FRAMES | Claudio Attorresi
Edificio multipiano adibito a dormitori studenteschi e commercio. Ascoli Piceno / Italy / 2006
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L’area di progetto situata in Via Trento e Trieste può essere letta a prima vista come un non-luogo, un’area in disuso che divarica uno spicchio di centro storico, in attesa da tempo di capire come giocare il suo ruolo. L’opportunità di confrontarsi con il centro storico di Ascoli è sembrata da subito un’occasione per sperimentare come un’area, fortemente segnata dalla storia “reagisca” all’inserimento di una nuova architettura, pensata per il recupero (non solo funzionale) di una fetta importante di città, considerando che Via Trento e Trieste è una strada trafficata dalla movida di pedoni e automobili. Il progetto che si intende proporre per l’intervento sull’area nasce dalla lettura di una serie di analisi, non solo di tipo tecnico (percorsi,viabilità, …) ma anche intuitive, emozionali (permeabilità, rapporto col contesto, …). Una prima, fondamentale, lettura è dettata dalle esigenze del luogo, in cui prevale la struttura morfologica della residenza (seguita dalle attività commerciali) mai carente di impianti aggregativi che ne assicurino la piena vivibilità sociale, dunque la forte dotazione di spazi comuni. (FATTORE LUOGO) Essendo quella residenziale, la tipologia prevalente prevista per l’intervento, una seconda, più speculativa, riflessione è legata quindi alla soddisfazione delle esigenze abitative dell’uomo odierno, non essendo più univocamente determinato il processo aggregativo familiare, ma, al contrario, così fortemente dinamico da non poterne prevedere con precisione l’evoluzione temporale. (FATTORE TEMPO) Un altro aspetto che si è valutato è stato quello dell’accessibilità solare del lotto sui prospetti, un’analisi che si rivelerà fondamentale per le scelte progettuali inerenti sia lo studio delle facciate giustificandone la diversa interpretazione, sia la distribuzione interna delle unità residenziali. (FATTORE SPAZIO) Il progetto è stato concepito come un intervento di ricucitura di questa zona del centro storico, considerando l’area come un “vuoto”, un’improvvisa interruzione di tessuto urbano. Infatti, dopo una lettura critica della qualità/valenza storico-architettonica dell’area, e valutato lo stato di degrado in cui si presenta l’edificio esistente (o ciò che ne rimane) che la occupa, e soprattutto la sua scarsa valenza architettonica, si è deciso di “togliere tutto e aggiungere nulla”, se non immagine e tecnologia. Per questo, la prima idea è stata quella di lavorare in primis sulle facciate, dato che i prospetti corti sono “legati” ad edifici adiacenti. Proprio in base a tali considerazioni, nel progetto si è cercato di far vincere il senso di trasparenza sui prospetti, che dovrà risultare “plastico e pittorico”, con volumi (siano essi vetrati o masse opache) compenetranti che articoleranno sia la facciata sia i piani del nuovo edificio: un’architettura giocata su opacità e trasparenze, segnata da una tensione dinamica. L’idea parte dalla suddivisione dell’area in cinque blocchi non omogenei, ogni blocco si eleva per cinque piani (circa 15m). Al piano terra prevede di contenere le attività commerciali di vario genere come negozi, ristoranti, mensa, bar, sarà leggermente arretrato rispetto ai livelli superiori, di vetro e aperto sulla strada. I piani, o meglio il piano dei volumi superiori, adibito a piccoli appartamenti per studenti universitari sarà sfalsato: ciascuno sarà un po’ più avanti o un po’ più indietro rispetto agli altri in modo da creare un’irregolarità visiva e allo stesso tempo costituire balconi o estensioni stesse degli appartamenti. Gli accessi agli appartamenti dei singoli blocchi sono garantiti da quattro blocchi scala-ascensori che fungono da elementi di giunzione visiva della struttura. Il rivestimento dell’intero complesso è realizzato in pannelli di rame, tagliati modularmente e distribuiti irregolarmente; allo scopo di collaborare compositivamente con i volumi vetrati dei blocchi scala. L’idea è quella di produrre una soluzione che non crei disordine visivo ma che restituisce compattezza e completezza all’intero isolato.
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L’area di progetto situata in Via Trento e Trieste può essere letta a prima vista come un non-luogo, un’area in disuso che divarica uno spicchio di centro storico, in attesa da tempo di capire come giocare il suo ruolo. L’opportunità di confrontarsi con il centro storico di Ascoli è sembrata da subito un’occasione per sperimentare come un’area, fortemente segnata dalla storia “reagisca” all’inserimento di una nuova architettura, pensata per il recupero (non solo funzionale) di una fetta...
- Year 2006
- Status Competition works
- Type Showrooms/Shops / Student Halls of residence
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