principale transiteranno le linee di potenza ed di servizi ( quali telefoniche , ausiliari etc. ) , utilizzando percorsi   separati opportunamente identificati tramite diversa colorazione delle tubazioni  e transitando in cassette di derivazione separate ; qualora il transito nelle cassette dovrà avvenire in cassette comuni , saranno predisposti opportuni setti separatori .

I cavi adoperati saranno tutti del tipo non propaganti l’incendio a ridottissima emissione di gas tossici e corrosivi ( FG10OM1  , FM9 AFUMEX , N07G9K  )   con i conduttori identificati da guaine di isolamento di colori adeguati .

                  Le derivazioni saranno eseguite esclusivamente nelle cassette di derivazione utilizzando morsetti a compressione .

 All’interno dei cavidotti posati sotto il massetto del pavimento  si avrà cura di non effettuare interruzioni del cavo , eventuali derivazioni e/o giunzioni saranno eseguite nelle cassette di derivazione a parete  utilizzando gli appositi morsetti a compressione curando di non lasciare parti scoperte .

Il diametro interno dei tubi protettivi dovrà essere almeno pari a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto dal fascio dei cavi .

Nei canali la sezione occupata dai cavi non deve superare il 50% della sezione utile del canale stesso .

 

 

 

7. Distribuzione secondaria

 

La distribuzione secondaria sarà eseguita utilizzando canalizzazioni e tipo di cavo adeguati al tipo di ambiente, in  particolare:

-          tubazioni e cassette sottotraccia negli ambienti ad uso residenziale

-          tubazioni e cassette in materiale plastico  autoestinguente a vista di tipo RK con grado di protezione minimo IP55 dove è richiesto un più elevato grado di protezione

-          tubazioni con cavo FM9  e/o cavi a doppio isolamento FG10OM1  per la distribuzione dei circuiti luce all’interno delle controsoffittature .

                   I cavi adoperati saranno sempre del tipo autoestinguente , non propagante l’incendio a ridottissima emissione di gas tossici e corrosivi ( FG10OM1  , FM9 AFUMEX , N07G9K  )   .

 

 

 

 

 

8. Circuiti terminali

 

I circuiti terminali sono stati calcolati per la potenza impegnata,  si intende quindi che le prestazioni e le garanzie per quanto riguarda le portate di corrente , le cadute di tensione , le protezioni e l’esercizio in genere saranno riferite alla potenza impegnata .

                   Il carico convenzionale di progetto è stato ricavato moltiplicando la potenza nominale degli apparecchi utilizzatori e la corrente nominale delle prese a spina per i coefficienti desunti dalle tabelle CEI .

                   Definito il carico convenzionale la sezione è stata scelta in relazione alla potenza da trasportare ed alla distanza da coprire  .

                   I conduttori che si andranno ad installare avranno le seguenti caratteristiche :

-     Illuminazione di base                      sez. mai inferiore a 1,5mmq

-          Prese a spina da 10/16 A ed apparecchi            sez. mai inferiore a 2,5mmq

utilizzatori con potenza unitaria inferiore

o uguale a 3kW 

 

-          Apparecchi utilizzatori e prese a spina di

potenza superiore a 3kW               sez. mai inferiore a 4mmq

 

                        Gli impianti terminali saranno realizzati con tubazioni sottotraccia e/o a vista con tubazioni RK ove richiesto .

                                               Il diametro interno delle tubazioni sarà pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti , in modo da facilitare lo sfilaggio ed infilaggio dei cavi in esso contenuti .

                        Il tracciato dei tubi protettivi seguirà percorsi con andamento rettilineo orizzontale e verticale . Le curve saranno realizzate con raccordi e piegature che non danneggino il tubo o pregiudichino la sfilabilità dei conduttori .

 

                       

 

Ogni brusca deviazione del percorso dovuta alla struttura muraria , sarà interrotta con cassette di derivazione .

                        Le giunture dei conduttori saranno eseguite nelle cassette di derivazione con opportuni morsetti a compressione . Dette cassette saranno installate in modo tale da che non sia possibile introdurvi corpi estranei , risulti agevole la dispersione del calore in essa prodotte ed il coperchio sarà apribile solo con attrezzi .

                        I circuiti appartenenti a sistemi elettrici diversi saranno protetti con tubazioni diverse faranno capo a cassette separate , ove non sia possibile si farà ricorso a setti separatori .

                        Le apparecchiature elettriche civili ( interruttori , prese , deviatori etc. ) che verranno installate saranno di tipo civile ad incasso in apposita cassetta portafrutti tipo 503 .

                        Le apparecchiature elettriche destinate ad essere montate nei mobili devono essere adatte a tale tipo di installazione . Le prese dovranno essere del tipo fisso contenute in apposite scatole , posizionate ad una altezza minima di 7cm dal piano di calpestio .

I cavi impiegati all’interno dei mobili saranno del tipo non propagante l’incendio , per la protezione dai danneggiamenti meccanici occorre fissarli alle pareti con supporti distanziati al max di 30cm , rispettando i raggi massimi di curvatura prescritti .

Saranno da preferire cavi a doppio isolamento ( tipo FG70R ) , qualora si utilizzeranno cavi privi di guaina  questi dovranno essere posati in apposite tubazioni protettive .

           

 

 

9. Illuminazione

 

I corpi illuminanti adottati saranno scelti in base ai requisiti minimi dell'illuminazione per i diversi ambienti e attività di lavoro, richiesti dalle norme UNI 10380 , ed in conformità alle indicazioni del progettista architettonico .

 

 

 

 

 

Dati di progetto

Valori  luxometrici

- Valori indicati  dalla Norma UNI 10380

negozi 
500
lux
 

Si utilizzeranno i seguenti tipi di corpo illuminante :

-          corpi illuminanti con lampade a ioduri metallici

-          plafoniere tipo stagno complete di lampade fluorescenti  nelle restanti  zone della struttura Tutti i corpi illuminanti saranno posati ad altezza inaccessibile al pubblico .

Tutte le lampade saranno munite di schermo di protezione , che eviti in caso di rottura la proiezione di materiali incandescenti .

 

 

 

 

11 .Illuminazione di emergenza

 

L’illuminazione di emergenza sarà realizzata utilizzando plafoniere di tipo “sempre accesso “  autoalimentate con batterie al piombo ermetico in grado di assicurare una autonomia minima di 1 ora.

 

 

 

 

 

 

 

IL TECNICO

Arch. Massimo Di Maio

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    AEREOPORTO DI NAPOLICapri NaifNegozio zona air side  PremessaL’unità commerciale oggetto della presente relazione è ubicata nel comune di Napoli all’interno dell’aereoporto di Capodichino, si estende su una superficie di circa 55 mq. .Gli amministratori della società Capri naif,  su richiesta,  della società che gestisce i punti vendita all’interno dell’aereoporto di spostare il punto vendita nella zona Air Side, hanno deciso di riammodernare il proprio spazio vendita ...

    Project details
    • Year 2010
    • Work started in 2010
    • Work finished in 2010
    • Status Completed works
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