Albergo diffuso - II classificato

Programma Qualità Italia Magliano de' Marsi / Italy / 2009

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Struttura progettuale
La proposta progettuale, risponde nel rigoroso rispetto del programma di recupero, principalmente alla richiesta dell’Amministrazione comunale di Magliano de’ Marsi di coinvolgere l’area di progetto in un sistema dinamico, attribuendogli funzioni che siano coerenti con un programma di recupero urbano. Tale coerenza nel progetto è relazionata anche alle nuove dinamiche introdotte dall’uso turistico del territorio in cui l’albergo diffuso ed i servizi divengono accessori di una nuova modalità di vivere lo spazio aperto. La struttura principale del progetto prevede, attraverso il disegno e la ridefinizione dello spazio pubblico, la lettura della struttura tipologica del borgo che ne recupera passi e misure. Il ruolo del percorso come sistema programmatico è quindi quello di allargare la struttura dello spazio pubblico ad una sezione più ampia di quella interessata dal bordo fisico coinvolgendo edifici e spazi in abbandono adiacenti ai percorsi individuati dal bando in un’azione catalizzatrice di rinnovo urbano a partire da operazioni semplici come il disegnare, recingere, aprire. Lo spirito progettuale è quello di restituire domesticità al percorso quasi a renderlo un interno abitato.

Scala territoriale_ Si configura nell’organizzazione del sistema di percorsi che, attraverso, il collegamento con il percorso europeo del trekking n° E/1 Capo Nord/Punta Peloro mette in rete un sistema di percorsi minori esistenti sul territorio trasformati in percorsi verdi collegando direttamente questi con Rosciolo e inserendolo in una “rotta” europea. Si configura quindi una gerarchia di utenza di rango superiore in cui l’offerta di accoglienza diviene determinate per lo sviluppo socio economico e la sostenibilità dell’intervento al fine di ospitare trekking, circuiti di mountain bike o horse trekking. Il sistema dei percorsi a sua volta è segnato da un sistema di traguardi visivi individuati da torri lignee, con la funzione di ampliamento dell’orizzonte oltre che di basi per il monitoraggio e controllo del territorio. L’intero circuito si caratterizza con l’uso e l’impiego di materiali differenti: pietrame, terra battuta, doghe in legno in prossimità del centro storico. Il percorso dà la possibilità ai visitatori di camminare individualmente osservando il paesaggio da distinti e mutevoli punti di vista, offrendo implicitamente una percezione attiva e sempre nuova del borgo rispetto allo sfondo paesaggistico che diventa occasione per valorizzare ed attrezzare con pochi elementi (piazzole attrezzate con panche, sedili, ecc… messa in sicurezza di alcuni tratti con paratie lignee, lavori di livellamento) un itinerario culturale-naturalistico denso di suggestioni.

