Belvedere Le Dalie | Paolo Portoghesi

Rome / Italy

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Nell’area verde fra la Nomentana e la Salaria, nelle prossimità del Parco Talenti, sorge Rione Rinascimento, un quartiere progettato dall’architetto Paolo Portoghesi che già nel toponimo esprime le sue peculiarità: la parola “rione” evoca la volontà di stabilire una relazione privilegiata con quella piccola area centrale che è l’anima della città; “rinascimento” l’ambizione di dar vita a un complesso innovativo per dimensioni, qualità architettonica, dotazioni tecnologiche e risorse economiche ed imprenditoriali impegnate.


All’interno del Rione Rinascimento, il complesso del “Belvedere le Dalie” esprime un perfetto connubio tra arte e natura. L’andamento curvilineo degli aggetti dei balconi instaura infatti un dialogo armonico sia con Rinascimento Primo, il progetto completato dall’architetto Portoghesi già 10 anni fa, sia con il paesaggio in cui si inserisce: un grande parco che conserva i connotati della campagna romana, circostante.


L’architetto Paolo Portoghesi, spiega: “Si tratta di due case ad appartamenti nel complesso Talenti, davanti al complesso residenziale Rinascimento Primo dove ho potuto realizzare il mio sogno di continuare la Roma storica, una città con una identità inconfondibile che la periferia ha quasi sempre tradito. Sono felice di potere riprendere questa esperienza in due edifici a cui è stato dato il nome di ‘Belvedere le Dalie’.
Ritengo importante che sia stato dato un nome che individua non tanto l’ispirazione quanto una caratteristica che indubbiamente è di questa architettura, cioè il fatto di riprendere la regolarità e nello stesso tempo la ricchezza che è propria dei fiori. In queste case effettivamente ho scelto un fiore molto semplice, con quattro petali, che rappresenta l’idea del fiore.
Due edifici si collegano fra loro in modo tale da sfruttare questa vicinanza come un’alleanza, per cui si avvicinano moltissimo creando degli spazi che sono come le viuzze di una strada medievale, e nello stesso tempo si aprono verso uno spazio amplissimo davanti. Nella serie di balconi c’è incisa la forma di un corpo. I balconi si allontanano e si avvicinano formando una sagoma che è appunto la sagoma di qualcosa che dà la sensazione di respirare, di avere diastole e sistole.
Sono due edifici legati da un rapporto come tra fratelli, si somigliano molto, forse sono addirittura dei gemelli, però nel loro rapporto cercano una differenziazione. C’è uno spazio di mediazione tra lo spazio esterno e lo spazio interno che consentirà agli abitanti di scegliere in ogni ora del giorno cosa preferiscono.
Questi edifici sono indubbiamente pensati per esprime l’identità di Roma utilizzando i suggerimenti che vengono dal centro storico della città. Sia i colori quanto le caratteristiche complessive sono debitrici di un modo di vedere e di uno stile di vita tipico del centro storico di Roma.


Di notevole rilevanza è anche il segno della porta. La porta è un valore simbolico, non è qualcosa che si apre e si chiude. L’entrare in un luogo è qualcosa che ha un valore sacrale e quindi entrare nella propria casa attraverso questo segno forse è una idea, ma soprattutto nei bambini segnerà un momento particolare della loro vita. Così anche il rapporto tra l’ingresso e le case è espressivo della volontà di invitare a vivere poeticamente.


La spiegazione del vivere poeticamente che dà Hölderlin è fatta del vivere coscientemente sotto il cielo e sopra la terra. Questo è qualcosa che queste case esprimono chiaramente perché l’azzurro all’interno e viceversa il colore terra caldo all’esterno, stabiliscono proprio questa interrelazione tra cielo e terra che cambia nelle ore del giorno creando degli effetti affascinanti di fusione tra i due elementi”.


Barbara Mezzaroma, Presidente di ImpreMe, ha aggiunto: “Pochi sanno che quando le dalie furono introdotte in Europa, furono assunte come simbolo di dignità. Oggi è un fiore che si regala per esprimere gratitudine a chi si è prodigato per riportare eleganza ed equilibrio, contro una lettura superficiale e precaria della realtà. L’allitterazione intellettuale sembra esplicita: il barocco, tra i cui massimi protagonisti troviamo il Borromini, si distingueva per una dimensione trascendentale aspirante all’infinito, una dimensione opposta alla precarietà. Le case non possono essere precarie e Paolo Portoghesi rappresenta il demiurgo che rende il non precario infinito, Borromini rimane il nostro paradigma.”



Il nuovo complesso residenziale esprime un omaggio all’attualità dell’opera borrominiana, le cui caratteristiche costruttive e stilistiche hanno influenzato e influenzano l’architettura europea. Due blocchi distinti dialogano in un rapporto di tensione armonica e, al loro interno, ospitano le unità abitative progettate, come in tutte le opere di ImpreMe, applicando i principi di progettazione sostenibile più all’avanguardia.


La sostenibilità è un aspetto fondamentale del progetto e sono diverse le soluzioni tecnologiche adottate all’interno dell’approccio integrato EcoEdility messo a punto e certificato da ImpreMe per garantire la massima sostenibilità ed eco-efficienza.


Il fabbisogno energetico necessario a scaldare e raffrescare gli ambienti è fornito dal terreno, grazie alla centrale geotermica per uso abitativo più grande d’Europa che alimenta il complesso di Talenti. I sistemi radianti a pavimento trasmettono l’energia termica per irraggiamento, limitando le dispersioni di calore e gli aggetti dei balconi sono studiati per consentire l’irraggiamento degli ambienti nei periodi invernali e costituire una schermatura nei periodi estivi. L’intero involucro architettonico è stato studiato per massimizzare il comfort degli abitanti e offrire soluzioni che riducano i consumi energetici, ottimizzando al tempo stesso i costi. Al contempo, la produzione di energia elettrica e di acqua calda sanitaria è affidata a un impianto di cogenerazione a biomassa e il recupero delle acque piovane consente la riduzione dei costi dell’approvvigionamento idrico.


“Questo naturalmente fa parte di una aspirazione che io cerco di trasmettere a coloro che abiteranno: non dimenticare che è necessario abitare la Terra e che la si può, però, anche abitare poeticamente” completa Paolo Portoghesi.



Il complesso residenziale è anche il primo progetto in Italia in corso di certificazione secondo il protocollo LED v4 del Green Building Council, l’associazione no profit che certifica i parametri e i criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto.

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    Project details
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Multi-family residence / Social Housing
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