L'AQUILA - Centro Servizi Polifunzionale a Bazzano | Giancarlo De Amicis

L’Aquila / Italy / 1996

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Il Centro Servizi sorge a Bazzano, una località della periferia aquilana il cui agglomerato, prevalentemente costituito da capannoni industriali, è privo di qualità ambientale.
La definizione degli elementi architettonici e la loro strutturazione spaziale scaturisce dalla ibridazione di tre tematiche progettuali: quella della incorporazione di più ambiti spaziali (“la bambola nella bambola”), quella della trasformazione morfologica dello spazio architettonico e quella della evocazione delle immagini rappresentative tradizionali.
La prima tematica è stata interpretata come incorporazione progressiva, intorno al nucleo costituito dal padiglione espositivo, delle diverse categorie spaziali del Centro, quali il cortile porticato, il blocco degli edifici, il sistema dei percorsi, quello dei parcheggi coperti, il giardino, i canali d'acqua, il parco ed infine la cinta muraria.
La seconda tematica, o della trasformazione morfologica dello spazio architettonico, ha tratto la sua "ratio" dalla condizione intermedia, di periferia urbana, nella quale si è venuto a trovare il Centro servizi, compreso tra il compatto centro storico dell’Aquila e il diffuso habitat del contado vestino. Nell’intervento, la trasformazione morfologica è stata evidenziata nella metamorfosi del padiglione circolare espositivo in parco, passando attraverso successivi stadi di modificazione spaziale. Durante questa trasformazione dello spazio si alternano episodi, stralci architettonici al chiuso, al coperto, all'aperto. Lo spazio compatto del centro nodale, nell’espandersi e diffondersi verso l’esterno, si trasforma e include progressivamente elementi diversi, quali la corte porticata, il palazzotto, la tettoia protettiva, la successione delle nicchie, il giardino, il gazebo, la siepe, per diventare infine spazio naturalistico: verde alberato e prato. Anche l'elemento "acqua", che concorre alla configurazione del luogo, nel corso della metamorfosi, passa dalla sembianza di fontana monumentale, a quella di fontana zampillante, per poi assumere semplicemente quella di canale e di cisterna.
La terza tematica, quella delle immagini rappresentative, ripropone evocazioni storiche, tratte della tradizione locale e divenute archetipi dell’habitat urbano e rurale. La “facciata a cortina” delle chiese abruzzesi, la fontana aquilana delle 99 cannelle, le porte di accesso alla città medievale, i sottopassi, la grande cupola berardiniana, i molteplici cortili porticati dei palazzotti della bonatenenza locale, i fienili allungati e le murate delle masserie rurali, nel progetto assurgono a segni elementari della trama evocativa, a stilemi sui quali si fonda la metodologia compositiva.
Il progetto si articola su diversi ambiti funzionali. Quelli interni, racchiusi entro la matrice quadrilatera della corte aperta, si svolgono intorno al padiglione espositivo e interessano gli uffici e i relativi servizi: le agenzie bancario-postali, il salone per convegni e assemblee. I primi occupano due lati del quadrato e si sviluppano su due piani, con pianterreno porticato. Il terzo lato è occupato dal corpo dei locali dell’agenzia bancario-postale; esso comunica con gli uffici mediante una galleria pedonale direzionata verso il gazebo del parco. Sul quarto lato della corte è situato l’imponente volume del salone convegni (non realizzato). Al centro del quadrilatero, come già ricordato, è situato il padiglione espositivo a due piani, disimpegnato da rampe. Di forma cilindrica, è sormontato da una copertura conica trasparente con struttura leggera (anch’esso non è stato realizzato).
Il disegno a raggiera della pavimentazione della corte si pone come elemento di irradiazione e di connessione del nodo con gli ambiti periferici. La muratura degli edifici è in mattoni faccia a vista color giallo paglierino. Gli ambiti esterni del Centro si snodano intorno al costruito e definiscono il sistema degli “spazi urbani”. Questi comprendono la piazza trapezoidale, i percorsi, i parcheggi, il verde attrezzato e il parco. All’interno della piazza trapezoidale e ortogonalmente alla strada di accesso, si snodano diversi episodi spaziali: la grande porta-belvedere, la scalinata, la rampa pedonale d’accesso al padiglione espositivo. La piazza è delimitata da una fascia di elementi “urbano-rurali”, comprendente la tettoia dei parcheggi coperti, le fioriere, il padiglione con la piramide, la “fontana delle dodici cannelle”, che incerniera i due corpi di fabbrica dei parcheggi coperti, la murata. La piazza si conclude con un ampio “seggio” continuo di forma circolare. L'ambito periferico comprende anche il sistema veicolare che da nord ad est attraversa il Centro. Il parco, situato ad ovest, è separato dal percorso veicolare e dal blocco degli edifici da una fascia variamente attrezzata. I suoi elementi costitutivi sono la siepe, il canale d'acqua, la cisterna, lo spiazzo, il gazebo, la successione delle nicchie con stalli in cemento armato, il viale alberato, il teatrino all'aperto. Il disegno della pavimentazione bicolore della fascia, oltre ad esaltare le singole valenze degli elementi costitutivi, riconduce gli stessi a una lettura unitaria.
Del progetto generale è stato realizzato solo il primo lotto. Mancano infatti i corpi architettonici relativi agli spazi espositivi, il centro congressi e l'ampio portale d'ingresso con gli spazi di portineria, i servizi di accesso ed il belvedere sul paesaggio della valle vestina.
In seguito al sisma del 6 aprile 2009, il Centro Polifunzionale è utilizzato come Palazzo provvisorio di Giustizia della città di L'Aquila.

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    Il Centro Servizi sorge a Bazzano, una località della periferia aquilana il cui agglomerato, prevalentemente costituito da capannoni industriali, è privo di qualità ambientale.La definizione degli elementi architettonici e la loro strutturazione spaziale scaturisce dalla ibridazione di tre tematiche progettuali: quella della incorporazione di più ambiti spaziali (“la bambola nella bambola”), quella della trasformazione morfologica dello spazio architettonico e quella della evocazione delle...

    Project details
    • Year 1996
    • Work started in 1991
    • Work finished in 1996
    • Client Consorzio Sviluppo del Nucleo Industriale di L'Aquila
    • Status Completed works
    • Type multi-purpose civic centres
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