Scala urbana_ Il sistema e la messa in rete del borgo antico di Rosciolo avviene attraverso il recupero della misura degli isolati esistenti che scandiscono lo spazio ridefinito nel disegno della nuova pavimentazione, nel chiaro intento di governare il processo di rigenerazione. Ed è proprio questo che determina le modalità future di recupero urbano. Il processo di diffusione parte proprio dal rimarcare la struttura storica che ha governato Rosciolo individuando la struttura inderogabile costituita dal telaio dei percorsi e fissandola al contesto attraverso il sistema del verde e degli spazi aperti attrezzati. Lo schema del disegno dei percorsi di progetto, è organizzato intorno al recupero dei vuoti dei ruderi di cui si prevede ad un consolidamento reversibile che impedisca l’ulteriore deterioramento, il consolidamento realizzato con strutture di legno e ferro ospitano eventualmente, un sistema di piattaforme lignee che amplificano la percezione del paesaggio recuperando il concetto di orizzonte mobile introdotto nel territorio circostante. Il sistema viario, identifica inoltre un circuito quello della greenway con il ruolo di percorso aggregante pensato come continuazione dei percorsi verdi inseriti nel paesaggio, ed è strutturato sul coinvolgimento e dall’interazione con orti e giardini urbani, oltre che da elementi di arredo urbano da un sistema di aree di sosta, in cui si localizzano sistemi espositivi temporanei in legno e segnaletica che illustra la storia e la cultura del luogo, ha inoltre l’ulteriore compito di snodarsi e collegare come un filo le diverse porzioni del paese. Quello trasversale invece si caratterizza per una dimensione più intima, legata alla fruizione dell’albergo diffuso, è caratterizzato da un sistema di piattaforme lignee che agevola la percorribilità e amplia la fruibilità del luogo, gli ambiti di pertinenza domestica ovvero gli spazi privati, garantendo l'accessibilità degli alloggi. I percorsi, segnano la presenza delle unità dell’albergo diffuso attraverso un addensamento del disegno della pavimentazione. Il progetto principalmente tende valorizzare il sistema dei coni ottici risorsa percettiva importante del centro storico localizzando un sistema di torri lignee, da realizzarsi in fasi successive, poste lungo il bordo del centro storico con il compito di traguardare l’intorno amplificando il panorama e rendendo l’orizzonte mobile, ospitano inoltre unità di fotovoltaico e sistemi di raccolta delle acque piovane tali da garantire auto sufficienza alle reti pubbliche idriche e elettriche.

Spazi pubblici
Porta est_ Il suo ruolo è quello di testata del percorso di trekking che si snoda attraverso la maglia poderale fino ad intercettare il percorso europeo del trekking n° E/1 La soluzione progettuale prevista si attesta sulla ridefinizione del bordo dell’area e dell’integrazione tra il percorso paesaggistico in terra e pietra con il percorso urbano. L’intersezione avviene attraverso lo sfilarsi della pavimentazione in pietra bianca locale e porfido fino a trasformarsi in parete verde verticale. Da qui si snoda il percorso che attraverso il ridisegno della pavimentazione collega Piazza Santa Maria delle Grazie e il comparto di via degli Orti con il territorio a valle. Il sistema della pavimentazione si integra attraverso piattaforme lignee al fine di agevolare il collegamento di quote diverse. Tali superfici ospitano e si trasformano in pannelli esplicativi. Un sistema di rampe lignee collegano la porta con lo spazio verde recuperato all’interno del rudere posto a valle.

Porta ovest_ Il suo ruolo è quello di testata del percorso di trekking che si snoda attraverso il sistema montuoso fino ad intercettare i sentieri boschivi. La soluzione progettuale prevista si attesta sulla ridefinizione del bordo dell’area e dell’integrazione tra il percorso paesaggistico in terra e pietra con il percorso urbano attualmente in asfalto. L’intersezione avviene attraverso lo sfilarsi della pavimentazione in pietra bianca locale e porfido. Da qui si snoda il percorso che attraverso il ridisegno parziale della pavimentazione collega Piazza Santa Maria delle Grazie e il comparto di via degli Orti con il territorio montano. Il percorso si snoda fino ad arrivare nell’area verde ribassata dove in particolare si prevede, rinunciando all’ipotesi di piazzetta belvedere come richiesto dal bando come soluzione armonica con il contesto uno spazio sincronico con la scala del paesaggio a cui appartiene. Vista la particolare natura del luogo, si propone di realizzare una piccola area pic-nic, dotandola di modeste strutture lignee che possono ospitare servizi, flessibili e adattabili all’orografia in grado di assorbire possibili modifiche.
Piazza Santa Maria delle Grazie_ Intorno ad essa si affianca un sistema di piattaforme lignee variamente sagomate recuperando la memoria della facciata principale e strutturandosi inoltre come dissuasori, sedili, contenitori di corpi illuminanti, pannelli informativi ecc... Una lieve modifica al disegno della pavimentazione integra la piazza con il percorso tematico di progetto legandola al comparto di via dell’Orto.

