CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA MERCATALE | Andrea Francesco Solombrino

progetto partecipante Prato / Italy / 2002

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Il progetto fonda la sua idea su una ricompaginazione della sistemazione spaziale ed un ripensamento nell’uso dei materiali in essa presenti.
L’obiettivo generale fa riferimento all’intenzione del gruppo di progettazione di ripensare agli usi della piazza, ormai da anni caratterizzati da un progressivo processo di filtering down (usi sempre meno qualificati), e che oggi la vedono come un immenso vuoto urbano concepito però, non nella sua accezione positiva e quindi luogo urbano dalle grandi potenzialità di immagine, di funzioni, di socialità, ecc.. Ci si è posti innanzitutto difronte l’esigenza di dare identità. Identità attraverso la riscoperta e la valorizzazione di quegli elementi, di quei materiali, di quelle funzioni che hanno fatto la storia di Piazza Mercatale.

In breve, l’intervento proposto è principalmente la ricucitura dello spazio urbano di Piazza Mercatale mediante l’inserimento di un elemento progettato di tipo lineare (l’asse diagonale) che ha molteplici scopi, ovvero: unitarietà, è un elemento che attraversa e allo stesso tempo unisce la piazza sia sul lato longitudinale, come è semplice evincere, che sul trasversale, essendo il cuore “pulsante” ed attrattore delle funzioni e della vita sociale del luogo; identità , in senso ambivalente, da una parte la nuova identità relativa a questo segno geometrico lineare che contraddistinguerà le rappresentazione della e nella piazza, dall’altra la vecchia identità, stavolta con particolare riferimento ai materiali utilizzati per la sua realizzazione, ovvero, prendendo spunto dalle antiche e storiche funzioni svolte nella piazza (rame, legno, lana, acqua); flessibilità , a questo proposito questo elemento progettuale assolve a diverse necessità emergenti, come, ad esempio, coniugare funzioni e gruppi sociali eterogenei (locali notturni, attività commerciali, attività religiose, Amministrazioni Pubbliche, monumenti, privati) e/o come adeguarsi alle diverse attività/manifestazioni, di cui la piazza è sempre stata caratterizzata, e nelle varie stagioni dell’anno con le ovvie problematiche meteorologiche. In particolare la flessibilità è data dall’inserimento dei cosiddetti “microbi” (piccoli chioschi con toilette in struttura leggera: rame, plexiglass, ecc.) ovvero degli elementi architettonici semplici, ma funzionali, posizionati lungo la direzione dell’asse, ma poggiati su rotaie poste all’interno della diagonale, che danno luogo innanzitutto ad una evidente flessibilità nel posizionarli a piacere nello spazio della piazza, di seguito, l’aggiunta delle pedane in legno ed eventualmente di teloni, fanno sì che attraverso scelte di accorpamento o distribuzione dei moduli soddisfi esigenze di vario tipo e dimensione.

