PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL FORTE SAN PIETRO A LIVORNO | Simone Invernizzi

Arch. F. Filppelli (capogruppo), Arch. S. Invernizzi, Arch B. Ferrari, Ing. G.Munafò, Ing. P. Cresci Livorno / Italy / 2009

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Sulla base della “matrice storica” della Livorno medicea del ‘700, questo progetto vuole restituire alla città il Forte San Pietro d’Alcantara, attraverso la ricostruzione e valorizzazione degli elementi originari che un tempo lo componevano e lo caratterizzavano.
Al fine di ottenere tale risultato è stato necessario concepire e studiare il progetto sulla base di due azioni fondamentali e tra loro complementari che possono essere sintetizzate in:

- azione di riduzione, che prevede l’abbattimento dei tre volumi ottocenteschi posti verso nord, che il PRG classifica come in contrasto con il piano della città e per i quali non risulta possibile riutilizzare la volumetrie nella nuova proposta progettuale ;
- azione di ripristino, che prevede la ricostruzione del terrapieno che in origine caratterizzava l’intero Baluardo, proponendo di ricostituire l’antico spalto verso lo spigolo Nord che servirà anche a ricucire l’intero percorso del cammino di ronda attualmente interrotto ed in parte inaccessibile.

La soluzione progettuale così sviluppata riesce con gesti semplici ma decisi e ben calibrati a far coniugare all’interno di uno stesso spazio la geometria settecentesca dell’originaria fortificazione, ispirata alle concezioni militari del francese Vauban, caratterizzata e resa leggibile dalla bisettrice del Forte, dall’asse della Polveriera e dalla grande curva che contiene la nuova rampa di risalita verso la quota dello spalto e del cammino di ronda, sulla traccia delle rampe ad arco che un tempo rendevano accessibile lo spalto ai cannoni e alle truppe e la geometria ottocentesca, a maglia ortogonale segnata dalla stereometrica posizione dei capannoni all’interno dei quali verrà inserito il nuovo polo museale e delle strade che costituivano il complesso dell’ex Pubblici Macelli, e a cui facevano riferimento le due nuove porte di accesso sul versante Ovest e SO.

Nel rispetto dei requisiti espressi dall’Amministrazione Comunale nel bando di concorso e relativo DPP, il progetto, sostanzialmente articolato in tre spazi con differenti funzioni e caratteristiche energetico-ambientali, diventa l’occasione per ricercare una soluzione che, rafforzando ed integrando la matrice storica, crei un esempio di sostenibilità, non solo nel costruito ma anche nella fruizione degli spazi aperti, puntando a garantire le migliori prestazioni energetico ed un uso consapevole delle risorse energetiche.
In questa ottica infatti il bastione ricostruito non è solo lo spazio della memoria storica, il punto di affaccio a percepire la continuità tra il Forte e le fortificazioni medicee ma anche il volano energetico costituito dalla massa del terreno adeguatamente sfruttata dal campo geotermico.
La grande piazza per gli allestimenti e le manifestazioni temporanee, luogo di scambio e di relazioni tra la gente livornese ed i visitatori, è lo spazio aperto, il luogo dell’aria e della luce, con un ottimale esposizione a sud e protetta dal terrapieno rivestito in corten del bastione a nord. Il percorso alla sua base, ritmato dalla serie di portali, accoglie il campo fotovoltaico per lo sfruttamento dell’energia del sole mentre la copertura mobile controlla l’eccesso di irraggiamento estivo.
Tra la piazza e gli edifici trova collocazione un’altra area verde, che nasconde il campo geotermico ventilativo che alimenta direttamente i tre corpi del museo ed il padiglione enogastronomico. L’intervento sugli edifici esistenti punta al conseguimento di un obiettivo di elevata classe energetica (classe A) e di ottime condizioni di comfort ambientale, ricorrendo principalmente al controllo delle caratteristiche dei componenti dell’involucro in termini di isolamento e inerzia termica, al controllo dell’irraggiamento estivo e al ricorso al raffrescamento passivo estivo (free-cooling e geotermico ventilativo), riducendo il contributo impiantistico e conseguentemente i consumi energetici e le emissioni di CO2.

Di fondamentale importanza all’interno del progetto risultano inoltre avere il sistema dei collegamenti tra la parte inferiore e quella superiore del terrapieno che sarà assicurata, oltrechè dalla rampa con pendenza 8% avente larghezza anche veicolare, anche attraverso un sistema diffuso di scale e ascensori collocati nei punti strategici del Forte:

angolo Ovest, una scala a più rampe in acciaio unita ad un ascensore posta all’interno di una gabbia di acciaio conduce dalla quota bassa fino al cammino di ronda;
lato Polveriera, una scala a più rampe posta lungo il muro del bastione esistente;
lato Sud, un secondo ascensore che assolverà all’obiettivo di render accessibile anche da questa parte il Centro Sociale, attualmente servito solo dalla rampa ottocentesca.

Questo progetto “preliminare”, che non è un’idea né un’utopia, fonda le sue scelte sulla coerenza storica, sulla concreta fattibilità e sull’ utilizzo attento delle risorse disponibili in un ottica di sostenibilità. Non aggiunge, ma con interventi semplici ed essenziali esalta il “Bello” che già esiste, al fine di reinserire questo monumento tra i luoghi dell’identità urbana e della memoria storica di Livorno.
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    Sulla base della “matrice storica” della Livorno medicea del ‘700, questo progetto vuole restituire alla città il Forte San Pietro d’Alcantara, attraverso la ricostruzione e valorizzazione degli elementi originari che un tempo lo componevano e lo caratterizzavano.Al fine di ottenere tale risultato è stato necessario concepire e studiare il progetto sulla base di due azioni fondamentali e tra loro complementari che possono essere sintetizzate in:- azione di riduzione, che prevede l’abbattimento...

    Project details
    • Year 2009
    • Client Comune di Livorno
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Museums / Pavilions / Urban Renewal
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