Piazzale Belvedere_ Il suo ruolo è quello di testata principale del percorso di trekking che si snoda attraverso il sistema montuoso fino ad intercettare i sentieri poderali. La soluzione progettuale prevista si attesta sulla ridefinizione del bordo dell’area e dell’integrazione tra il percorso paesaggistico in terra e pietra con il percorso urbano attualmente in asfalto. Qui si prevede di localizzare la prima torre lignea integrata con il piccolo volume caffetteria. Questo si articola come sistema territoriale ed urbano, coniugando le due scale. La torre si configura come elemento completamente aperto non definendo alcuna volumetria ma è solo un sistema di amplificazione percettiva del paesaggio. Entrambi gli elementi sono realizzati con pannelli lignei, agganciati ad una struttura in acciaio realizzata con profilati HE. Tali pannelli fungono sia da brie soleil, che da elementi di chiusura e filtro. Ad essi è agganciato il sistema di pannelli fotovoltaici che consentono l’autonomia energetica del sistema. L’integrazione tra le diverse trame lapidee diviene occasione di riqualificazione complessiva e di integrazione tra i diversi percorsi che in quel punto convergono. Inoltre sistemi di schermature verdi e lignee contribuiscono a attrezzar
e elementi di arredo urbano e a ridefinire le facciate deteriorate insistenti sull’area.
Il circuito pedonale_ Il circuito pedonale si struttura ed integra al sistema delle piattaforme lignee al fine di agevolare il collegamento di quote diverse e acquisire il ruolo di salotto urbano ospitando eventi collettivi, piccoli concerti, o semplicemente consentendo la permanenza e il relax di turisti e abitanti. Tali superfici ospitano e si trasformano in pannelli esplicativi, in sistemi di illuminazione, di arredo urbano, protezione dal vento, sedili ecc. Questo si ampia nelle green room, spazi verdi pubblici e privati (orti e giardini) o ruderi che riqualificati possono diventare luogo di sosta aggregante.

La pavimentazione dell’intero sistema dei percorsi recupera ove possibile quella esistente mentre suddivide, sempre a raso, attraverso un differente disegno di posa delle pietre i percorsi dedicati ai pedoni contendo al suo interno anche quello per i non vedenti. La separazione tra i due percorsi è evidenziata da marker stradali (occhi di gatto) incassati nella pavimentazione esposti ogni 4 mt. I materiali usati sono idonei per la posa a secco e consistono in porfido a cubetti (di recupero), porfido in formato rettangolare e lastre di pietra bianca locale rettangolari.
Si prevede inoltre l’adeguamento e il raccordo dei sottoservizi esistenti.

Comparto di via degli Orti
Approccio concettuale al progetto_ La proposta progettuale intende stabilire una metodologia di recupero di contenitori dismessi o degradati a partire dal comparto di via dell’Orto, rimanendo all’interno di quanto previsto dal piano di Recupero del Borgo di Rosciolo. Il programma d’uso prevede la messa in coerenza delle quote dei solai al fine di migliorare l’assetto distributivo e agevolare l’abbattimento delle barriere architettoniche: da piazza si Santa Maria delle Grazie un sistema di rampe conduce all’interno dove un sistema di percorsi con un ascensore consente il collegamento anche con le quota più basse. Se ne deduce che il 3° livello quello a quota 7 mt è quello della reception, della hall, sala prima colazione, infopoint oltre che dei servizi, mentre nelle altre quote si distribuiscono le 8 camere da letto tutte con servizio incluso, di cui 6 doppie, 1 singole e 1 quadrupla o suite, per una ospitalità di 18/20 persone. Le camere hanno tutte superficie media intorno ai 20 mq garantendo spazio e confort all’utenza. Al 2° livello troviamo la sala studio e nell’ultimo livello sala relax e solarium. Al piano più basso è localizzato un wine bar/enoteca e spazio slow food accessibili anche da via Campagnola, mentre i portatori di handicap possono accedere attraverso la hall dell’albergo.
Lo spazio interno a sua volta è scandito e diviso con pareti lignee mobili, che hanno lo scopo di consentire la massima flessibilità, di contenere tutta l’impiantistica senza dovere intaccare le strutture murarie.