Oltre questo elemento, assumono molta importanza le scelte relative alla pavimentazione, alle nuove zone a verde, alla sistemazione dei fronti strada, all’inserimento di alcuni elementi di arredo urbano, alla gestione della carrabilità della piazza.
Da tavola 2:
Le strutture puntiformi di servizi (microbi) sono piccoli "chioschi",con toilette e deposito, in struttura leggera e movibile . Per svincolare al massimo l'organizzazione attuale e futura della piazza, le strutture sono concepite per scorrere su binari ed assumere molteplici collocazioni (allungarsi il più possibile sull'asse per richiamare il visitatore all'interno della piazza, concentrarsi in un angolo per disimpegnare lo spazio in occasione di grandi manifestazioni)
Sono elementi semplici ma fortemente caratterizzanti, che nella loro leggerezza formale (il vetro infatti li rende quasi impercettibili, un simbolo aperto e flessibile, permeabile sia fisicamente che visivamente), evocano linguaggi storicizzati (come le gallerie, come l'uso di determinati materiali presenti nella storia della piazza).
L'impianto di sollevamento prefabbricato per liquami fognari e di drenaggio è la soluzione ideale per il convogliamento alla rete fognaria dei reflui dei singoli "microbi" e per lo smaltimento delle acque piovane o di infiltrazione. Può essere interrato senza alcuna opera di contenimento o protezione, in quanto il materiale utilizzato (il Polietilene) può resistere ad un notevole schiacciamento.
I materiali da impiegare, rame (per il rivestimento interno dello specchio d'acqua e per la schermatura dei servizi dei "microbi"), legno ( nell'asse principale di "attraversamento privilegiato" e nelle pedane a servizio dei "microbi"), pietra (per la pavimentazione della piazza, per i muretti di contenimento delle "collinette erbose", per le sedute dell'arena), lana (per il rivestimento interno delle tensostrutture e delle tettoie provvisorie da collocare per la schermatura del sole) sono gli stessi che venivano lavorati nelle botteghe che anticamente popolavano la piazza.
L'asse principale funge da spina dorsale dell'intero progetto, collegando idealmente la piazza nella sua dimensione maggiore, consente visivamente di dominare lo spazio, evitando cioè l'effetto di "dispersione" che un ambiente così ampio produce immancabilmente nel visitatore, e di attribuire unitarietà ai diversi componenti del progetto. Inoltre, da corpo e avvio al disegno della pavimentazione e alla collocazione dei diversi elementi.
La pavimentazione, dalla forma sinusoidale, si snoda lungo l'asse, innescando un dispositivo geometrico che regola il gioco tra pieni e vuoti, alternando aree a verde e aree pavimentate dalle dimensioni crescenti; la pezzatura e i colori dei materiali prescelti (cubetti in porfido 4/6 cm. color ocra; cordolo in pietra serena), grazie al loro contrasto, richiamano le tonalità tipiche del luogo e conferiscono alla piazza maggiore calore e dinamicità.
Come in un museo all'aria aperta, è possibile far percorrere al visitatore la storia di Prato e della sua piazza Mercatale. Custoditi in teche quadrate, protette da vetro antisfondamento, possono essere esposte foto, stampe d'epoca, oggetti storici
L'alternanza tra aree pavimentate e aree a verde e le piccole collinette erbose richiamano gli spazi naturali sempre presenti nella storia del luogo. La simbologia del ponte sullo specchio d'acqua rinsalda l'unione tra le due parti della piazza attualmente divise.
Le collinette erbose sono concepite come piccole oasi di verde, come elementi indipendenti,
schermati parzialmente da pareti in pietra naturale di diversa altezza, che consentono al visitatore un riparo dallo stress quotidiano, dal traffico e dal rumore.
Lo specchio d'acqua richiama il fiume Bisenzio, simbolo caratterizzante la città, riproponendone suoni, luci, riflessi, consistenza. Il palco blu, che poggia sull'acqua, è concepito per lo svolgimento di manifestazioni sociali e culturali.
L'elemento acqua e la sua collocazione ricorda gli antichi "tiratoi" e la secolare divisione in due parti della piazza.
Il parcheggio è concepito seguendo i principi della sostenibilità urbana, secondo cui è opportuno ridurre il consumo di spazio e delle risorse non rinnovabili, al fine del raggiungimento di un'alta qualità di vita delle città.
In questo caso, tramite una griglia tecnologicamente avanzata, è possibile coniugare necessità (posti auto) ed estetica (verde); è un modo efficace di dare risposta al problema del parcheggio e alla carenza di spazi verdi. L'area dei posto auto è preparata con una base di terreno piantato a prato sul quale si applica una griglia molto resistente in acciaio, che consente la crescita del prato e, allo stesso tempo, permette la sosta delle auto. Così si creano delle fasce di parcheggio "verdi" che abbelliscono la città.
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    Project details
    • Year 2002
    • Client Comune di Prato
    • Status Competition works
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