COLLALBRIGO : UN BORGO NELL'OSTERIA | Maurizio Moraldi

A CONEGLIANO, insieme all'arch. Elisabetta Ghetti , IL RESTAURO SI FA VOLANO DEL RECUPERO URBANO Conegliano / Italy / 2019

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Ci sembra proprio il caso  di dire che... a Conegliano nove mesi di silente e operoso lavoro  hanno l'Osteria a nuova vita  restituita. Fuori dalla rima, qui, sul colle più ridente della Marca Trevigiana, gli aspetti immateriali come il significato, la storia, la memoria collettiva  hanno pesato non meno  di quelli materiali, propri dell'opera di restauro e di recupero edilizio. Quel mix complesso e interdisciplinare del trasformare nel conservare è stato,  nell'Osteria di Collalbrigo, amalgamato in salsa gourmet con due  ingredienti  indispensabili:  il rispetto dell'esistente e le risorse materiali e immateriali disponibili.  Parafrasando di nuovo  l'arte culinaria, la prova  paradigmatica da svolgere  rimane da sempre,  i grandi  Chef  lo sanno bene, come cucinare  con le uova a disposizione  una buona frittata. Ovvero rintracciare e  esaltare,  con il progetto di restauro dell'edifico che ospita da sempre  una storica osteria  veneta,  i valori identitari e tipologici  di  un territorio dove l'architettura è paesaggio agrario.      Un intervento  con  modifiche strutturali mirate,  sia  sull'edificio originario (nuova sala con doppio volume e finestre di richiamo al piano di copertura) che nel resede dell'ex pallaio (nuova loggia per  ombre  all'aperto) in modo  da far svolgere all'edificio, nella contemporaneità,  una funzione commerciale  declinata  nella  ristorazione e dotata di  tutti i comfort  e i requisiti normativi e tecnico funzionali  per  l'involucro, la bioclimatica, le strutture, l'acustica, l'illuminotecnica e gli impianti. Poi tutto è andato rapidamente avanti  con soprintendenze, geni civili, istanze amministrative, gare e appalti con premiate imprese, ingegneri amici e trovati, divenuti fratelli nel viaggio; disegni digitali e fatti sui muri per velocizzare un' apertura  fortemente da tutti voluta in tempi più mitteleuropei (uomini pensanti di Karlsruhe, di Brunico e di Bressanone erano al nostro fianco) che italiani.  Ma, detto ciò,  la piena consapevolezza del risultato raggiunto ci è stata data da un sarcastico quanto illuminante commento della  committenza che di fronte al montaggio della nuova struttura esterna in ferro  ha  sentenziato:  "sembra proprio un reperto bellico". Ci sono balzati subito alla mente i pensieri,  che in treno, venendo  dalle nostre  colline toscane, ci interrogavano su quale potesse essere stata  la vita in quell'osteria  su  un  colle al centro di un teatro di guerra  che guardava a nord alle gallerie  del San Boldo, con la via di fuga  austro ungarica e, a sud  al Piave mormorante e al Montello. Ecco,  in quei ricorrenti  e intensi pensieri, forse evocati  dalla scolarizzata adolescenza,  è maturata  (inconsciamente ?)  una estetica della ruggine del tempo, patina corten della nostra piccola  architettura, qui guidata  e svelata dalla memoria di un nobile, sacro, territorio.

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    Ci sembra proprio il caso  di dire che... a Conegliano nove mesi di silente e operoso lavoro  hanno l'Osteria a nuova vita  restituita. Fuori dalla rima, qui, sul colle più ridente della Marca Trevigiana, gli aspetti immateriali come il significato, la storia, la memoria collettiva  hanno pesato non meno  di quelli materiali, propri dell'opera di restauro e di recupero edilizio. Quel mix complesso e interdisciplinare del trasformare nel...

    Project details
    • Year 2019
    • Work started in 2018
    • Work finished in 2019
    • Status Completed works
    • Type Restaurants / Interior Design / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of façades / Building Recovery and Renewal
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