Tatami | Anonima Opifici

Un ristorante giapponese in uno dei quartieri più vitali di Bari.
Il termine indica la tradizionale pavimentazione di paglia e riso intrecciata e pressata in uso nel Sol Levante, dove si svolgono numerose attività quotidiane, compresa la condivisione del cibo.
Un elemento che abbiamo reinterpretato adeguandolo alle abitudini occidentali disegnando delle sedute scavate in un manto di parquet industriale di ulivo.
Vetro brunito, acciaio peltrox, ferro, acqua e ardesia ovvero oscurità e luce, freddo e caldo, bianco e nero, materiali e atmosfere ispirate all'estetica della produzione pittorica nipponica e al grande rispetto che i giapponesi nutrono nei confronti della natura e di tutto ciò che ne fa parte, compreso l’uomo.

Nel relooking il corridoio che prima era destinato alla cucina ed ai servizi è diventato una arteria di tavoli con gli Yakiniku, griglie poste sui tavoli per poter cucinare il proprio raw food direttamente seduti. 

Un sushi bar di oltre 4 metri tutto in acciaio inox al termine di questo percorso.

A ispirarci nella creazione dell'identità di Tatami sono stati i gesti lenti e meticolosi dei monaci amanuensi. Infatti il pittogramma è realizzato a mano e, in realtà, è la stilizzazione della particolare seduta disegnata per gli interni.
Un gioco di equilibrio tra tradizione e carattere contemporaneo ottenuto utilizzando un mix tra handwriting e grafica vettoriale.