Il sistema delle coperture recupera ove possibile quelle esistenti, mentre nella parte centrale del vecchio rudere un articolato sistema di falde che rispettano le pendenze da sezione struttura uno spazio aperto tale da renderlo fruibile come solarium e come schermo naturale. L’articolazione consente di captare i raggi solari in qualunque stagione. Parte delle falde integra per una superficie pari ad 1/5 delle stesse pannelli fotovoltaici garantendo autonomia energetica.
Il percorso di via dell’Orto si configura come una promenade interna e appartiene come disegno a quello della pavimentazione degli spazi interni.

Una particolare attenzione, infine è stata posta alla dotazione informatica di tutta l’area allo scopo di realizzare una rete telematica in cui la domotica consente un’adeguata risposta alle esigenze di utenti molto diversi.
Superficie netta dell’intervento:di 748 mq suddivisi: camere con servizio 232 mq, slow food/enoteca wine bar caffetteria 185 mq, infopoint, area lettura, studio, solarium, ufficio 173 mq, spazi di aggregazione 84 mq, locali di servizio/vani tecnici 74 mq., volume complessivo 2943 mc

Risanamento Strutturale
Gli edifici, sono costituiti da cortine murarie in pietra che si affacciano su via dell’Orto da un lato, mentre dal lato opposto condividono una cortina muraria di mezzeria con altri edifici costituendo un sistema a pettine ortogonale con via del Forno. Il cattivo stato di manutenzione di quasi tutti gli stabili interessati dall’intervento hanno condotto alla scelta fondamentale di vuotare gli involucri salvaguardando le strutture murarie e quelle voltate in discrete condizioni. A seguito di attenta valutazione dello stato di conservazione degli immobili, che risulta alquanto compromesso, si ritiene di procedere al risanamento strutturale dei fabbricati, ipotizzando di conservare, consolidare e risanare i maschi murari di cortina nonché quelli di spina ma senza coinvolgerli a sopportare i carichi dei livelli orizzontali, i quali, verrebbero sostenuti da una nuova struttura portante interna ai paramenti murari esistenti. Il sistema strutturale ipotizzato sarà costituito da platea di fondazioni in calcestruzzo armato, da struttura in pilastri e travi in profilati di acciaio, da legno lamellare per solai intermedi e tetto di copertura. I paramenti murari in pietra, saranno, consolidati e risanati con intonaco strutturale da applicarsi sulla parte interna delle pareti verticali perimetrali e di spina partendo dal basso, dalle fondazioni, con fibre di vetro, debitamente ancorata alla parete muraria con fittoni in acciaio sigillati con resine.

Onde evitare lo svergolamento del paramento murario lo si rende solidale, alla struttura dei solai con barre filettate da sigillare con resine nel maschio murario e bullonare le barre filettate alle travi in acciaio.

Sulla testa della cortina muraria è prevista una cordolatura in calcestruzzo cementizio di richiamo tale da rendere la struttura sinergica.

Reversibilità_ Il carattere di reversibilità e ciò che costruisce il complesso sistema di interventi. Numerosi i problemi che il progetto affronta e risolve per mezzo di poche azioni e materiali attraverso l’uso di ferro e legno, e di verde, modulando ed integrando questi al fine di organizzare un edificio architettonicamente ed ecologicamente compatibile.
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    Struttura progettuale La proposta progettuale, risponde nel rigoroso rispetto del programma di recupero, principalmente alla richiesta dell’Amministrazione comunale di Magliano de’ Marsi di coinvolgere l’area di progetto in un sistema dinamico, attribuendogli funzioni che siano coerenti con un programma di recupero urbano. Tale coerenza nel progetto è relazionata anche alle nuove dinamiche introdotte dall’uso turistico del territorio in cui l’albergo diffuso ed i servizi divengono accessori di...

    Project details
    • Year 2009
    • Status Unrealised proposals
    • Type Hotel/Resorts / Tourist Facilities
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