INTRODUZIONE
Rome / 2019
Uno dei compiti dell’architettura e del designer è risvegliare le forme assopite dell’inconscio umano; l’architettura non solo cerca di vivere il progresso del proprio tempo, ma cerca anche di sopravvivere ad esso. Collocare l’architettura tra il passato e il futuro, tra il pieno e il vuoto, tra la stasi e il movimento è il tentativo, forse disperato, di fissare lo spazio e il tempo in una dimensione equilibrata.
L’idea di forma delle opere progettate deriva dalla cognizione cosciente di operare sempre in un luogo particolare, punto di incontro artificiale come tra “l’acqua e la terra”, una situazione di confine che “non è il limite ove una cosa finisce, ma, come già compresero i romani, quel limite da cui una cosa comincia a venire in presenza”.
La spinta generatrice dei progetti è creare un luogo, che fosse l’estensione dello spirito e della cultura del luogo verso il futuro, creando attraverso un ritmo musicale un percorso nel quale esaltare il desiderio di meraviglia che si caratterizzasse come simbolo dei luoghi.
La creatività progettuale nasce sempre dalla volontà di oltrepassare il limite tra forma e struttura, facendo in modo che la valenza formale dell’idea combini perfettamente con la caratterizzazione strutturale della stessa, senza creare situazioni di subordinazione progettuale.
“Lo spirito che accompagna ogni progetto ha alla base gli elementi che permettono l’estensione dello spirito e la dimensione del sogno”.
Gerardo Nappa
Uno dei compiti dell’architettura e del designer è risvegliare le forme assopite dell’inconscio umano; l’architettura non solo cerca di vivere il progresso del proprio tempo, ma cerca anche di sopravvivere ad esso. Collocare l’architettura tra il passato e il futuro, tra il pieno e il vuoto, tra la stasi e il movimento è il tentativo, forse disperato, di fissare lo spazio e il tempo in una dimensione equilibrata. L’idea di forma delle opere...
- Year 2019
- Work finished in 2019
- Status Completed works
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