AMATRICE PRIMA DI AMATRICE | Massimiliano Storgato

Lo studio della città di Amatrice partiva, prima dei terribili eventi sismici del 2016, dall’esigenza di costruire una base georeferenziata di elementi notevoli architettonici volti alla verifica delle teorie relative al posizionamento ricorrente delle chiese mendicanti e dalla loro datazione. Dopo la distruzione della città, le esigenze sono cambiate ed è stato superato il limite dell’esercizio accademico, realizzando un progetto finalizzato alla redazione di uno strumento concreto per lo studio e la restituzione storico critica della città. Il principale problema da risolvere era quello relativo alla raccolta diretta dei dati, poiché l’inconsistenza edilizia aveva reso di fatto impossibile qualsiasi acquisizione diretta. La metodologia applicata si è basata sulla complementarietà tra l’analisi del materiale fotografico inedito, messo a disposizione dagli abitanti della città attraverso cartoline e foto storiche, e la ricostruzione digitale di ogni edificio della città mediante gli strumenti messi a disposizione da Google Street. Questi strumenti sono stati applicati sulla realtà catastale dei primi del ‘900. Dopo la realizzazione di un modello digitale relativo ad un attimo prima del terremoto, si sono potuti spogliare tutti gli edifici dalle varie trasformazioni che si sono succedute nel tempo, per poter riportare la città ad un momento storico in cui non era ancora stata vittima di rifacimenti stilistici, superfetazioni vertiginose o tinteggiature sfrenate. Lo studio si è avvalso inoltre della lettura diretta delle macerie per una compilazione scientifica degli elaborati, partendo dal confronto dei manufatti in relazione alle fonti storiche, passando per le riflessioni relative ai restauri che si sono succeduti nel tempo, fino ad arrivare ad una proposta metodologica per la restituzione cromatica delle facciate. Il lavoro di ricerca ha portato alla ricostruzione sia fisica, mediante modelli tradizionali e innovativi, che virtuale del borgo di Amatrice ad un periodo che si colloca tra la fine del XIX secolo e il primo decennio del XX secolo, in scala 1:100. La ricostruzione proposta non vuole rappresentare uno stato di fatto storicizzato, un modello stilistico o uno schema nostalgico ma un prototipo progettuale basato su un percorso di conoscenza adatto ad una ricostruzione consapevole della città di Amatrice, che non si limiti ad un “com’era e dov’era” ma ad un “com’era armoniosa e quanto potrà esserlo in futuro”.