PALESTRA ANNESSA AD EDIFICIO SCOLASTICO | Luisa Petruzzi

Il progetto della palestra consiste in un volume a forma di un semplice parallelepipedo delle dimensioni di 12,68x 19,61 mt. con di altezza massima rispetto alla quota del giardino di 6,36 mt. coperto da una copertura a botte.
Dal volume emerge il blocco degli spogliatoi e bagni delle dimensioni (volume esterno) di 2,94x7,96 mt. di altezza rispetto alla quota del giardino di 2,30 mt..
Il volume maggiore è intonacato, quello più piccolo è ricoperto da una cortina di mattoncini. Inoltre, la copertura della palestra è in legno lamellare ricoperto di rame con una forma a botte, mentre gli spogliatoi hanno una copertura piana ricoperta di ciotoli di fiume.
Il contatto tra il volume della palestra e l’edificio scolastico è intermediato da un giunto di dilatazione tecnico che rende le due parti perfettamente indipendenti in caso di sollecitazioni sismiche ma unite e comunicanti tra loro. Infatti, da una finestra trasformata in porta di collegamento, si sono collegati i due volumi, per consentire ai fruitori della palestra di recarsi senza dover uscire all’aperto. Per raggiungere la palestra viene ripristinato l’uso delle scale interna dell’edificio scolastico integrata da una piccola scalinata che permette di superare il dislivello esistente tra la quota dei locali dell’edificio stesso e la quota della palestra.
Oltre all’ingresso dall’interno, la palestra presenta due aperture, che si aprono direttamente sul giardino, collocate sui due lati opposti in modo da servire come uscite di sicurezza in caso di necessità o per permetterne l’utilizzo, fuori dall’orario scolastico, da parte di associazioni sportive.
Il giardino esistente, dopo la realizzazione della palestra, risulta così diviso in due parti a cui si accede da una scala esistente, una parte, e da una scala da realizzare, l’altra parte. Le due parti, dalla collocazione nonché dalla conformazione, sembrano assolvere a funzioni diverse, uno più indicato come luogo di aggregazione per giovani ed anziani che sfruttano le sedute per poter fare due chiacchiere all’ombra degli alberi, l’altra parte di giardino, essendo accessibile anche dalle automobili, viene utilizzato per poter accompagnare i bambini o i portatori di handicap. Infatti è, questa parte del giardino, dotata anche di rampa di accesso per i disabili.
L’ingresso da via Umberto I è stato allargato attraverso il taglio parziale del muro che contiene le due scalina in modo da rendere meno angusto il passaggio per le persone e permettere alla luce di illuminare ampiamente le due scalinate.