Applicazione di un nuovo protocollo HBIM | Antonio Cioffi

Il presente lavoro si inserisce nell’attuale filone di ricerca sugli approcci all’HBIM (Heritage Building Information Modelling). L’attività svolta ha portato all’attuazione di un protocollo d’azione che mira alla riformulazione delle basi operative per lo sviluppo di procedure rapide, automatiche e semi-automatiche, condensate in un flusso di lavoro gerarchico e strutturato, essenziale per una corretta modellazione.
La proposta muove dal rilievo, attraverso laser scanner HDS e videometria SfM (Structure from Motion), della moschea/eremo di Almonaster la Real, che ha restituito una nuvola di punti densa. Tale dato è stato integrato con una nuova campagna di indagine e l’applicazione
dell’approccio SLAM (Simultaneous Localization And Mapping) che ha permesso di ottenere un modello completo e articolato. Il passo successivo è stato contraddistinto dalla segmentazione
manuale del dato ‘grezzo’ del rilievo, operazione fondamentale per la formulazione di una corretta metodologia. Questo al fine di fornire un’alternativa agli attuali usi del BIM, che si limitano a generare un modello discretizzato solo simile al manufatto.
L’obiettivo primario è fornire un’alternativa perfettamente codificata, attribuendo un ruolo chiave alla nuvola di punti di ogni singola unità costruttiva dell’edificio. Quindi, sono state generate superfici NURBS, in maniera tale da poterle incorporare nelle famiglie di Revit, ottenendo
così un modello BIM leggero, fedele e dettagliato.
Ad ogni modo, le nuvole segmentate permangono come elemento aggiuntivo al database BIM collegato, in questo caso, alla piattaforma Sketchfab.
Infine, come strumento derivato per la diffusione del patrimonio, è stata valutata l’implementazione di un virtual tour in Unity, per offrire all’utente l’opportunità di immergersi all’interno della moschea e interrogare i suoi elementi caratteristici.